Di Vittorio Venditti
(Audio), Originali EIAR, Presi Dall’Archivio Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria E Stefano Venditti
Quali Erano E Quali Sono Gli Interessi In Gioco?
Lo scritto che state per leggere, è stato pubblicato su gambatesaweb.it quasi trentaseimila pagine fa, esattamente sei anni or sono e lo avrei dovuto riprendere lo scorso anno, cosa che non è avvenuta per via dell’armistizio ‘forzato’ che ho dovuto patire e che andrò a discutere venerdì prossimo alle nove antimeridiane presso il tribunale di Campobasso, ove siete tutti invitati. Riprendo l’articolo per riaffermare che se esiste la democrazia non si può sopprimere la voce di chi che sia e lo ripropongo pari pari con l’aggiunta di una considerazione finale per altro già accennata nel vecchio pezzo, (compresi gli audio originali che custodisco gelosamente nel mio archivio personale), per mostrare che da quell’otto settembre di sei anni fa ad oggi, nulla è cambiato, tolta la commemorazione che nemmeno lo scorso anno, pur trattandosi di un settantacinquesimo anniversario, ha avuto grande spazio nelle cronache italiche.
Buona Lettura.
8 settembre 2013. – Oggi ricorre il settantesimo anniversario dell’annuncio di un armistizio che ha poi portata la nostra Italietta dalla padella della guerra mondiale voluta dagli industriali che poi si sono regolarmente riciclati, alla brace della guerra civile, ‘supportata da ambo le parti da altri gruppi d’interesse e combattuta dal solito stupido popolino che ancora crede alla favoletta della resistenza redentrice.’
La pagliacciata imposta dagli alleati e letta dal fantoccio Pietro Badoglio, anch’egli opportunamente ed adeguatamente rimesso in sesto alla bisogna, è solo l’ultimo atto di accordi segreti, tesi al ristabilire un ordine che ancora oggi siamo costretti a tollerare.
Cosa dire allora in merito?
Oggi non parlerò di storia, ma mi soffermerò su quell’ipocrisia di fondo che partendo da quel giorno di settant’anni fa, ancora oggi per l’appunto, guida chi ci governa, sia se si parli di politica, sia se si prenda come argomento la religione.
Dove voglio andare a parare?
Quegli americani che settant’anni fa, con la scusa della liberazione, aiutati da zia Mafia che ovviamente poi presentò il conto per il risarcimento del proprio operato, quegli americani dicevo, oggi pretendono di estendere la loro voglia di “imporre la democrazia”, su quel medio oriente, da sempre in fiamme e credo per sempre in questo stato, visti gli interessi che ruotano attorno al problema.
Oggi, gli allora nostri “liberatori”, forti del fatto che lo si voglia o no, tutti si appecoroneranno alla loro volontà, stanno cercando, con il preventivo bombardamento mediatico, (più efficace di quelli propinati all’epoca dalle cosiddette “Fortezze Volanti”), d’imporre democraticamente il loro volere, volontà espressa da un premio Nobel per la Pace. (NDR: E con l’attuale premio Nobel per la stupidità, nulla mi pare sia cambiato).
I conti non tornano: Un premio Nobel per la Pace che dichiara una guerra?
10 giugno 1940: la dichiarazione di guerra
E poi si condanna chi, sotto lo schiaffo dell’industria e del commercio dell’epoca, senza ipocrisia ulteriore, fece la stessa cosa?
Andando però avanti, come accadde settant’anni fa, anche oggi chi si occupa di Pace, agisce a questo scopo, esponendo la figura di chi, ricoprendo il giusto ruolo, si mostra con il cuore in mano, e copre chi è dietro, gente che a tutto pensa, fuorché alla Pace.
Lo si vede da ciò che sta venendo fuori da indagini più o meno interessate ed interessanti che, se mai ce ne fosse stato bisogno, la dicono lunga su chi realmente comanda nel mondo. (NDR: I fatti odierni che coinvolgono la Russia in U. S. A., Italia ecc. non mi sembrano diversi da quanto accaduto in precedenza).
Per non tediarti ulteriormente, atteso che la tua intelligenza ormai abbia chiaro il mio pensiero in merito, aggiungo solo che se deve succedere, sia presto e lampante, almeno eviteremo di dover subire l’elefantiasi dello scroto per dover digerire la solita manfrina che poi porta regolarmente ed esclusivamente a dover constatare che chi comanda detta Legge e che il resto è solo filosofia spicciola e per questo inutile alla “causa”.
8 settembre 2019. – Nel vecchio articolo, oltre ad aver aggiunta la foto del Duce, di Badoglio che tante soddisfazioni ha date alla patria a partire dalla disfatta di Caporetto e più in generale dalla prima guerra mondiale, un paio di note di redazione per attualizzare il precedente scritto o come chiamavo i miei articoli ‘farneticazione’, ho fissati due apici quasi in testa al pezzo per arrivare oggi a ribadire che se in Italia settantasei anni fa ci fu la guerra civile, fu esclusiva colpa, da una parte dei tedeschi, dall’altra degli alleati, atteso che se fosse stato per gli italiani, quella guerra, (parlo della seconda guerra mondiale come della prima e non del ‘derivato’), non sarebbe mai iniziata.
Per finire dunque: da sei anni fa ad oggi o solo allo scorso anno, nella geopolitica mondiale o solo per la storia, cos’è cambiato?
Stiamo o no, riscrivendo sempre le stesse insipide cose?
Se i detrattori dovessero rispondere affermativamente? Loro sono la benzina che ci manda avanti!