Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Marco Frosali
Anche In Questo Caso: Sarà Colpa Del Caldo?
In questi giorni il caldo a Gambatesa è veramente insopportabile, tanto che io ringrazio Dio per avermi indirizzato verso una situazione lavorativa in cui il climatizzatore, prima di ogni altra cosa, la fa da padrone.
Quando esco dall’ufficio però, si risveglia il pazzo che è in me, trovando ogni scusa, buona per farneticare e farlo, dandoti il solito, inesorabile e giornaliero fastidio.
Vista la crisi pilotata che ci viene imposta da Super Mario ed i suoi degni compari, pochi sono gli argomenti di cui trattare, sia in campo prettamente paesano, sia ampliando l’orizzonte e coinvolgendo il nostro Molise, la Patria tutta o l’intero mondo.
Tralasciando quindi il resto del mondo, oggi sparliamo della staticità di Gambatesa, anche per rispetto a chi, educatamente e simpaticamente mi ha scritto, tacciandomi di snobbismo nei confronti del paese natio.
Se dunque dobbiamo sparlare di ciò che accade a Gambatesa, va detto che in questo periodo si stanno riposando anche coloro che “s’incazzano” se qualcuno parla delle loro gesta.
Non credo che stiano covando qualcosa sotterraneamente, visto che il cielo è terso, e non abbiamo avvisaglie di terremoti imminenti.
Hai visto mai gli zingari mietere?
E un comunista lavorare?
Io No!
Evito volentieri anche di parlare della chiesa, un altro ente che quando ha torto non risponde, ma che se lo facesse, avrebbe trovato pane per i suoi denti.
Perché, diversamente, la chiesa sarebbe un ente considerato tranquillamente paragonabile alla più concreta Mafia?
Parlo della locale sezione, perché da altre parti di mia conoscenza, il discorso è diametralmente opposto.
Dicevo: non ne parlo, visto che il prossimo appuntamento straordinario è ormai fissato a fine luglio, quando torneremo a parlare della festività della Madonna delle Traglie
e lì, parleremo della Madonna, (che non è marchio riservato), della festività esterna, ma non più di quanto accade all’interno dell’edificio di culto, visto che non siamo graditi.
Ciò, ovviamente se simili accadimenti resteranno confinati entro quelle mura, senza disturbare la vita altrui.
Andando avanti nella disamina del torpore che in questo periodo avviluppa Gambatesa, va detto che neppure la Pro Loco, nonostante le più che dichiarate buone intenzioni, pare stia producendo, atteso che per produrre, in questo caso, si debba parlare di qualche evento che permetta di trattare il nostro paesello alla stregua dell’evangelico Lazzaro, quindi, che ne permetta il tornare in vita.
Si parla di associarsi ad eventi che vivranno in paesi limitrofi, ma senza il crisma dell’ufficialità, io non azzardo inutili scoop.
Mi chiedo solo come debba fare a proporre qualcosa di nuovo, inerente il prossimo ventitreesimo festival della canzone molisana, (così come richiestomi da Pasquale Abiuso), senza trovare notizie degne di nota ed evitare di ripetere quanto già a suo tempo esposto, vale a dire che si cercano autori, cantanti, complessi e quanto di simile, in grado di proporre motivi in dialetto molisano che parlino della nostra realtà.
E la risposta non si è fatta attendere:
Ieri pomeriggio, da me incalzato, il presidente della Pro Loco di Gambatesa, mi ha confidato:
1°: Che il termine per l’accettazione delle canzoni da proporre il prossimo undici di agosto, (da sottoporre alla selezione), è stato prorogato al ventitré luglio;
2°: In considerazione dell’importanza dell’evento, è stato istituito un premio, dato dalla critica giornalistica, quindi, qualcosa che, senza sapere professionalmente omologato, dirà, a loro modo di vedere, quale sarebbe stato, (se diverso dal verdetto), il vincitore.
Altro, è in itinere.
Potrei parlare delle iniziative dei bar di Gambatesa, (che in questo periodo non hanno idee, pur avendo le condizioni meteo dalla loro parte).
Se non lo faccio, è per rispetto a loro essere esercizi privati, che hanno il sacrosanto e democratico diritto di non voler guadagnare più di quanto già in essere.
E il Municipio?
Stando alle parole proferite dal Sindaco lo scorso trenta maggio, in questi giorni, finalmente sapremo ufficialmente se si farà o no la festa di cui ho promesso che dirò in seguito.
Ciò che in questo momento però m’interessa, riguarda una delle possibili destinazioni dei soldi risparmiati da tale scempio:
Si dice, ma la cosa non è ufficiale, che potrebbero essere dirottati sul problema “Raccolta Differenziata”.
Lo scorso sedici maggio, feci un riassunto delle puntate precedenti e da quel giorno nulla è cambiato.
Tutta questa storia, mi fa venire in mente la battuta che gira di bocca in bocca a Napoli, a proposito dei lavori per la costruzione della metropolitana.
Dice un cittadino ad un capo cantiere:
“Dottò! Sono trent’anni che scavate per la costruzione della Metropolitana ed ora a me sorge un dubbio:
Ma la metropolitana, la state costruendo, o la state cercando?”.
Cercare la raccolta differenziata è un vero ardimento, anche per “politici” incalliti come l’attuale Sindaco.
Cercare di finirla di prenderci per i fondelli …
Questo sì, che sarebbe facile da attuare!