Di Domenico Lanciano
Né Agnone Né Il Molise Hanno Un Libro Degno Del Papa-Santo Woityla
E’ il duemilaventi, ricorrono i venticinque anni di quel grande evento: come celebrarlo?
E’ un’intollerabile e deprimente vergogna (storicamente, socialmente, culturalmente e umanamente) l’aver constatato, come ha fatto l’Università delle Generazioni, la grossa lacuna che c’è, riguardo l’onore avuto dal Molise per la visita del diciannove marzo millenovecentonovantacinque (specie a Campobasso, Castelpetroso ed Agnone) da parte di Sua Santità Giovanni Paolo II. Tale lacuna consiste specialmente nel fatto che non c’è un solo libro che, degno pure editorialmente di uno dei più grandi Papi della Storia (poi fatto addirittura Santo), racconti e documenti la cronaca, i discorsi, le emozioni del popolo molisano in quell’ormai irripetibile evento.
Ad esempio, nella Biblioteca comunale di Agnone ci sono soltanto due opuscoli. Uno (edito a Napoli nel marzo millenovecentonovantasette) possiamo considerarlo “aziendale”, poiché redatto e stampato a cura della Pontificia Fonderia di Campane Marinelli (quarantotto pagine di cui trenta di testo e sedici di foto) registrato al numero 94571 MAR. L’altro (edito nel maggio millenovecentonovantacinque) s’intitola “Il Papa in Molise” (sessantaquattro pagine con numerose foto a colori e in bianco e nero) ed è stato curato dall’Associazione “Cultura & Sport” di Campobasso, registrato in biblioteca con il numero 282.0924 PAP 34594. Se questa è la realtà, sembra ben poca cosa ed è sconfortante, sia per la povertà delle informazioni su quello storico viaggio e sia perché una città come Agnone (che ha avuto il grande privilegio di una così importante visita papale) possiede una documentazione così minima ed incompleta.
Non sappiamo quanta altra documentazione posseggano le altre città visitate dal Santo Padre, ma per quanto riguarda Agnone, le nuove generazioni, per apprendere come sono andate le cose in quella straordinaria domenica pomeriggio del diciannove marzo millenovecentonovantacinque, devono ricorrere a quanto scritto dal mensile locale “L’Eco dell’Alto Molise” nel numero 3 del 15 aprile 1995, leggendo le prime cinque pagine, tra cui spicca un resoconto della visita di Wojtyla vissuta “minuto per minuto”. Poi, bisognerebbe leggere le quattro pagine intitolate “Dal Diario della Fonderia Marinelli” presenti come inserto esterno nello stesso periodico de “L’Eco dell’Alto Molise” del trentuno maggio millenovecentonovantacinque.
Fin qui il passato, certo assolutamente non degno di questo grande Papa-Santo e non è un buon segno di riconoscenza e di gratitudine per l’onore avuto dal Molise. Ma il futuro cosa ci aspetta … specialmente per quanto riguarda l’imminente (fra sette mesi) ricorrenza del venticinquesimo anniversario di Giovanni Paolo II in Molise?
Ci sarà la medesima rituale commemorazione oppure ci sarà modo e tempo per colmare l’enorme lacuna del Molise (in particolare di Campobasso, Castelpetroso e Agnone) riguardo i mezzi e gli strumenti fisici di conoscenza (come libri, video e quanto altro)?… L’Università delle Generazioni da anni esorta, specialmente i più diretti protagonisti di quel grandioso evento, a dare alle stampe la propria testimonianza personale o come categoria di partecipazione ed intervento. In particolare è il Comune di Agnone o la Regione Molise che dovrebbero dare alle stampe qualcosa di memorabile. Nel millenovecentonovantacinque non c’era ancora internet. Adesso, con un po’ di buona volontà e a costo quasi zero, si potrebbe realizzare sul web un particolareggiato resoconto narrativo, storico, foto-fono-videografico proprio in occasione del venticinquesimo anniversario del Papa in Molise.
Quasi due anni fa, Armando Marinelli della Pontificia Fonderia di Campane di Agnone, intervistato dall’Agenzia Nazionale Stampa Italiana (ANSA) il 12 ottobre 2017, ha concluso il suo intervento affermando: “Nel duemilaventi ricorrono i venticinque anni della visita di Giovanni Paolo II e ci piacerebbe tanto poterla commemorare con la visita di un altro Pontefice: insomma avere qui papa Francesco”. Speriamo che questo desiderio sia stato ascoltato in Cielo e nelle alte sfere del Vaticano. Ma non basta ancora per mettersi in regola. – stop –