Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria
Stavolta L’Handicap E’ A Livello Europeo: Poi I ‘Selvaggi’ Sono Altri…
a chi non è venuta almeno una volta nella vita la voglia di guardare la luna? Quello, da sempre è il ‘Satellite’ naturale della terra. Per romanticismo o scienza pura, nei secoli in tanti hanno alzati gli occhi, spesso guardando però il dito che indicava ciò che si voleva vedere, magari solo in teoria, avendo di nascosto ben altri interessi.
Oggi invece, tornando alla giornata degli esperimenti, si parla di satelliti artificiali e lo si fa per vedere come questi offrono servizi all’uomo che non si solleva da terra o se lo fa è per viaggiare, ma sempre attorno al mondo.
Fra gli altri, esistono due consorzi che verranno presi oggi in esame: Il ‘Thuraya’, gruppo a principale componente araba che permette di utilizzare una rete telefonica che a mezzo satelliti geostazionari posti a poco meno di trentaseimila chilometri d’altezza, lascia parlare chi vuol farlo, ma non da tutto e per tutto il globo, ed il consorzio ‘Iridium’ cui appartiene anche l’industria aerospaziale italiana, per mezzo del quale si può ‘chiacchierare usando strutture poste in orbita che prevede la posizione variabile di questi oggetti ‘non naturali’, molto più bassa, (settecentottantamila metri), rete composta da più satelliti che però copre l’intera sfera abitata e sovente maltrattata da quella specie di essere vivente che i filosofi definiscono “razionale”.
Telefonare con il sistema sotto la lente in questo scritto, sembrerebbe anacronistico e sicuramente è altamente dispendioso. A ciò va aggiunta la fumosità del trattamento riservato agli utenti perché in quelle ‘nazioni virtuali’, spesso le regole sono superflue, quando non sconosciute. Ma allora perché esser masochisti?
Tolte le ragioni che si risolvono nel voler viaggiare in maniera avventurosa, si può giustificare una tale spesa, solo considerando eventi estremi che si spera mai diventino il presente per nessuno. In caso d’improvviso silenzio delle reti telefoniche terrestri per le più disparate ragioni, la soluzione satellitare è l’unica alternativa ai segnali di fumo, per altro visibili a breve raggio. Di ciò dovrebbero tener conto le cosiddette ‘protezioni civili’ che spesso non si sa cosa abbiano di protezione, ma soprattutto di civile perché ormai non si vedono più nemmeno le analogiche radio ricetrasmittenti, ma si parla sempre più insistentemente e quasi esclusivamente di terminali digitali concatenati a qualcosa che li lascerà in braghe di tela, qualora ‘madre terra’ dovesse decidere di stancarsi del predominio umano.
Tornando ai sistemi satellitari più in auge e spostando il problema su chi li utilizza, ma fa parte della nicchia di chi non vede, va detto che solo Thuraya, quasi non volendo, ha offerta una vera possibilità di reale autonomia dagli smartphone anche esclusivamente o quasi, costruiti per la ricetrasmissione che utilizza ripetitori assolutamente neutrali da ogni dominio terrestre. Va spiegato che il ripiego per risolvere in maniera raffazzonata la questione, lo si trova perché sono in commercio dei dispositivi che se collegati tramite wireless ai normali telefonini, (IOS o Android, non fa differenza), trasformano questi ultimi in terminali satellitari, con tutti i limiti che il caso impone. Per Thuraya però, esiste l’unica alternativa che può venir tranquillamente pubblicizzata perché non ha concorrenti, almeno fino ad oggi: il terminale si chiama ‘X5 Touch’ ed è un telefonino dual-SIM, dual mode, che prevede che ad una normale scheda per reti terrestri, (comunemente definite in quell’ambito GSM anche se poi si tratta di reti fino a 4G), possa venir affiancata una SIM per ricetrasmissioni satellitari, ovviamente venduta da Thuraya. Quest’apparecchio è dotato di sistema operativo Android (v7.1.2), che sembrerà anche obsoleto, ma è il più moderno nel ramo, atteso che se è montato su un dispositivo nato nel duemiladiciotto, ha come concorrenti apparati che sono provenienti da progetti che se non hanno almeno due lustri di vita, poco ci manca. Ciò deriva come al solito dal ‘volere divino’ perché Dio Mercato, non avendo grossi profitti in tema, si comporta in termini di produzione di nuove ‘creature’ secondo una modalità che ai più sembra strana, ma che a chi è nel ramo risulta pienamente sufficiente anche perché in quei casi non sono ammessi sbagli di sorta e si predilige semplicità d’uso e perfetto collaudo, a novità ed errori di progettazione, non sempre non voluti. Dunque: va da sé che il Thuraya X5 Touch, con l’aggiunta di TalkBack, scaricabile normalmente dal play store di google, risolve un problema d’accessibilità per quei pazzi che come chi scrive, hanno voglia d’avventura, sia pur fine a sé stessa o desiderino prepararsi al peggio in ambito di protezione civile che come già detto, difficilmente arriva a dotarsi di soluzioni così estreme, per scarsa cultura, ma soprattutto per volontà politica, quasi sempre derivante dalla ristretta propensione al fidelizzarsi al Dio che in ogni tempo ed in ogni luogo governa ‘Madre Terra’: il danaro.
