Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Prese Da Internet Dallo Stesso E Da Stefano Venditti
‘Innocenti Curiosità’…
Se si facesse politica con più calma e meno revanscismo, probabilmente si riuscirebbe anche a vivere. Posso capire Gambatesa, dove la mediocrità e l’approssimazione sono di casa e vanno a favore di chi lecca, ma chi governa una città che ne ha viste di tutti i colori, (non solo politicamente parlando, ma anche a livello di corruzione, prova ne siano i recenti arresti), dovrebbe avere una preparazione maggiore in tema.
Ecco invece cosa succede nella caput mundi, notizia trasmessa dal nostro corrispondente dalla Capitale: Titolo sessista contro Virginia Raggi, Vittorio Feltri a processo per diffamazione.
“Feltri,
Sgarbi…
Venditti! Vittorio: un nome, una garanzia! Di querela!
E comunque io non ci vedo nulla di offensivo: patata bollente lo associo alla situazione disastrosa di Roma che tocca risolvere alla Raggi stessa!”.
Titolo solo ‘sessista’?
Se fosse stato anche ‘volgare’ avrei invitato Feltri a scrivere da noi!
Seriamente. Io, come dico spesso, non sono un politico e quindi accetto scherzi da tutti, Marco in primis; sarà questa una delle ragioni che ci permette di essere amici. Non scendo nel riprendere quanto scritto a proposito di Feltri e Sgarbi da queste pagine perché mi sembra patetico. Aggiungo però che ogni pazienza ha un limite e che se non capisco il livello di “Q”ultura presente in chi crede di comandare a bacchetta Gambatesa, comprendo che se pur ben pagata, la poltrona di Sindaco di Roma scotti e può portare a svarioni come quello di cui sopra, dovendo, la prima cittadina di Roma, rintuzzare scelleratezze come quella che segue: Scuole chiuse a Roma per maltempo, i presidi contro la sindaca Raggi: “Allarmismi inutili, serve cura e pianificazione”. La memoria corta, fa dimenticare il terremoto del Molise del duemiladue: se il Sindaco di San Giuliano avesse chiusa quella scuola, probabilmente nessuno parlerebbe più di quell’evento, ma una classe di bambini e la loro maestra sarebbero ancora in vita e ricordo a me stesso che di quella schiera di morti, fece parte anche la figlia dell’allora primo cittadino del paese molisano tristemente noto, Sindaco che è stato colpito ben due volte dalla stessa tragedia.
Il discorso finirà a brodo di ceci perché queste fesserie hanno queste conclusioni. Di sicuro, va detto che quando si arriva a spostare la politica in tribunale, come quando succede di celebrare processi in TV, vuol dire che si è raggiunto il limite di bassezza che ci permette di dichiarare senza ombra di dubbio che se questa è democrazia, preferiamo la dittatura e l’uso di altri strumenti da proporre come personali convinzioni, sistemi di fronte ai quali è davvero difficile opporre rifiuto e contraddizioni.
Ridiamo dunque su quest’alzata di testa, sperando che ciò non serva a nascondere la solita polvere sotto il decreto, a scapito stavolta dei romani.