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Voto Ai Sedicenni: Cosa ‘Democraticamente’ Giusta

Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Salvatore Di Maria

Ma A Loro Non Frega Niente!

Elezioni Politiche 2018, Scheda Rosatellum

Ho avuti anch’io sedici anni ed allora, con la mia ragazza ed un manipolo di ‘strani’, di destra e di sinistra, eravamo guardati, come direbbe Bruno Vespa al meglio delle sue performance, ‘storti’. Già allora, la maggior parte dei nostri coetanei pensava a ‘ben altro’ e probabilmente, anzi, visti i risultati, sicuramente aveva ragione di farlo.

Ascoltando coloro che potrebbero tranquillamente essere miei figli, (per fortuna di questi, i loro genitori sono meglio di chi scrive), posso riscontrare a quasi quarant’anni di distanza l’assoluta stasi in termini di avvicinamento alla politica da parte della maggioranza di chi non è ancora candidabile a votare per i candidati. Ascoltando ieri RAI Radio Uno, nel programma ‘Un Giorno Da Pecora’, ho avuto modo di sentire l’idea personalmente espressa da Larissa Iapichino, figlia di Gianni, ma soprattutto di Fiona May. La ragazza ha testualmente confermato che per i sedicenni, qualsiasi generazione venga presa come ‘campione’, costoro a tutto badano, tranne che ai giochi degli adulti, volendo e potendo, costoro, avere ancora il tempo di pensare alle cose serie: vale a dire al gioco, qualunque esso sia: fare l’amore compreso.

Mi domando allora: A chi serve l’allargamento di platea dei ‘non votanti’?