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L’ODIO: Che Arma Potente!

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Giuseppina Moffa, Salvatore Di Maria, Marco Frosali, Vittorio Venditti E Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria E Vittorio Venditti

Il Perenne Restare Indietro Della Politica

Mentre registro con somma soddisfazione che a Gambatesa chi dichiara qualcosa nel ‘fare’, se poi viene scoperto e se ne pubblica il vero, smentisce dopo buoni dieci giorni il tutto con un comunicato che come redatto è in realtà la conferma di ‘chiacchiere da web’ che in tal modo diventano fatti, (sono in possesso dello scritto, ma non avendo ricevuta alcuna richiesta di replica che accetterei volentieri, non pubblico per umana pietas), oggi torno su qualcosa già trattata quasi due anni or sono, così da riprendere il discorso e mostrare a che punto si può arrivare, stando sempre un passo avanti rispetto a ciò che viene definita ‘politica’.

satana

Si fa un gran parlare di una fantomatica Legge che a dire di chi sta tentando di approvarla, serve a “bloccare l’odio sputato sui social e generalmente in “Rete”. E’ inutile dire che una tal norma risulti già abbondantemente superata dagli eventi, atteso che i cosiddetti ‘leoni da tastiera’ se la siano nel frattempo fatta sotto per la paura e spesso per ‘dire la loro’ mascherano il mascherabile perché vigliacchi ed a Gambatesa è presente più di qualche esempio da facebook. Se invece andiamo a trattare di chi l’odio lo utilizza come arma, credo proprio che i parlamentari e tutti i volenterosi che pensano di ripulire ciò che si conosce al massimo per il dieci per cento della realtà cosmica, possano passare a legiferare su argomenti ben più necessari alla comunità, visto che ormai internet, quello accessibile a tutti, è diventata un’arma spuntata e del tutto inutile. Io ho fatta esperienza in tema e se due anni fa valeva il discorso di cui al collegamento ipertestuale proposto sopra, oggi la situazione è di gran lunga più evoluta e sicuramente più efficace.

Chiesa Madre Al Tramonto

Fra i vari esempi, troviamo che la cacciata dal ‘gregge’ di fine duemiladodici, mi ha portato ad aprire gli occhi ed a considerare il gregge per l’appunto, guidato da lupi e quindi da scansare per evitare di diventare pasto per tali pastori, slegandomi da qualcosa che di sicuro non mi è stata imposta da chi mi ha data la vita, Dio o genitori che dir si voglia.

Cimitero: Parte Storica

Se poi il ricatto fosse arrivato a far balenare la perdita della ‘vita eterna’, questo si annulla considerato che più che a quella, per il momento io pensi alla vita terrena, anch’essa in forte bilico. Nello stesso tempo, tengo ai miei cari ‘andati avanti’, rispettandoli al punto di pagare la gestione delle lampade votive, ma risolvo ad esempio il problema innaffiatoi al cimitero, anziché mendicandoli in loco, portandomeli da casa a mie spese: verdi e non schifosamente rossi!

Mastello Aperto Davanti Casa Mia, del 9 mag 2019

Certo, diventeremo polvere a suo tempo, ma per ora dobbiamo pensare alla monnezza attuale che qualcuno, dopo aver rubato ad altri il lavoro, vorrebbe anche utilizzare per crearsi una forma di rispetto che ovviamente non merita e che noi, per evitare quanto in foto, abbiamo eliminata alla radice, evitando di conferire i rifiuti secondo quanto imposto, così come descritto qui, con somma soddisfazione a favore dei miei familiari e mal celato fastidio per chi è costretto a stare al gioco.

carmelina genovese, Foto Ufficiale Dal Municipio, del 25 maggio 2014

Ma non finisce qui. Visto che abbiamo fatto trenta, perché non arrivare a trentuno? Il municipio di Gambatesa e chi lo gestisce, insieme servono solo a chiedere soldi ai cittadini che sono obbligati a pagare. I gambatesani, normalmente non ricevono buoni servizi, così come accade per altri rami della pubblica amministrazione, cosa che vale per tutti gli italiani che ancora non hanno deciso di far da sé.

Far Da Sé?
Ecco La ‘Soluzione’!

Io arrivo a superare l’odio utilizzando l’arma dell’ignorare chi fa politica per cercar di trarne vantaggi, (cosa da queste pagine più volte definita ‘legittima’), opzione però da deprecare in quanto spesso utilizzata per farsi tenere in considerazione e magari farsi ringraziare, prerogativa dei politici di bassa o nulla caratura. Mi perdonerete voi, miei intelligenti ed affezionati quattro lettori, se parlo in prima persona perché sono abituato a prendermi le mie responsabilità, testa alta e petto in fuori!

Io sono arrivato al punto di godere come fossi al limite dell’orgasmo, rinunciando ad un servizio, pur di non vedere la firma di chi è in foto sul documento che sto per mostrare.

Tesserino Europeo Per Il Parcheggio Degli Invalidi, del 19 marzo 2014

Il tesserino che vi ho presentato, mi è stato rilasciato dal municipio di Gambatesa, quando era ancora Sindaco Emilio Venditti e perciò è abbondantemente scaduto. La ragione per la quale ho con me quel documento verrà meno solo con la mia morte che qualcuno vorrebbe affrettare, ma che fa produrre bile a questa gente, atteso che ciò non sia ancora avvenuto.
Ebbene: Io ho deciso di non rinnovare il documento appena mostrato, proprio per non vedere quella firma che infetterebbe quel tesserino.
Preferisco pagare il parcheggio, anzi, anelo esporre il tesserino scaduto perché la ragione di tal documento è ancora presente e nessun politico, nemmeno chi vive vantandosi, potrebbe risolvere la situazione, quand’anche lo volesse e non è questo il caso perché sarebbe falso il solo pensarlo.
Il municipio di Gambatesa, dal canto suo, pure se volesse, non potrebbe rinnovare quel ‘permesso’ operando d’ufficio, in quanto per farlo dovrebbe avere le mie foto che ovviamente io non intendo fornire, ne potrebbero in alcun modo rubarmele, pena una querela per violazione della privacy, con per atto complementare una sonora menata di mazzate da somministrare a chi si permettesse un simile azzardo, operazione da sospendere solo dopo aver sentita la supplica del ‘Basta!’, sempre che in certi momenti si riesca a badare a ciò che arriva alle orecchie di chi è impegnato a ‘Lavorare’ nel senso più Vero e soddisfacente del termine e chi mi conosce, soprattutto se ha assaggiate le mie mani, sa che io, quando lavoro, lo faccio con estremo zelo.
Se per qualsiasi ragione si riuscisse a trovare un escamotage per impormi il nuovo documento, fermo restando che non restituirei il precedente, si potrebbe verificare che passerei il nuovo pezzo di carta nell’apposito distruggi documenti, per poi gettarne i resti davanti al portone del municipio, (fotografando e pubblicando l’azione con estremo gaudio), in segno di disprezzo per chi non tengo nella benché minima considerazione.

Domanda: sicuro che serve ancora una Legge sull’odio via web o tutto è già superato?