Di Michele Iorio
Con la firma del Presidente della Repubblica al decreto lavoro finalmente, dopo più di un anno, i dipendenti della ex Ittierre possono trovare un attimo di respiro.
In qualità di presidente, ringrazio tutti i componenti della Seconda Commissione (Scarabeo, Aida Romagnuolo, Facciolla e Nola) che insieme a me hanno lavorato alacremente per capire come risolvere il problema del pagamento della cassa integrazione alle 284 famiglie che, di colpo e non per loro responsabilità, si erano ritrovate senza alcun sussidio.
L’impegno, la capacità e la volontà di trovare una soluzione celere, ci hanno consentito di indicare al governo regionale la strada da seguire che poi si è rivelata quella giusta. La Seconda Commissione da me guidata, ha dimostrato, al di là del colore politico di appartenenza di ciascun membro, di avere tutte le caratteristiche per affrontare e agire su queste tematiche. Lo dimostra lo stanziamento dei fondi per gli ex Ittierre, lo dimostra la legge da me presentata e licenziata all’unanimità dalla Seconda Commissione. Legge sulle Società Partecipate che sarà portata all’attenzione del Consiglio nella seduta di martedì e che riguarda i lavoratori della Gam e dell’ex Zuccherificio.
L’ottimismo che si respira oggi, per aver tamponato una situazione emergenziale, non deve farci distrarre dalle difficoltà e dai problemi che sono ancora presenti su un’azione politica deficitaria nel mondo del lavoro. Abbiamo infatti il dovere di approntare e riprogrammare seriamente le politiche attive del lavoro altrimenti, finito il milione contenuto nel decreto, saremo costretti a dover operare di nuovo in emergenza, di nuovo con le politiche passive, senza la certezza di un successo.
I cittadini ci hanno eletto per trovare soluzioni ai problemi. E il lavoro oggi, in Molise, rappresenta la priorità. Per rilanciare il settore nella nostra Regione bisogna prima di tutto risolvere le questioni lasciate in sospeso nel corso degli ultimi anni. Sia attraverso la ricollocazione sostenibile dei lavoratori a partire da quelli espulsi a causa della crisi industriale, sia attraverso altri strumenti quali l’ accompagnamento a forme di pensione anticipata.
Gli strumenti e le risorse ci sono.
Alla Politica il compito di riprogrammarle e concretizzarle, calibrandole alle esigenze del nostro territorio per dare un futuro degno ai molisani.