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Gambatesa: Sognando Per Disperazione

Di Vittorio Venditti
(Audio), Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Marco Frosali

Bere Prima Di Natale: Ecco Gli Effetti

“Se non mi vanta mamma, lo faccio io!”, si affannano a dire dalla mangiatoia municipale. “Chi si vanta, è un burattino!”, rispondono dal paesello coloro che guardando la situazione nella quale questo è via via sempre peggio ridotto, traggono le conclusioni più logiche e realistiche.

Gambatesa, Unito E Sereno, del 22 giu 2019, ore 20.56.22

si torna a parlare del ‘padre’ di tutti i finanziamenti appartenenti ai famosi otto milioni di euro, quei due milioni che a dire di vecchi e riproposti amministratori, sarebbero già a piena disposizione loro e di conseguenza del borgo ‘sereno’. Sì, sereno in quanto sognante perché le chiacchiere ribadite ieri qui da un redivivo ed inconcludente amministratore della passata legislatura, sono state già contestate da chi non ne capisce niente, ma qualche calcolo elementare è ancora in grado di portarlo a compimento e già sette mesi a dietro ha provato a descriverne gli effetti: Gambatesa. Finanziamento Di Due Milioni Di Euro: Ma I Conti Non Tornano!

Il Trespolo Ex Costantino, del 24 apr 2019, ore 20,00,20

Le chiacchiere se le porta il vento e tante delibere e determine emesse da qualsiasi amministrazione, all’atto pratico ne sono la prova, visti i risultati. Nel frattempo, abbiamo la possibilità di vedere Gambatesa sempre più morto e per fortuna, almeno questo, vecchi e nuovi amministratori lo ammettono. Si dice in giro che la nostra Tradizione per antonomasia, quest’anno perderà anche il senso di pubblica denuncia di ciò che i cittadini vogliono mettere in piazza perché nemmeno quanto è aggiunto alla Tradizione vera e propria, verrà esposto in piazza giustappunto, in prossimità del municipio, ma sotto una tenda, in privato. Così accadrà anche per quel falò che da una ventina d’anni o poco più è stato proposto a chi veniva a vedere le maidunate:

Il Nuovo Trespolo Ex Costantino, del 7 mag 2019, ore 20,37,18

si dice infatti in maniera molto insistente che là dove si è sempre proposto quel sistema di ‘riscaldamento per turisti freddolosi’, non si può più fare la cosa, si dice, perché si rovinerebbe la bruttura che ha sostituita la ringhiera, almeno prima utile per sedercisi sopra per ammazzare la noia. Qualcuno ha pensato alla rotonda di piazza Vittorio Emanuele, ma pare che neppure quel luogo sia idoneo alla bisogna, per cui anche il falò seguirà quanto ancora si vuol far considerare ‘sagra delle maidunate’, falsità trasferita in piazza riccardo, al cospetto della Madonna che speriamo sia compassionevole con questa gente.

Ora sarebbe facile fare del sarcasmo su quanto scritto per osannare un’amministrazione che dice di voler ridar vita a Gambatesa con gli effetti che tutti, (chi ci viene ancora intendo), posiamo ‘ammirare’. Io mi prendo qualche ‘licenza’ per segnalare qualcosa che si vorrebbe tener nascosta ai più, ma che risulta agli atti e purtroppo non può far parte delle chiacchiere da bar. Iniziamo:

