Sarà L’Effetto “Caronte”?
2 Luglio 2012
S. P. Q. R.
3 Luglio 2012
Mostra tutto

La Cattiveria Delle Donnettole Frustrate

Di Mario Ricca

Quando La Moralità Colma L’Inappetibilità

Spesso ci tocca sopportare le sfuriate dell’ala femminile dell’idealistame, che sputa il proprio veleno.
Ciò avviene soprattutto quando l’acidità di queste frustrate, prende di mira chi decide legittimamente di utilizzare il proprio corpo come merce di scambio per ottenere benefici di vario genere.

L’orticaria mi viene quando il tutto è argomentato con quel patetico fare comunistoide/ciggiellino, che tira in ballo il femminismo e le lotte di questo movimento di fallite.

Secondo quest’“umanità”, chi si presta a utilizzare la propria zona della felicità per reciproco e consapevole scambio di generosità, è vittima del mostro maschio che sottomette al proprio volere la femmina costretta a concedersi.
Niente di tutto ciò secondo me e l’articolo sotto riportato dal quale ho preso spunto per questo delirio, argomenta quanto sto farneticando:

“Se la donna sceglie di spogliarsi non è vittima” – Interni – ilGiornale.it.

Sono dell’avviso che se una donna possa scegliere e decidere di utilizzare e monetizzare le proprie virtù, significhi che ci troviamo in un Paese libero, nonostante le sue pecche.
La condanna verso questo scambio che è espressione massima di libertà, è frutto dell’invidia da parte di quell’universo femminile che può contare su attenzioni da plafond limitati, nella migliore delle ipotesi.

I principi, i valori, i moralismi bisbeticamente sbandierati, secondo me non sono altro che il paravento per la mancanza di mercato di cui madre natura ha privato queste serpi velenose, che trovano rifugio nell’ipocrisia per evitare di fare i conti con la realtà.