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La Partita Di Ieri Sera

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca

Ed Anche Questa E’ Fatta!

Ieri, avevo accennato di sfuggita alla partita che la nazionale di calcio italiana, avrebbe dovuto giocare contro la rappresentativa inglese, partita valida per la qualificazione alle semifinali del campionato d’Europa.

Non l’avessi mai fatto!
Oggi mi tocca chiudere il conto.

Ieri sera per l’appunto, dopo l’estrazione dei biglietti della lotteria dell’infiorata, (anticipata, rispetto alla tabella di marcia, proprio per la ragione in tema), Gambatesa, come il resto dell’Italia, si è fermata ed ha partecipato al Rito di annullamento della “Perfida Albione”.
Io e Salvatore, come abbiamo potuto, ci siamo uniti allo squadrone che assisteva alla partita, davanti allo schermo approntato vicino alla porta di “Per Sempre Pizza”.

Sai bene che io e lo sport in genere siamo due cose distanti anni luce; con il calcio poi, questa distanza, se è possibile, aumenta a dismisura.
Considerato quindi che io non capisca niente di calcio, ne voglio capirne, provo a dire la mia, aiutato però dalla “Mina Vagante” che ne sa di più.

La mia ignoranza, a parte il clima ipocritamente patriottico che si respirava ieri sera, ha notato che la squadra patria, a differenza di altre volte, nelle quali la papagna la faceva da padrona, in questa partita ha dato il meglio, tanto da costringermi ad apprezzare gli sforzi di quei miliardari, al di là delle mie più rosee previsioni.
In questo, sono stato confortato dalle parole di Mario:

“L’Inghilterra, ha ha giocato un calcio catenacciaro, praticamente all’italiana, in difesa, pronta a partire in contropiede.
da buoni italiani, i nostri (per rimanere nell’attualità) hanno sprecato lo sprecabile e anche oltre, in fatto di occasioni da rete.
i sudditi di sua maestà volevano fare le maidunate nella casa del suonatore e il cucchiaio di pirlo è stata la più bella punizione”.

Tornando al mio racconto, alla fine del secondo tempo, sufficientemente carburati, abbiamo incominciato a fare il giusto casino, ispirati dalla tromba di Luigi Passarelli.
Così, megafono e mini vuvuzela alla mano, (strumento che è il ricordo indelebile di ben più amari giorni, ovviamente per il calcio nostrano), ci siamo scatenati, prima di rischiare l’infartone per colpa dei calci di rigore.

La serata è finita bene per noi, in tutti i sensi, visto che solo oggi pomeriggio riesco a pubblicare quanto stai leggendo.

Preparandoci dunque per il derby dell’Asse, continuando a non capire niente di calcio, ma sperando che Davide riesca a sconfiggere Golia, provo ad appoggiarmi ancora una volta al valido Sostegno, fornitomi dal mio amico e collaboratore:

“ma la Germania non è l’Inghilterra e se ci dovessero essere occasioni come ieri sera, sarebbe il caso di non buttarle al vento, perché il tedesco non perdona.

sarebbe in oltre il caso, a mio avviso, vista la forza degli avversari che giovedì affronteranno i calciatori patri, di far rientrare motta, sia perchè garantisce più copertura rispetto a montolivo, sia perchè essendo motta, renderebbe più dolce una eventuale eliminazione”.

A me non resta altro da fare che incrociare le dita e sperare che la Teutonica Possanza, venga fermata dalla Italica Arte di arrangiarsi, cosa che non sembra, ma spesso è stata ed è utile.