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Chromebook: Valida Alternativa A Windows Laptop E MacBook?

Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Riccardo D’Antonio, Salvatore Di Maria E Stefano Venditti

Tranquilli: Vale Anche Per Chi Non Vede!

Il duemilaventi è iniziato e fra una guerra e qualche pettegolezzo, ecco che tornano anche gli esperimenti e la voglia di divulgare quanto ne risulta, espressa da chi scrive soprattutto verso coloro che anno problemi che a detta di certi benpensanti o religiosi, sono di chi li ha. E’ in quest’ottica che si consiglia a chi non ha bisogno, per sé o per chi è vicino a chi legge, di soprassedere per oggi e se il discorso non interessa, di dedicarsi ad altro, piuttosto che perdere tempo su queste pagine, per oggi giustappunto di nicchia.

Logo Google

Dunque: si parla di computer portatili e del fatto che la miopia tutta europea, evita che prenda piede un dispositivo che è in tutto e per tutto simile a quelli in voga ormai da qualche lustro. Oggi si parla di Chromebook, ma soprattutto di e se questo dispositivo può venir utilizzato dai non vedenti.

Logo Windows 10

Se i laptop con a bordo Windows dispongono di varie possibilità di sintesi vocale, (qui quella gratuita che va per la maggiore, utilizzata anche in questo momento da chi scrive), non ultimo l’assistente proprietario del sistema, implementato anche in italiano in Windows dieci, ma a parere di molti ancora troppo giovane per un uso ‘serio’, se i notebook equipaggiati con Linux in generale, Ubuntu in particolare, si appoggiano ad ORCA, lettore di schermo che però non viene più perfezionato, (potenza del Dio Mercato),

Logo Apple

se i dispositivi gestiti da IOS incorporano VoiceOver, come funzionerà un computer che viene utilizzato in America e nei paesi del nord Europa, (quelli più avanzati), ma che svolge il suo operato con un sistema operativo sviluppato da Google, OS che non è Android?

Logo Android

I Chromebook, vivono mediante Chrome OS; Questo, ha in sé ChromeVox che di primo acchito sembra ne più ne meno che TalkBack, lo screen reader che permette ai non vedenti di utilizzare i telefonini con a bordo il sistema operativo simboleggiato dall’omino verde.

Detto ciò e passando al generale, quindi al fatto che tutti possono usare i Chromebook, va aggiunto per sommi capi che il sistema operativo che permette di far funzionare questi apparati è gratuito. La conseguenza principale è chiara: a parità di resa, i Chromebook costano almeno la metà, (quando non a prezzo ancora inferiore), dei portatili contenenti il sistema operativo di Microsoft e cinque o sei volte meno dei dispositivi targati ‘Mela Morsicata’. E’ naturale dunque pensare che chiunque non patisca di fanatismo per quest’ultimo mondo o non si limiti a voler gestire supinamente quanto subdolamente imposto dal mercato a prezzi decisamente più accessibili rispetto alla prima soluzione, possa arrivare alla convinzione di scegliere la terza via e porsi solo un problema: Funzionerà davvero? Chi scrive, siccome è pazzo, prima di quella disgrazia che si chiama ‘vacanze di fine d’anno’, ha voluto affrontare innanzitutto la spesa, proprio per vedere cosa gli sarebbe stato inviato per poco più di trecento euro dalla Germania. E’ arrivato un quattordici pollici con schermo ad alta risoluzione, due altoparlanti ben più potenti di quelli che si trovano nei normali notebook della medesima grandezza, una tastiera retroilluminata, esclusivamente porte USB tre, (anche di tipo “C”), il tutto, avvolto in una scocca in alluminio. Tralasciando il resto, La prima cosa che è venuta spontanea pensare è stata sulla reale resa. Avviato il nuovo apparato seguendo le istruzioni su come inizializzare il tutto, ecco la prima sorpresa: scelta all’atto dell’acquisto una macchina contenente la tastiera in versione italiana, una volta premuto il comando d’accensione e data la combinazione di tasti ‘CTRL+ALT+ZETA’, (per altro cliccabile praticamente anche con un solo dito, data la disposizione dei tasti menzionati), per attivare il lettore vocale di schermo, tutto si è presentato già pronto per ricevere i dati dell’account Google dell’utente, cosa bypassabile qualora si volesse utilizzare il computer senza connetterlo ad internet.

Strabiliante!
Più brevemente: Basta Accendere l’apparato e tutto è già pronto per l’uso!
Inizializzazione ancora più semplice di quella di un telefonino ‘Android’!

Senza voler tediare chi legge, superati i primi momenti d’ambientamento al nuovo mondo, (cosa che per chi vede è impercettibile), si scopre che all’atto pratico, un processore che per windows servirebbe a gestire sì e no quasi esclusivamente la navigazione in Rete, per Chrome OS va benissimo a svolgere il lavoro per il quale a Microsoft associano processori I5, ottenendo le medesime prestazioni.

Insomma: dare troppe spiegazioni serve a non alimentare la curiosità di chi, spendendo poco, può ottenere quanto con sistemi, ritenuti più ‘normali’ per l’italiano medio, porta a casa, ma a prezzo decisamente più alto e non sempre alla portata di tutti.

Allora? Provare Per Credere!