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Sarà L’Effetto “Caronte”?

Di Vittorio Venditti

Ha Ragione Cerioni

“Ma perché mi mandano queste stronzate, quando abbiamo problemi più seri da risolvere?”
E’ questo, quasi con parole sue, il pensiero espresso questa mattina dal vice comandante della stazione dei carabinieri di Gambatesa, il maresciallo Cerioni, a proposito degli strascici di una vicenda incresciosa, sulla quale devo ancora tenere calmo il mio farneticare, a seguito di una promessa a suo tempo da me espettorata.

I fatti:

Già la scorsa settimana, si vocificava per il paesello che il fido Totore, collaboratore di tante avventure di gambatesaweb, fosse stato chiamato in caserma per rispondere di non si sapeva bene cosa.
Dopo tante traversie, che avevano coinvolto anche chi, conoscendo l’argomento, non ne poteva far parola, ecco che questa mattina, dopo una spasmodica ricerca che aveva impegnato gente che normalmente non lavora, finalmente il fido Totore e successivamente anche Donato, (già frastornato dal recente successo della Corrida di Campo di Pietra), recatisi in tempi distinti in caserma, risolvevano, si fa per dire, l’arcano, restituendo a tutti la giusta tranquillità per vivere.

Questa mattina, dopo le ricerche che avrebbero “braccato” il fotografo di gambatesaweb, il Nostro si presentava in caserma da buon e onesto cittadino.

Erano le dieci antimeridiane.

Stando alle parole del Nostro, (per il momento ancora non fornisco i miei collaboratori di apparati spia, visto che, nonostante tutto, ancora crediamo nello Stato, anche se siamo al limite della sopportazione), Totore veniva accolto dal maresciallo Cerioni, anche se lui si aspettava ben altro maresciallo.

Superati i convenevoli di rito, a Totore veniva chiesto se corrispondesse al vero che all’inizio di febbraio di quest’anno, lui avesse “litigato con il tecnico comunale”, usando come pezza d’appoggio uno o più articoli presi da quest’inutile sito, o, (aggiungo io), più verosimilmente recuperati da giornalini di quarta scelta che, basandosi sul voierismo del popolino, fanno soldi copiando o facendo operazioni di ricamo sul materiale rubato.

Salvatore, conoscendo a pieno il problema, ma ovviamente non ricordando a memoria ogni passaggio di quanto accaduto sei mesi fa circa, volendo dire la verità, ha comunicato che c’era stato un diverbio verbale, basato sul fatto che il municipio di Gambatesa, pretendeva lo svolgimento del servizio di rimozione della neve, ma che non era credibile sul pagamento degli straordinari, viste le già numerose fregature perpetrate a lui ed a Donato, l’altro dei due spazzini di Gambatesa.
Fatti firmare i fogli burocretini del verbale da allegare al “Documento trasmesso da Campobasso”, Totore, nel congedarsi, riceve l’esclamazione, (a mio avviso sacrosanta, ma potrebbe essere conflitto d’interessi), della quale all’incipit.

Nell’andar via, Totore si sente chiedere dal Cerioni, di poter contattare anche Donato, che da buon cittadino, ottempera alla richiesta di collaborazione.
Una volta arrivato in caserma, Donato riceve un simile interrogatorio, scoprendo fra le righe, che la missiva proveniente dal centro murattiano, riportava, (come nome del nostro fotografo), il diminutivo con il quale normalmente io lo chiamo: Totore.

Va bene che vegetate negli uffici della procura, ma un residuo d’intelligenza, sicuramente vi avrebbe data una mano a capire che la “bestia” di cui parlate, quella stessa strana inutilità che non considerate, ma che stava per essere ammazzata come un cane presso il civilissimo centro ospedaliero di tappino, ha un nome e cognome:

SALVATORE DI MARIA

Quello stesso nome che risulta in testa ad ogni articolo come responsabile delle riprese foto e video!

Già, ma la procura di Campobasso, ha la collaborazione in esclusiva con i giornaletti, che definire porno, significa voler loro bene!

Tornando a bomba, dopo che Donato confermava sostanzialmente quanto già precedentemente comunicato da Totore, il maresciallo Cerioni, chiedeva al Nostro di espletare le formalità burocratiche, “apponendo le apposite firme”, su fogli, dei quali nemmeno il committente locale voleva considerare un valido credito.

Nel compiere l’atto richiesto però, Donato dà una sbirciatina alle carte poste sul tavolo del maresciallo, riconoscendo delle foto, sicuramente in qualche modo recuperate su quest’inutile sito…

Non volendo continuare a raccontare il resto, (che personalmente mi lascio scivolare addosso), vado al sodo, ricordando che esiste una tregua armata, firmata con la parola d’onore lo scorso due marzo, quindi, quattro mesi fa, parola che include tutto, comprese eventuali mosse di qualche “noto notabile”, tese a fermare chi denuncia i misfatti di gente di cui ci dovremmo fidare.

FATTA SALVA LA SQUISITA PROFESSIONALITA’ DEL MARESCIALLO CERIONI,

(che ha dovuto compiere, suo malgrado, solo il proprio dovere, del quale lo ringrazio), voglio ricordare al “solerte magistrato”:

1°: che i suoi tempi non corrispondono a quelli della gente comune;
2°: che chiunque sia libero, non ha alcun dovere di preoccuparsi del “lavoro” di chi, per statuto non lavora;
3°: che ogni pazienza ha un limite, per cui, stando le cose secondo questo modus operandi, non è da escludere una reazione, in grado di fare del male, ma veramente del male, questa volta solo con le prove, secondo i dettami di quella Costituzione, da me proposta in link tante volte, da me, (a quanto pare), unico fesso che ancora ne tiene conto.

Sarà L’Effetto “Caronte?”

Forse sì, ma se le previsioni meteo sono esatte, tutto ciò durerà ancora per poco.

Poi, (promessa solenne), verrà la grandine

Foriera di danni pesantissimi, per chi non è stato in grado di coprirsi con la giusta assicurazione, polizza da stipulare a favore di una reputazione già nulla, ma che con il proprio incancrenirsi, sta cominciando a trasmettere metastasi a chi, onesto, sa bene come curarsi.

Intelligenti Pauca.