Di Vittorio Venditti
(Audio), Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Giuseppina Moffa, Salvatore Di Maria, Antonio Venditti E Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria, Stefano Venditti E Vittorio Venditti
Qualcosa Da Denunciare, Nonostante Tutto
In un battibaleno è passato anche il primo mese del duemilaventi; già le pseudo-maidunate sembrano lontanissime, almeno a chi il giorno ha cose ben più importanti da fare e questo è un bene perché si può guardare avanti, ‘senza la nostalgia del passato’. E’ in quest’ottica che con il mosciore alle stelle, (decurtato qualche pettegolezzo che è inutile registrare), passo volentieri a riprendere quel poco che è successo a Gambatesa durante questa settimana che come al solito, almeno per ora, noi facciamo finire il giovedì.
1°: Perché Non Cominciare Dalla Fine! – dalla fine che è poi un inizio, atteso che da una decina d’anni, da queste pagine denunciamo la, diciamo così, ‘Scarsa Attenzione’ riservata a buona parte del borgo, vale a dire quella che normalmente non viene messa in vista, in tema di pulizia e decoro.
Quanto mostrato è lì da una decina di giorni: A Quando La Rimozione?
E Non Mi Venite A Raccontare Che A Roma E’ Peggio!
Non C’é Paragone E Non Sto Parlando Dell’Ex Senatore Dei Cinque Stalle!
Gli abitanti di queste zone, normalmente sono obbligati a pulire strade e vicoli ove risiedono, pena il sopraggiungere di epidemie che, a differenza del ‘coronavirus’, non possono venir guarite a colpi di ‘rosario’, a meno di non considerare tale la corona di bestemmie e maledizioni, giornalmente inviate senza sconti all’amministrazione municipale ed a chi la comanda.
Chi, per dirla diplomaticamente, ha ‘approfittato’ del posto di spazzino, lasciato ‘spintaneamente’ vacante dal nostro fotografo di fiducia, evidentemente impegnata in quanto di seguito riportato, “📌 CHIARA DI IELSI: Consigliera con delega alle Politiche Sociali – Politiche Giovanili e dell’infanzia. 👶👴 🙆♂”, (lasciamo perdere i contorni ed i simboli inseriti da chi ha redatto il messaggio municipale che indica il conferimento delle deleghe), probabilmente non ha tempo per raccattare quanto le è stato lasciato, dopo che il tutto è stato raccolto dai cittadini che non vengono retribuiti, ma retribuiscono cotanta ‘lavoratrice’.
Colei che disgraziatamente spesso e volentieri ripropongo in foto perché, le piaccia o no, è personaggio pubblico, mentre si accingeva a salire per la prima volta sul locale ‘trono’, ha esclamato: “Il Paese E’ Sporco!”, con tutti gli annessi e connessi che hanno riempite migliaia di pagine che negli anni ho dovuto redigere. Ora il borgo è più sporco di prima, ma non si deve dire
in nome di unione e serenità, tanto sognate, ma palesemente false e tendenziose, dato che se le si nominano, sia pur periodicamente, provocano in chi è obbligata al ricordo, ‘Sofferenze Indicibili’ che poi, in nome di ‘Coerenza’ e ‘Serietà’ promosse a colpi di ‘Centodieci e Lode’, vengono regolarmente dette, anzi, piagnucolate.
2°: Come Dimenticare Anche Quest’Anno Sorci E Insetti? – L’amministrazione municipale di Gambatesa, come si sa, così previdente in materia, per il bene di questi nostri concittadini, pur di scongiurarne lo spopolamento, anche quest’anno ha promulgata la determina n 12, ovviamente avente per oggetto: “PIANO DI IGIENE URBANA ANNO 2020 (SERVIZIO DISINFEZIONE-DISINFESTAZIONE-DERATTIZZAZIONE) IMPEGNO DI SPESA E AFFIDAMENTO SERVIZIO”.
In sostanza è stata ribadita la determina n 92/2019 come prezzo da pagare, come ditta da foraggiare, ma soprattutto come errori di battitura nella redazione dei documenti rimessi all’esame dell’intelligenza di chi legge. Quest’anno, va detto però che c’è stato un grande progresso: almeno nel copiare, hanno denominato l’anno giusto in tema. Cliccare e comparare le determine per credere! Nel frattempo, la componente umana della comunità gambatesana, si prepara, ma soprattutto si rassegna a restare in compagnia di coloro che dopo tutto, stanno diventando anche simpatici perché non muoiono, nonostante la presenza di cotanti politici locali che governano questi ‘esseri’ viventi spesso meglio di chi ha votato per venir governato/a, ma col trattamento da riservare agli umani, cui spesso si chiede di restar tali.
3°: A Voi Lo Zelo! – Ne ho trattato già venerdì scorso: a proposito della delibera di giunta n 6. Oggi presento il relativo AVVISO, regolarmente inaccessibile ai non vedenti, ma regolarmente letto ed archiviato da chi, per questa ‘premura’, maleducatamente non ringrazia,
ma lascia alla riflessione di voi, o pazienti quattro lettori, la domanda che segue: dopo quanto appena mostrato e tolto quanto non vogliamo riproporre perché c’è un limite alla pubblica decenza, ritenete necessario, superfluo o addirittura ridondante il pubblicare un avviso come quello cliccabile sopra, documento che ha tutta l’aria di esser stato partorito al solo scopo di avvisare il mondo della presenza di chi è naturalmente e soprattutto perennemente assente?
4°: L’Antipatia Sotto Vuoto. – Oggi mi voglio divertire a raccontare in sintesi un episodio accaduto proprio venerdì scorso in paese, senza però ottemperare al desiderio di chi, da quel fatto, vorrebbe trarne gratuita pubblicità. E’ successo che un essere spregevole, ha avuta la splendida idea di ‘proporre in un locale del borgo l’alternativa fra la mia e la sua espulsione da quel luogo. Risultato: in particolare, la Simpatica reazione di chi è titolare di quel bar, intesa con il ricordare che ognuno è proprietario della propria attività ed agisce di conseguenza, (nel caso specifico, senza cacciare ne me ne chi era con me, in generale, chi ha proferito cotanto desiderio inevaso, sta iniziando a patire ciò che voleva infliggere, vale a dire la cacciata, ma dalla sua attività, atteso che certa antipatia, unita alla saccenza, ma soprattutto all’inesistente umiltà di chi non sa cosa significhi sacrificarsi e lavorare, sta facendo terra bruciata attorno a chi, un po’ per lo spopolamento che avanza inesorabile su Gambatesa, tanto che come già detto qui, ormai non c’è più nemmeno gente per morire, un po’ per la malcelata incapacità imprenditoriale di chi non mi vuol bene, sta per arrivare a patire la solitudine di chi, per questo, sa bene che l’unica rotta che resta da percorrere è quella che porta al fallimento, alla chiusura dell’attività commerciale che ha avuta in affidamento e finalmente al capire cosa voglia dire lavorare, patendone le giuste conseguenze, con somma soddisfazione di chi ha ricevuto il rispetto che in tanti, nonostante tutto, gli tributano, cosa della quale chi scrive ringrazia sentitamente.
E Per Oggi E’ Tutto.