“… Si chiamerà Domus Gigantum (la casa dei giganti), e sarà una struttura residenziale destinata ad ospitare in un ambiente moderno e innovativo anziani bisognosi di assistenza.
La particolarità della struttura consisterà nell’implementazione delle numerose attività che gli ospiti potranno svolgere, in particolare legate all’artigianato, all’ambiente e al tempo libero nell’ottica di garantire il recupero psico-fisico dell’anziano e un invecchiamento attivo.” Bene: Mi ricorda tanto quei camion utilizzati dai tedeschi per portare i loro prigionieri, (ebrei soprattutto), verso i campi di sterminio, quando non serviva sprecare un convoglio di vagoni piombati. Sui lati di quei veicoli, venivano disegnati finti finestrini che mostravano gente allegra e giuliva, nell’intento di andare in gita. Tutto finto, anzi, all’interno dei cassoni di quei camion, venivano convogliati i tubi di scarico dei motori, così da far in modo che all’arrivo, difficilmente il carico umano trasportato potesse decidere autonomamente di scendere e sgranchirsi un po’, dopo il viaggio, opportunamente lungo. Qui, si sta parlando di un clima sereno e festoso, ma ci si dimentica che solo quest’anno in paese abbiamo avuti dal primo gennaio a sabato quattordici dicembre scorso, a fronte di sette nascite, (il più, provenienti dallo SPRAR sito presso il convento di san Nicola), una contropartita, anzi, una contro-dipartita, ammontante a ventisette concittadini che hanno presa la via del cimitero. Ciò, per non parlare di chi, per le più svariate ragioni, ha deciso di cambiare residenza, allontanandosi da questo luogo, sempre più ?vivo?. A conti fatti, a fine costruzione, (sempre che l’obiettivo verrà raggiunto e sopra ho esposti tutti i miei dubbi), probabilmente non verranno ricoverati in loco nemmeno gli attuali amministratori, perché nel frattempo deceduti a loro volta, atteso che chi si ritiene immortale, generalmente lo lascia scritto ad altri che nel caso di Gambatesa non esisteranno più.

“Un progetto di ampio respiro che guarda, attraverso lo scambio intergenerazionale, al miglioramento complessivo del tessuto economico-sociale dell’intero territorio comunale. La realizzazione di questo ambizioso intervento assume una posizione di notevole rilevanza non solo per il rilancio dell’economia del paese, ma anche per restituire fiducia ad un popolazione che sta soffrendo pesantemente le nefaste conseguenze innescate dallo spopolamento.
Assistiamo ogni giorno allo svuotamento graduale delle nostre piazze, percepiamo la sofferenza delle attività commerciali locali, siamo testimoni inermi dello svuotamento delle nostre scuole e, quotidianamente, sopportiamo il rischio della soppressione di quei servizi minimi che oggi ci evitano improbabili spostamenti su vie di comunicazione non più adatte all’attuale qualità della vita.”, sarà per questo che c’invitano alla mobilità dolce… ormai le strade…

Dopo la botta d’auto-celebrazione che in questi casi non può mancare, ecco un’altra perla che dà lustro a cotanto aspirare: “Questo deve farci riflettere e stimolare tutti i gambatesani alla condivisione di un progetto innovativo la cui riuscita si lega a doppio filo a due fattori parimenti importanti: da un lato la capacità dell’attuale amministrazione di portare a termine, prima i lavori e poi l’affidamento della struttura al gestore; dall’altro la condivisione del progetto da parte della popolazione.”, insomma: ‘Gambatesa Partecipa’; Sì, ma se stanno morendo tutti, tralasciando chi non vi vuol bene, anche coloro che in qualche modo avete coinvolti, come fate a sognare ancora in modo così convinto?

“Il primo punto, seppur apparentemente scontato, non è di semplice realizzazione. Tuttavia, il grande consenso che il paese ha espresso a favore del Sindaco Carmelina Genovese e di tutta la sua compagine è il segno che i gambatesani vogliono che la progettualità avviata nello scorso mandato venga portata a compimento nel migliore dei modi.”, sempre che riuscirete a risolvere il problema contestato sopra, già dallo scorso venti maggio! E poi ricordatevi che è difficilissimo perdere quando gli avversari non fanno campagna elettorale.

“Questo responsabilizza tutta la maggioranza che, sono sicuro, concentrerà tutti gli sforzi per raggiungere l’obiettivo prefissato. Del resto, nonostante tra i beneficiari dello stesso finanziamento vi siano importanti capoluoghi di Regione e Provincia, siamo tra i primi in Italia ad aver già avviato le procedure d’appalto per dare il via alle opere previste.” Giusto: questi stanno dicendo in sintesi che non solo vi fanno lavorare, poi pretendereste anche di venir pagati? Per altro, a proposito di ‘aspiranti collaboratori’… ma di questo tratterò domani!

