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E IO PAGO!!!!!!!

Di Vittorio Venditti

Alla Faccia Della Costituzione!

Costituzione Della Repubblica Italiana

Per continuare sulla falsa riga della mia precedente farneticazione, che più in là sarà seguita da un ultimatum che imporrò con promessa solenne e corredo di prove a chi da me viene adeguatamente ma mai sufficientemente disprezzato, ecco qualcosa che, prodotta a causa della ribellione di una madre a cui è stato ammazzato un figlio da chi, per ossequio allo Stato, dovrebbe esser considerato “la massima garanzia di difesa del cittadino”, mi fa “indignare” per il modo in cui sta degenerando, senza un serio intervento riparatore, imposto dallo Stato stesso.

Lo spunto mi viene dalla notizia rilanciata da tutti i mezzi di comunicazione di massa, da me ripresa, promuovendo quest’articolo al rango di fonte:

Uno dei poliziotti condannati insulta su Facebook la mamma di Federico Aldrovandi – Corriere.it.

Espressa l’umana solidarietà a chi è stata tre volte offesa, (oltre agli insulti su Facebook, va conteggiata la morte del ragazzo, e l’iniziale indifferenza delle istituzioni, tesa all’insabbiamento, cosa che si propone regolarmente a chi non ha i mezzi per reagire), passiamo a qualcosa che non si vuol prendere in considerazione, visto che “Cane non mangia Cane”.

Riuscendo a comprendere l’indecifrabile interloquire dell’attuale ministra dell’interno, ho capito che per l’insulto espresso via social network, sembra che il Viminale voglia aprire un procedimento disciplinare, contro l’”esecutore” di quest’ignobile e schettina azione.
Mi risulta che a livello mondiale, questi atteggiamenti di certo tipo di utenza, vengano normalmente e rapidamente puniti con la cancellazione del profilo del maleducato.

O si vuole coprire altro?

Stando sempre alle notizie di stampa, sembrerebbe che l’ormai acclarato assassino in questione, unitamente ai suoi tre altri “compagni di merende”, risulti ancora in forza alla polizia, ente che non può avere nulla a che fare con mastini del genere, ente composto, (come il resto delle Forze dell’Ordine), da gente capace, umile, paziente e soprattutto utile a noi cittadini, sempreché per ragioni che esulano dall’intelligenza umana, non ne vengano inibite le azioni.

Perché dunque questi assassini sono ancora in servizio?

Ma soprattutto:

Chi pagherà i danni ad una madre mortificata e poi vilipesa da chi dovrebbe già stare in gabbia?

Perché un normale cittadino, se viene maltrattato e si difende, (magari in maniera blanda, e senza voler chiedere nulla come risarcimento danni), viene querelato e fatto passare dalla parte del torto, mentre quattro delinquenti, vengono lasciati in libertà, nonostante non esista più a loro carico la presunzione d’innocenza?

Tu sai bene che io sono fautore dell’applicazione di quanto disposto dal libro Dei Delitti E Delle Pene, proprio per arrivare alla certezza della pena, nel rispetto di coloro che un tal rispetto non meriterebbero, per questo, mi permetto di proporre qualcosa che non verrà mai messa in pratica, ma che se disgraziatamente venisse presa in considerazione, potrebbe far comodo anche agli obbiettivi che si prefigge di raggiungere Super Mario, in fatto di risparmio nella spesa pubblica.

Atteso che quanto debba esser dato come risarcimento danni alla famiglia di chi è stato ucciso da quei cani inferociti, venga preso dalle nostre tasse, sarebbe il caso di recuperare qualcosa dal lavoro che andrebbe imposto ai nostri “assassini di fiducia”.

Si potrebbe fare così:

Si potrebbero portare questi mastini negli stadi di calcio in cui si gioca una partita, definita “a rischio”, e contrapporli ai loro degni avversari, togliendo dalla mischia poliziotti seri e veri, che pur di riportare la calma, spesso e volentieri ci rimettono con i loro corpi, feriti o uccisi dalla furia di gente che sa di rimanere quasi sempre impunita.

In alternativa, (va bene anche in contemporanea), si potrebbero riutilizzare questi assassini, durante quelle manifestazioni politiche, nelle quali, oltre ai componenti delle forze dell’ordine, schierati ma che non possono reagire come il buon senso vorrebbe, gli unici a rimetterci sono spesso i cittadini, cui viene distrutto tutto il distruggibile, per poi assistere ad un patetico quanto inutile scarica barile, su chi debba pagare i danni.

Al di là di tutto, dopo quanto letto a proposito dell’uso disinvolto che si fa di Facebook, a cui si accede gratuitamente, (cosa permessa a tutti, nel rispetto della Costituzione), posso sentirmi rinfrancato e sicuro di agire nel giusto, utilizzando quest’inutile sito per esporre le mie idee e quant’altro, per il bene o per il male di chi che sia, avendo dovuto pagare una cifra che, se pur piccola, risulta essere comunque oggetto di diseguaglianza, cosa che, se mai ce ne fosse bisogno, rende il convivere in questa società civile, sempre più alla stregua della favola di collo diana memoria.