Di Vittorio Venditti
Tutto Sommato: Niente Male!
Come anticipato già lo scorso dodici maggio, eccomi a recensire quanto promesso dalla casa costruttrice canadese RIM Company – Research In Motion, (di seguito: RIM), a proposito dello screen reader per Blackberry Curve 9360, cosa che non interessa (grazie a Dio) la maggior parte dei miei cinque lettori, ma che può esser necessaria a quanti, come me, ne hanno bisogno in maniera quasi assoluta.
Ecco dunque, quanto la mia scarsa capacità d’azione è riuscita a verificare, nell’operato di quest’azienda, in favore di chi non vede ed in prospettiva, in proprio favore, visto che comunque i telefoni in questione non vengono regalati.
Ciò, è chiaro, dopo aver acquistato ed adeguatamente tartassato un esemplare di questo prodotto, comunque ancora in vita nonostante le prove.
Passiamo ai fatti:
Innanzitutto, va considerato che la struttura del firmware di questo modello, come di tutti i modelli che hanno per simbolo la Mora, pecca di farraginosità, cosa che in caso di intenso stress, provoca il blocco della macchina, con l’obbligo di hard reset e di estrazione della batteria, ciò per provocarne la disalimentazione forzata.
Il successivo riavvio, lungo e non sempre perfetto, costringe l’utente, (vedente o meno), a ricominciare da capo il lavoro già precedentemente portato avanti e perso, proprio per il blocco del dispositivo.
A ciò, (e ripeto, la cosa vale per ogni utente), va aggiunta la mancanza di software terzi, ormai necessari per la completa gestione del lavoro quotidiano che si effettua da dispositivi del genere, così, come da normali computer.
Mi riferisco in particolare alla mancanza di un Flash Player, utile nella navigazione internet.
Ultima cosa, gli utenti di dispositivi prodotti dalla casa nord americana di cui sto trattando, nell’entrare in questo ambiente dovranno fare tabula rasa delle loro conoscenze in merito, ed adattarsi ad un modo di gestire il telefonino, non sempre in grado di soddisfare le esigenze dell’utente che non usa questo terminale a fini manageriali.
Mi riferisco, ad esempio, alla gestione della rubrica telefonica, troppo legata a determinati canoni, che prevedono la costituzione di schede, non sempre utili a caricare completamente i dati dei corrispondenti di chi utilizza il gioiello di cui sto sparlando.
A favore di questi apparati invece, va ascritta l’assoluta perfezione nella scelta dei materiali con i quali vengono costruiti, la professionalità con cui gli stessi dispositivi vengono assemblati, oltre all’assoluta fedeltà di suono, proposta sia durante le telefonate, sia utilizzando il Blackberry come apparato multimediale.
Questi smartphone infatti, propongono una differenza abissale di alta fedeltà, cosa non presente nei dispositivi Nokia, e più ancora negli iPhone.
Infine, e non è poco, RIM lascia ancora ai propri utenti l’arbitrio di utilizzare sim e schede di memoria standard, il che è importante, se si considera la possibilità per l’utente di poter gestire con i supporti appena menzionati, telefonini di altre marche, iPhone 4S escluso.
Passiamo ora allo screen reader.
Grazie alla mia caparbietà nell’evitare di far patire la testa, ho avuto modo di sperimentare il famoso Talks, (utilizzato ormai da una decina d’anni quasi esclusivamente su device Nokia), e provare il VoiceOver, screen reader di cui, da poco più di un paio d’anni, sono dotati i dispositivi prodotti dalla Apple.
Andando al sodo, la prima cosa che salta all’occhio, è l’impennarsi del consumo della batteria, problema che è presente in egual misura in tutti i telefonini che utilizzano gli screen reader da me testati.
Di conseguenza, vanno comunque ignorati i dati di durata della batteria, proposti dalle case costruttrici.
Da dire che gli iPhone, avendo già di default una durata di gran lunga ridotta, con l’aggiunta di VoiceOver, presentano un’autonomia di batteria che non supera le dodici ore, mentre Nokia e BlackBerry, danno all’utente un’autonomia di una giornata, pur utilizzando frequentemente il telefono o la connessione dati, anche con l’ausilio del wireless o della connessione bluetooth.
Considerati i sistemi appena descritti, posso affermare senza ombra di dubbio che il BlackBerry Screen Reader, è una sorta di sintesi delle due precedenti proposte.