“Quanto al secondo fattore, è evidente che solo l’entusiasmo e il supporto dei cittadini potrà far funzionare un progetto che potrebbe avere impatti lavorativi e socio-economici importanti per l’economia di Gambatesa. In questo, però, non basta la volontà degli amministratori. Tutti dobbiamo rimboccarci le maniche (anche i gambatesani non residenti) per far decollare questa nuova struttura condividendo e supportando l’iniziativa.
In altre parole, non sarà una manciata di posti di lavoro a dare una svolta al paese, ma bisogna entrare nell’ottica che l’indotto economico e le opportunità che potrà creare la nuova residenza anziani potranno innescare un circuito virtuoso a beneficio di tutta la collettività.
Commercio locale al ospitalità possono essere i primi settori coinvolti, poi a catena la nascita di nuovi servizi capaci di stimolare l’impianto di nuove residenze, il ripopolamento della scuola con un edificio scolastico nuovo di zecca (è in corso anche la gara d’appalto per la ristrutturazione dell’edificio scolastico), – che quindi non è nuovo, – l’integrazione con le azioni della Strategia Nazionale Aree Interne grazie alla quale verranno implementati nuovi servizi di natura socio-sanitaria, di mobilità e, si spera, infrastrutturali.”, la prima delle foto ne è lo specchio reale! Già vedo frotte di gente che è stata costretta a scappare dal luogo natio per manifesta ‘puzza cadaverica’ dello stesso, tornare indietro a venire a morire prima che il Padre eterno ne abbia decisa la sorte… Questi non si vogliono rendere conto del fatto che a Gambatesa è rimasto chi è già in pensione ed ha una casa propria, coloro che in qualche modo gravitano attorno a chi sta dicendo che approfitterà di questa gente perché dopo aver dato loro per lecheria qualcosa magari tolta ad altri, ora presenterà il conto ed infine chi, per qualche ragione, avendo di suo e non essendo nella necessità di dover annaspare per cercar di non affogare, resta a casa sua, tanto, peggio non potrebbe andare.

Insomma, dobbiamo guardare avanti con ambizione e fiducia, e, impegnarci, ognuno nel proprio ambito, per disegnare un futuro migliore per Gambatesa.
“Siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l’acume della vista o l’altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti”.
I giganti sono i nostri anziani, l’auspicio è di avere la forza per issarci sulle loro spalle per guardare il più lontano possibile.
Forza Gambatesa!
LD”

Vorrebbero campare sugli anziani? Ma la cosa è vecchia e già ‘normale’ nel resto d’Italia! Lo dicevo io che sono solo chiacchiere: Mettiamo in campo esclusivamente il destino di chi scrive. Se il sottoscritto è stato insultato in paese da quand’è nato per il solo fatto di esser nato e fra l’altro, c’è stato chi ha detto, nemmeno fra le righe, che il sottoscritto è impotente et similia, (per fortuna anche a Gambatesa ‘c’è chi sa’ e ciò rende la massima tranquillità a chi dall’insulto evita persino di trarre voglia di querela), l’esimio Scrivente che ieri ha data l’ispirazione per quanto state leggendo, combatte lo spopolamento del borgo come segue: dopo essersi sposato, costui ha pensato bene di andarsene da Gambatesa per tornarvi a fine settimana, senza però aumentare il numero di unità appartenenti alla sua famiglia. Bell’esempio di ripopolamento derivato dai discorsi che stiamo trattando! Questi pretendono di non far figli e di trattenere gli anziani che però, per raggiunti limiti di sopportazione, volenti o nolenti, prima o poi, (e se insistete così, molti lo faranno prima), se ne andranno inesorabilmente al cimitero, vero luogo da sviluppare come stanno facendo altri comuni, dell’isernino in particolare. l’inutile prolissità dello scritto, (riproposizione di quanto in tema predicato durante la scorsa campagna elettorale e come si è visto pura teoria), analizzato e rimesso comunque in link sopra, grida senza ombra di dubbio che sarebbe stato meglio prendere esempio da chi, dall’alto del suo centodieci e lode, ha sintetizzato l’ultimo periodo appena ripreso come segue: “Se non si sogna, se non si guarda lontano, non si va da nessuna parte!”

Il vero obiettivo che raggiungerete!
Chi non sogna infatti, come descritto sopra, ha già tolte le tende.

Vediamo quanti gambatesani riuscirete ad obbligare a stare al gioco!