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Il Sali E Scendi Della Benzina

Di Vittorio Venditti

Altro Effetto Del Troppo Sole?

Ieri ho messa a dura prova la tua pazienza, presentandoti qualcosa di molto lungo, ma soprattutto di poco cattivo.
Oggi, per non perdere l’allenamento, devo necessariamente tornare nei ranghi, anche perché quanto sto per farneticare, mi “indigna”, forse più delle cose che in questi giorni sto ponendo all’attenzione della tua Intelligenza, cose riferite a quanto l’italiettano vuole, cose però, di cui poi lo Stesso si lamenta.

Parliamo Dell’Altalena sulla quale giocano i carburanti per autotrazione.

Da qualche settimana infatti, avrai notato che durante ogni sabato e domenica che Dio comanda, il prezzo dei carburanti alla pompa senza o con benzinaio, scendono vistosamente per poi risalire il lunedì mattina, anche più del venerdì precedente.
A dire delle compagnie petrolifere, (ENI in testa), ciò viene concesso per agevolare gli spostamenti per le vacanze, punendo poi, a mio parere, chi i carburanti li acquista per poter andare a lavorare, magari perché la zona da percorrere è priva di mezzi pubblici.

Il ben pensante di turno obbietterà:
“Ma perché, chi lavora non può fare il pieno settimanale il sabato o la domenica?”

Parafrasando Samuele Bersani, che in una canzone del duemilaquattro definiva quest’essere sicuramente non raro a trovarsi fra le persone che di solito frequentiamo: “Lo Scrutatore Non Votante”, dico a costui che se le pompe bianche sono reperibili solo a Campobasso, per chi parte giornalmente da Gambatesa o paesi limitrofi, a meno di non voler consumare molto di più di quanto risparmierebbe, risulta veramente difficile non fare il pieno nei giorni in cui va a lavorare, vale a dire dal lunedì al venerdì.

Ho già detto dello strano andazzo che puoi registrare anche tu, a proposito delle varie amministrazioni di ogni risma e livello, enti che più che trattare con le Leggi scritte per essere bypassate, si adeguano alla Costituzione Collodiana, (Legge di Pinocchio); così, come ho già messo in risalto la moda, secondo la quale è diventato normale ciò che le Leggi d cui sopra finora hanno considerato reato, costringendo chi rispetta le Leggi medesime, a subire un linciaggio, non sempre ne esclusivamente mediatico.

Oggi in Italia si fa di più:
Si dichiara in maniera subdola che la vacanza è necessità ed il lavoro è un optional, così, finalmente, da giustificare chi il lavoro ne ce l’ha, ma soprattutto, ne lo vuole presso di sé, avendone anche la giusta scusante.

Forse i tecnici al governo considerano le vacanze, il modo migliore per far dimenticare agli italiani di essere disoccupati?
Forse i nostri governanti ritengono giusto punire chi, invece di oziare, preferisce porre rimedio ai danni che i suddetti tecnici stanno provocando ai risparmi personali?

Chi dice, per favore, a questi “Soloni” che i paesi dell’Est Europa, (quand’erano governati da amministrazioni marxiste, proprio per questo lassismo mascherato da imposta uguaglianza, intelligentemente tramutato in necessità di vita da chi desiderava crearsi un profitto, sono arrivati al fallimento, tornando a crescere non appena quella cortina di buonismo è stata spazzata via dalla fame incombente che ha portata tanta gente a riversarsi nei paesi in cui quest’uguaglianza fra lavoratori e “vacanzieri” non è esistita, o quantomeno è stata sufficientemente tenuta a bada?
Chi spiega a costoro che non lavorare, significa allontanarci dal teutonico paradiso per avvicinarci sempre di più all’ellenico inferno?

In qualche mia farneticazione, ho espettorato senza mezzi termini che i politici in genere, quelli italici in particolare, quelli italici e dei nostri giorni di sicuro, costruiscono il proprio potere sulle disgrazie altrui, eventi che se non derivati naturalmente, vengono indotti appositamente.
Oggi aggiungo che questa gentaglia ed i suoi degni compari, (esempio quelli che liberano Schettino e poi si lamentano del fatto che quel codardo parli con le televisioni, dalle quali, è notizia di ieri, il Nostro ha intelligentemente ricevuto un presente di cinquantamila euro), questa gentaglia, dovrebbe essere messa a riflettere sui danni che sta provocando, magari costringendola a farlo, legata ad appositi pali, posti al cospetto di Minosse, unico vero Giudice del comportamento di questi farabutti, che hanno anche l’appoggio ovvio di chi, per rispettare le Leggi, se ne erge a paladino, condannando chi cerca di far rinsalire in tempo dei nocchieri che, a differenza di Caronte ed in scia a Schettino, stanno traghettando la nostra terra patria, facendolo così superficialmente, da farci intravvedere quale sarà il punto d’arrivo:

Lo scoglio sul quale naufragare.