Di Vittorio Venditti
Se Non Vuoi Stressarti, Non Venire A Gambatesa
Continuando con l’essere “Voce fuori dal coro”, nonostante i tanti scritti pubblicati su quest’inutile sito, pensieri che dovrebbero avere lo scopo d’indurti a venirci a trovare, considerato che non sopporto d’ingannarti, ecco per par condicio, una valida ragione per costringerti (a meno di un tuo volontario e premeditato masochismo), a ripensare la tua destinazione, nella quale trascorrere le vacanze.
Nonostante il periodico aumento delle tariffe, da sempre, (ed a questo punto credo per sempre), il Molise combatte con il problema della mancanza dell’acqua, che soprattutto durante l’estate si acuisce, riportando il cosiddetto “Mondo Civile” all’era della pietra.
Tutto ciò, essendo la nostra, fra le regioni più ricche d’Italia, se si guarda al patrimonio idrico, da sempre preteso ed esportato gratuitamente verso le regioni limitrofe.
Ieri mattina per l’appunto, il problema si è riproposto a livello provinciale, tanto che da allora (mentre scrivo sono passate da poco le undici antimeridiane), non abbiamo più la fornitura del prezioso liquido.
Stando alle parole del Sindaco, da me interpellato verso le dieci meno un quarto, “il guasto è stato riparato e l’acqua è stata redistribuita, bisogna solo aspettare”.
Io, a costo di ricevere un’altra querela, mi dichiaro fuori legge, (come la maggior parte dei gambatesani, e comunque delle persone intelligenti), ringraziando Dio, (quello vero ed eterno), che mi ha illuminata la mente, obbligandomi ad installare una capace cisterna, utilissima per bypassare il disagio.
Da dire che soprattutto le case che vengono aperte una volta l’anno, difficilmente dispongono di tali mezzi di conforto, anche se, pur di non avere il problema, inparecchi si stanno adeguando a questa forma di delinquenza.
Stando a leggi che non hanno ne capo e ne coda, ma che sono tali ed andrebbero rispettate, è vietata l’installazione di recipienti per la raccolta dell’acqua.
Posto che fosse stato legittimo promulgare una stupidagine del genere, (va considerato il fatto che l’acqua, una volta passato il contatore, diventa proprietà di chi, con il pagamento della relativa tariffa l’ha acquistata), diventa sempre più palese che un artifizio simile, serva esclusivamente a chi ci governa, per costruirsi un potere personale sul popolo, cosa non legittimata ne legittimabile, non tanto dalla democratia, quanto dal buon senso.
Se una legge è promulgata per costringere chi deve rispettarla ad avere problemi, non si capisce per quale ragione non la si debba considerare alla stessa stregua di certe querele, e difendersi, magari adottando il motto seguente:
La Legge sono io, qui, non decide il fato:
la Beretta suona Musica che lascia senza fiato.