Di Vittorio Venditti
Quando Il Sole Dà Alla Testa E…
Lo scorso trenta maggio, nel fare gli auguri di buon compleanno al nostro Sindaco, ricevetti la notizia della quasi sicura abolizione della festa che io da sempre ho definita:
“Dei Pezzenti”.
Quel giorno Emilio mi fece promettere di non scrivere nulla, per rispetto ai consiglieri municipali, i quali ancora non sapevano di una simile decisione; mi promise però, che avrei saputo il giusto al momento giusto.
Rimasi perplesso sul credere a quanto mi stava dicendo il Nostro, visto che lui è rinnomato per il saper mentire; non scrissi niente, (se non, qualcosa di ermetico che la tua intelligenza ha sicuramente captato, visto che alla fine della fiera, m’interessava soprattutto che si raggiungesse un risultato del genere e lo scorso diciotto, ti promisi che avrei sparlato a fine mese.
Oggi quanto inaspettato:
Verso le tredici e trenta squilla il telefono.
Dall’altro capo, Emilio che mi comunicava l’ufficialità della notizia:
“La festa del comune, per quest’anno non si fa più”.
Io, un po’ preoccupato, penso fra me e me:
“Sarà l’effetto Caronte, ma questo ha mantenuta la parola!”.
A questo punto, azzardo io una domanda, sperando in qualche anticipazione più sostanziosa:
“Ma quanti sono i soldi che risparmieremo?”
E lui:
“Seimila cinquecento euro”.
“ottimo, – aggiungo io, – Ma che ne farai di quei soldi?”
E qui una notizia che se vera, farà onore a chi la porterà a termine.
“Intanto, quei soldi verranno accantonati, perché voglio vedere cosa deciderà il governo a proposito del conguaglio dell’I. M. U., a settembre.
Se non ci saranno aumenti, quei soldi verranno destinati a qualcosa di utile per Gambatesa, diversamente, pur di ridurre al minimo, se non annullare del tutto, l’aggravio ulteriore derivante dall’aumento della tassa predetta nei confronti della popolazione, sposterò quei soldi a copertura dell’I. M. U. stessa”.
Non so e non ho ben capito come opererà per rendere uguale per tutti lo sconto, ma sarà il caso di lasciarlo lavorare, prima di criticare eventuali cose ingiuste partorite in merito.
Il Nostro, in vena di cantare come un usignolo, mi anticipa anche dell’altro:
“Con delibera di giunta di prossima pubblicazione, verranno assegnati seimilacinquecento euro alla polisportiva ed altri seimilacinquecento alla Pro Loco, a quest’ultima, come contributo per il ritorno del festival della canzone molisana”.
Non c’è che dire: Caronte ha colpito ed ha colpito bene!
Per il momento, mi accontento dell’eliminazione del pasto gratuito per i pezzenti, cosa che restituisce un minimo di giustizia a chi, pensando a festeggiare spendendo di suo, non gradisce dar da mangiare a chi viene a trovarci esclusivamente per questa ragione.
Altro risultato che vorrei raggiungere:
Vedere meno morti di fame in giro sostituiti da più, molta più gente con un minimo di dignità personale da far valere.
Forse… Chiedo troppo a Caronte?