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Monnezza: A Gambatesa Non C’E’ Altro

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Presa Da Internet Da Vittorio Venditti

L’Inutile Tirare A Campare

fra uno scritto pesante e l’altro, giusto perdare un po’ di tregua ai miei quattro lettori, riprendo in breve cos’è successo a Gambatesa durante questa fine settimana, aggiungendo qualcosa da ‘rifiutare’ come contorno.

Ecocompattatore

Partendo dunque proprio dal contorno chiedo: Qualcuno che mi legge dal paesello, si ricorda ancora di quest’oggetto che nelle intenzioni dell’amministrazione sarebbe dovuto servire ad aiutare le locali attività commerciali? Qui quant’è accaduto il cinque gennaio duemiladiciassette con anche un risvolto comico.

Manifesto Ecocompattatore

A me sembra che dopo qualche spot autoreferenziale imposto dall’amministrazione municipale gambatesana e lo spunto estemporaneo e sicuramente esilarante portato a termine in tema da una concittadina che aveva capito che più scontrini fosse riuscita a conquistare, più avrebbe avuta la possibilità di spenderli in un’unica soluzione evitando di sborsare danaro per i propri acquisti, tanto che quand’era il turno di conferire plastica ed alluminio, molti compaesani che abitano il centro storico si sono trovati diverse volte con il mastello vuoto ben prima che passasse la leccheria a raccogliere tali rifiuti, tutto sia caduto nel più nero oblio!

Via D’Alessandro Aldo Vittorio, Dove Prima C’Era Il Camion Dell’Immondizia, del 15 set 2019, ore 09,26,25

Sempre a proposito di monnezza, va detto che finalmente chi ci governa ha resa un minimo di giustizia a coloro che hanno le abitazioni nei pressi del luogo ove fino a qualche settimana fa, veniva depositato il camion della nettezza urbana con tutti gli annessi e connessi, soprattutto durante l’estate, a proposito di miasmi liberati in zona.

Camion Dell’Immondizia Parcheggiato Presso Il Depuratore, del 15 set 2019, ore 11,26,20

Ora il veicolo è stato portato nei pressi dell’isola ecologica e la leccheria deve andarselo a prendere ogni giorno in loco.

A margine, va detto che la fine settimana, tolta la normale amministrazione che propone delibere e determine di routine, tanta è la voglia di pensare a come tentare un po’ d’accanimento terapeutico per risvegliare dalla morte il borgo nel quale vivo, ha viste svolgersi micro-manifestazioni inquadrate in un più ampio format nazionale ed internazionale a proposito dell’apertura dei musei a prezzo ridotto, eventi che sebbene fossero stati indirizzati a ciò che resta dell’intera popolazione gambatesana, (che nel frattempo ha perse altre due giovani che fra sabato scorso e sabato prossimo, sposando i rispettivi fidanzati non autoctoni, hanno cambiata residenza e tolta qualche altra persona deceduta per vecchiaia e forse per noia), nonostante quello che è già stato detto a proposito di “grande partecipazione…”, quelle manifestazioni, si sono svolte ad uso e consumo dei ‘partecipanti’ e di chi in qualche maniera è stato/a costretto/a a ‘partecipare’, prova ne sia il fatto che la solita ventina di avventori che fanno il giro dei quattro bar locali, è rimasta intenta in tal azione, (sabato pomeriggio per colpa di uno dei due matrimoni accennati sopra, ieri per disturbo della pioggia che a tratti è caduta su Gambatesa, cosa andata avanti per tutta la notte anche con ulteriore intensificazione e terminata da poco, mentre scrivo sono le cinque e venticinque antimeridiane), routine evidentemente più soddisfacente dell’imposizione di una cultura che in paese viene vista, forse con ‘gentilezza’, sicuramente da molti con tanta, ma proprio tanta pazienza, in attesa di qualcosa di meglio da vivere che forse a Gambatesa non arriverà mai.

Questo è tutto per la fine settimana passata: Speriamo in meglio per la prossima?