Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
A Riccia, Meno Pezzenti
Come annunciato nei giorni scorsi, si è svolta a Riccia la tradizionale ‘Festa Dell’Uva’.
Quest’anno, come annunciato, per assistere alla sfilata dei carri allegorici, è stato necessario versare un contributo di tre euro pro capite.
La cosa ha fatto discutere non poco i riccesi e coloro che abitualmente ogni anno presenziano alla festa, sia sui social, sia in loco durante la giornata che tutti vorrebbero gratuita, ma nessuno vuol considerare in termini economici per coloro che organizzano l’evento e o lavorano in prima persona alla costruzione dei carri, protagonisti della manifestazione.
Personalmente ritengo che con l’istituzione del contributo a carico di chi ha voluto assistere alla festa, riccia abbia fatto un bel passo avanti verso il vero sviluppo di turismo e cultura, atteso che nel resto d’Italia, turismo e cultura giustappunto, viaggino di pari passo e diano da mangiare a chi sa bene che tutto ciò è il vero petrolio del ‘Bel Paese’, lasciando ad altri la pezzenteria di andare a piangere dal solito politico di turno per avere delibere di patrocinio che costringono a pagare anche chi non ha voglia di ‘partecipare’, ma è costretto a farlo per la pigrizia di organizzatori di manifestazioni, in vena di mettersi in mostra.
E’ vero: ieri a Riccia c’è stata meno gente rispetto agli anni precedenti; finché sono rimasto in loco, non ho sentito di risse dovute alla presenza debordante di Bacco e spero che la cosa sia continuata così come descritta.
Di sicuro però, se c’è stata meno gente, questa è stata di maggior qualità, permettendo così di valorizzare una manifestazione che senz’altro avrà permessi guadagni maggiori per l’organizzazione e nello stesso tempo ha vista la presenza di chi, certe tradizioni, le vuole maggiormente di livello culturalmente più elevato.
A margine, il tradizionale ‘carro 67’, come al solito fisso, ha vista la presenza di tante persone che hanno apprezzato cibo e bevande, offerte senza lesinare e soprattutto in maniera totalmente gratuita da chi, anche in questo caso, ci tiene alla propria tradizione, senza se e senza ma.
Stasera a Riccia verranno premiati i carri e tutto sarà finito. Resta la soddisfazione per chi ha vissuta la festa di ieri e la speranza che la riduzione dei presenti, sia solo un contraccolpo che dal prossimo anno rilancerà l’evento e lo farà sembrare sempre più simile a manifestazioni gemelle alle quali, il solo presenziare, costa molto, ma molto di più in termini di biglietto, cosa che non scoraggia, cosa che dà da vivere.