Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Salvatore Di Maria
Stiamo Allo ‘Scherzo’?
Da giorni da queste pagine si parla dell’Inizio Del Periodo Più Brutto e perché non includere in ciò anche il desiderio di chi ci governa a livello nazionale d’interessarsi a noi, per carità, per volerci ‘bene’ e rivolgerci un pensierino per Natale: Come fare per farci spendere di meno in regali?
L’attenzione appena richiamata, viene espressa in scritti come quello che segue, preso da Giornali Veri: Dl fisco: rinvio sanzioni Pos, 730 a settembre. Su manette agli evasori e fondazioni la maggioranza si spacca. Fra le altre cose accennate nell’articolo, ce n’è una che forse in molti bypassano: la proroga della scadenza della presentazione della dichiarazione dei redditi che ogni dodici mesi il cittadino italico, sia egli diligente o meno, deve garantire allo Stato, alla faccia della digitalizzazione che dovrebbe portare il fisco patrio ad anticipare all’inizio dell’anno tal obbligo relativo ai guadagni ottenuti nei trecentosessantacinque giorni precedenti, come avviene nei paesi più progrediti in tal senso, vedi germania e non solo. La dichiarazione dei redditi va obbligatoriamente presentata, ma sempre meno italiani ottemperano a quest’obbligo. Ciò, non certo per volontà di evadere il fisco; la cosa accade perché sempre più concittadini non hanno nulla da dichiarare, ne al fisco locale, ne alla frontiera quando scappano dalla madre patria, sperando di trovare un lavoro almeno all’estero, quindi è poco chiara la ragione di tal ‘proroga’.
Detto ciò, voglio toccare un tema che è a lato del problema principale: il recupero di quanto lo stato deve restituire ai contribuenti sotto forma di detrazioni. La mia ignoranza, mi obbliga a pensare che se si procrastina la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi, si sposta con questa anche il termine per la restituzione di quanto lo stato deve a chi ha pagate le tasse… Per indorare la pillola poi, ci avvertono che c’è la possibilità di risparmiare sulle assicurazioni relative alla Responsabilità Civile Auto, ma come già accaduto col decreto Bersani, quando si era trovato il modo di far risparmiare agli italiani ingenti somme di danaro, si è ottenuto il risultato di dover spendere molto di più, proprio a causa di ciò che venne definita lenzuolata: da quanto pagato a seguire per stipulare i contratti per le R. C. A. alla spesa per la gestione delle bollette telefoniche, fisse o mobili che sia, (ricordo a me stesso i danni provocati dall’eliminazione dello scatto alla risposta col conseguente aumento di ciò che si pagava a consumo nelle telefonate), per arrivare a tutta una serie di altre micro-spese, come ad esempio ogni forma di tassa utile per pagare le tasse, IVA sull’IVA compresa.
Chi e con quale coalizione d’appoggio, governava l’Italia dodici anni fa?
Dunque: Come fossimo Totò, accettiamo l’ennesimo ‘Pacco’ Di Natale?