Dall’Italia è possibile utilizzare i Thuraya anche senza l’aggiunta di antenne esterne e ciò accade, guarda caso anche dall’inesistente Molise, (pazienza per coloro che ora si stanno offendendo), tanto che chi scrive, nel collegarsi per chiamata sperimentale, ha scherzosamente inviato un messaggio di esordio che recita: “Buon giorno dalle zone selvagge dell’Italia sconosciuta!”, suscitando l’ilarità di chi era all’ascolto dall’altro capo del telefono, scherzo di quaranta secondi, costato, prendendo come parametro la nostra unità di misura, l’equivalente di una birra da sessantasei centilitri, ovviamente di tipo popolare!
Detto di un gruppo di telecomunicazioni che ha base nei paesi arabi, gente che per la proverbiale lungimiranza filosofica che è parte della cultura di quei luoghi o solo per biechi fini commerciali, ha presentate le larghe ‘vedute’ appena descritte, va aggiunto che così non si può parlare di chi, proveniente da quelle terre che si autodefiniscono da secoli ‘civili ed all’avanguardia’, alla richiesta scritta di proporre una soluzione valida come quanto offerto da Thuraya, ha risposto come segue:
“—–Original Message—–
From: Vittorio Venditti [mailto:(omissis)]
Sent: sabato 15 febbraio 2020 23:32
To: info@iridium.it
Subject: Richiesta info su telefono Iridium
Egregi,
avrei intenzione di acquistare un dispositivo Iridium, dopo aver proceduto
allo stesso modo con Thuraya. Per quel gruppo, ho trovato un apparato con
sistema operativo android, (7.1.2), che mi ha risolto il problema che sto
per spiegare: In quel terminale ho potuto installare l’app di sintesi vocale
‘TalkBack’, che serve a permettere al telefono di venir utilizzato da chi
non vede ed il risultato è eccellente. Mi risulta che i terminali Iridium
non supportino android, ma IOS, per cui dovrebbero accettare ed aver già
preinstallato ‘VoiceOver’, omologo di TalkBack.
Chiedo dunque di sapere se esiste un telefono, posibilmente il più nuovo
della serie, in grado di permetterne l’uso ai non vedenti; in alternativa,
chiedo di conoscere una soluzione che permetta il medesimo utilizzo, magari
con apparati collegabili ai normali smartphone anche se questa è una
soluzione altamente riduttiva.
Grazie per l’attenzione prestata e per la risposta che vorrete fornirmi.
Saluti.
Oggetto:
RE: Richiesta info su telefono Iridium
Mittente:
“GEOBORDERS – Sales Team” (sales@geoborders.com)
Data:
18/02/2020, 15:02
A:
“‘Vittorio Venditti'”(omissis), (info@iridium.it)
Buongiorno,
l’unico dispositivo simile si chiama IRIDIUM GO ma non so se può fare le
stesse cose…
Ecco il link: https://geoborders.com/it/p/955
Ecco il link con la comparazione dei telefoni:
https://geoborders.com/it/prodotti/compare_satellite
Cordiali Saluti,
Freddie Garcia
Geoborders Sales Team
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __ _
Geoborders Satellite Ltd.
Company Number: 07074848
Vat Registration: GB 984488553
E: sales@geoborders.com
Url: www.geoborders.com
Beaumont House
1B Lambton Road
SW20 0LW London, UK
Tel +44 (0) 20.3051.3846
Fax +44 (0)330.684.0307
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __ _”
Proverbiale cortesia londinese, ma soluzione pedestre e soprattutto europea.
Il dispositivo citato dal cortese corrispondente, fa coppia con altri apparati anche d’araba provenienza che per un costo d’acquisto più basso, ‘dimenticano’ di offrire servizi come ad esempio l’hotspot che serve a connettere computer et similia al trasmettitore, inibendo così l’uso di internet che se comunque limitato, in casi estremi, risulterebbe allo stesso modo necessario.
Chi ha un deficit, per l’ennesima volta si trova di fronte un handicap.
Nuovamente I Cosiddetti ‘Selvaggi’ Hanno La Meglio Sulla ‘Civiltà’?