Se infatti dal Talks, (software aggiunto ai telefoni Symbian, ma da acquistare a parte), viene presa la struttura operativa, intesa come risposta alle sollecitazioni proposte da una normale tastiera, dal software che troviamo sui dispositivi che hanno per simbolo la mela morsicata e che quindi non ha un prezzo aggiuntivo, la RIM ha preso innanzitutto questa prerogativa, oltre a qualcosa che se all’inizio disorienta un po’ l’operatore non vedente,in seguito dà a questo la consapevolezza di poter lavorare quasi nelle stesse condizioni di chi, più fortunato, non ha necessità di lettori di schermo.
Parlo del fatto che, a differenza di Talks, ed in modo simile all’iPhone, anche lo schermo del Curve 9360, guardato con gli occhi o letto con lo screen reader, si presenta allo stesso modo, quindi in maniera reale, indipendentemente dal modo in cui viene letto, indipendentemente da chi lo legge.
Questo fatto, nell’ottica di una sempre miglior integrazione fra normodotati e deficitari, è un bel passo in avanti ed un punto fermo da tenere nella debita considerazione.
C’è però qualcosa che rende il software che viene messo a bordo dei telefoni della Mora, ancora a mio avviso troppo “giovane”.
Mi riferisco al fatto che il BlackBerry Screen Reader non legge proprio tutto ciò che è visibile sullo schermo.
Ad Esempio, in caso di ricezione di una chiamata proveniente da un numero registrato in rubrica, se sul display, oltre a comparire il numero chiamante appare anche il nome ad esso associato, il lettore propone all’utente esclusivamente il numero di telefono.
Andando avanti nella disamina, è possibile notare come non vengano vocalizzati tutti i messaggi di configurazione della casella di posta elettronica, così, come accade nella videata principale dell’icona “Messaggi di Testo”, (così la piattaforma utilizzata a bordo di tutti i BlackBerry definisce gli SMS), in cui spesso accade che non vengano letti i dettagli o, a volte, proprio i messaggi in arrivo.
Tutto ciò, avendo settata la verbosità dello screen reader a livello alto, e senza considerare la funzione denominata “caso”, di cui non è chiara l’utilità.
Per ciò che riguarda la navigazione in rete, nulla da eccepire, salvo il fatto che la mancanza di un flash player, rende non leggibili parti dei siti costruite utilizzando protocolli che vogliono la presenza di quel software, ma ciò, per fortuna, è un problema di carattere generale.
Infine, un errore da non trascurare (per chi utilizza l’eco-tastiera in modalità “Caratteri”, va visto nel fatto che nello scrivere, viene proposta la vocalizzazione delle consonanti, ma viene bypassata l’eco delle vocali, tranne nel caso in cui si tratti di lettere maiuscole.
Insomma, per fare un ardito paragone, ci troviamo di fronte al corrispettivo di un Talks versione due, vale a dire quella versione che si poteva utilizzare sul Symbian versione 7, circa dieci anni or sono.
A tutto ciò, va aggiunto quanto per la verità non è promesso dalla presentazione di questo software, comunque innovativo.
Mi riferisco ad esempio alla gestione del G P S, o del Desktop Manager, che rendono l’uso di questo dispositivo quasi allo stato elementare.
A parziale giustificazione, va detto innanzitutto che neppure l’iPhone arriva ad una gestione totale di tutte le sue funzioni, così come la cosa vale anche per il più navigato software prodotto dalla nuance, che equipaggia i sistemi Symbian.
Inoltre, BlackBerry Screen Reader è nato da poco, e quindi ha il sacrosanto diritto di crescere, speriamo in maniera sufficientemente veloce.
Nella crescita, si spera anche che gli sviluppatori trovino il modo di caricare lo Screen Reader, integrandolo nel firmware di questo modello di BlackBerry, così come in altri, senza costringere l’utente non vedente a subire il fastidioso doversi far aiutare per scaricare ed installare un software, attivabile direttamente con un apposito comando, così come avviene sui dispositivi Apple, qualunque essi siano.
In definitiva:
Dallo scorso ottobre ero rimasto quasi fuori dal mondo della telefonia, avendo smanettato tutto lo smanettabile, sia su iPhone 3GS che su tutta una serie di Nokia, (Symbian serie 7, 8 e 9), apparati distrutti senza possibilità d’appello, e di conseguenza essendomi ridotto a trasmettere con un apparato che mi permetteva esclusivamente di telefonare; ora, con il mio nuovo BlackBerry 9360 Curve, posso dire senza ombra di dubbio che, sia pur fra piccoli problemi di adeguamento, sto tornando ad essere padrone di qualcosa che oggi come oggi è vita quotidiana.
Sempreché questo apparecchio non faccia la stessa fine dei precedenti!
Per ora comunque, avanti così e speriamo in meglio per il futuro.