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Siamo E “Restiamo Umani”

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca

E’ Facile Salire Sul Carro Del Vincitore

Prendendo a prestito per il titolo la frase con la quale il compianto Vittorio Arrigoni amava chiudere i suoi scritti, senza volerne travisare o dissacrare il significato profondo e sempre valido, mi permetto di dire la mia sul contenuto di quest’articolo:

Monti vola a Kiev a cercare gloria ma gli azzurri gliel’hanno giurata – Euro 2012 – ilGiornale.it

Chi la fa, l’aspetti.

Non sono mai stato in vita mia così sintetico, ma credo di aver riassunto a pieno il significato dell’atteggiamento del commissario tecnico della Squadra patria di calcio, commissario tecnico ma prima di tutto un uomo, con i suoi pregi e i suoi difetti.
Il Nostro, pienamente dalla parte della ragione, ha voluto rimarcare che al di là del mestiere che ognuno di noi svolge, a nessuno dovrebbe essere permesso insultare il Prossimo, specialmente sull’onda delle emozioni, specialmente in prossimità di prove importanti.

Fra l’altro, va detto che Super Mario (Monti), senza saperlo, ha offeso un uomo che certo non si tiene il proverbiale “cecio in bocca”.
Ricordo con un sorriso, le risposte che l’attuale C. T. della nazionale in odor di gloria dava ai giornalisti quand’era allenatore della Fiorentina, o l’umano comportamento, dallo stesso Prandelli tenuto dopo un evento particolarmente doloroso che lo aveva colpito.

Anche il nostro attuale presidente del consiglio è un uomo e come tale andrebbe trattato.

“Sarà pure un tecnocrate Super Mario,
però ha subito imparato a salire sul carro giusto al momento giusto…”.

Ecco l’altra sintesi, proposta dal nostro di Mario nell’inviarmi l’articolo dal quale ho preso spunto, Mario che non sarà super, ma è efficace.

Stando al dire della nostra “Mina Vagante”, il tecnico perfetto messo al timone della quasi naufragata nave Italia per riportarla in porto prima dell’affondamento scongiurato, è via via diventato come tutti coloro che si accomodano in politica:

Un umano volta bandiera.

Come detto e ridetto, io non mi occupo di calcio, ma credo nel fatto che:

1°: Tutti possiamo sbagliare;
2°: Che chi sbaglia debba chiedere scusa senz’appello;
3°: Che le scuse proposte, se sincere e se si è maturi, vadano considerate ed accettate, soprattutto in momenti particolari, nei quali, più che la divisione, dovrebbe imperare l’unione.

Rifacendomi infine al dar ragione al Mario, nostro collaboratore, visto che ormai la nazionale italiana ha quasi centrato l’obbiettivo, (che all’inizio di questo campionato europeo era ben lungi da ogni immaginazione), proporrei alla casta togata di cominciare a preparare uno scandaletto in cui coinvolgere la Squadra patria, poco prima dell’inizio dei prossimi mondiali…

Sta a vedere che li vinciamo!
Sta a vedere che anche i giudici possano servire a qualcosa di utile!