Di Marco Frosali
Giretto a Castelluccio di Norcia
Finalmente dopo il gran caldo dei giorni scorsi, le temperature si sono abbassate di alcuni gradi e sono accettabili. Non avendo nulla in programma con la Zoccola Dura del Guzzi Club Roma, mi sono messo d’accordo all’ultimo momento con due facce nuove del gruppo Facebook dei Guzzisti Anonimi, Stefano e Simone, i quali avevano intenzione di fare un giro a Castelluccio di Norcia. Quale migliore occasione per conoscerci di persona e fare un bel giro insieme? L’appuntamento è davanti alla famosa concessionaria BMW appena dopo l’uscita Salaria del Grande Raccordo Anulare alle nove e mezza di domenica quattordici Luglio, dove tutti e tre arriviamo puntualissimi.
Dopo la classica foto di ‘gruppo’ iniziale,
non dovendo attendere nessuno, ci incamminiamo lungo la Salaria e stavolta, conoscendo il percorso ho avuto l’onore di fare da battistrada. Mantenendo una velocità di crociera di circa ottanta chilometri orari e facendo attenzione agli scalmanati motociclisti della domenica che, in sella alle loro supersportive si dilettano a sorpassi estremi ad altissime velocità con rischi molto probabili oltre che per loro, anche per chi non c’entra nulla, riusciamo a raggiungere tranquillamente il solito porchettaro alle Terme di Cotilia, dove acquistiamo un panino a testa e che, stavolta, divoriamo all’istante per fare uno ‘spuntone’!
Qui incontriamo e scambiamo qualche battuta con un soddisfatto possessore della nuova V85 TT, della quale ne stanno vendendo parecchie!
Dopo un buon caffè, riprendiamo il viaggio sempre lungo la Salaria e giungiamo nei pressi di Arquata del Tronto da dove imbocchiamo una strada che inizia ad inerpicarsi lungo i fianchi del temibile Monte Vettore. Inutile descrivere la desolazione che abbiamo dovuto vedere: Arquata del Tronto non esiste più. Come ad Amatrice, in pratica sono state asportate solo le macerie che ostruivano le strade, ma le case lesionate e/o crollate sono ancora li. Insieme agli immancabili villaggi di casette prefabbricate e numerosi striscioni di protesta contro una ricostruzione che stenta a decollare.
Lasciato alle spalle l’ormai paese fantasma di Arquata e passando anche quello di Pretare (che ve lo dico a fare?) giungiamo quasi in cima al Monte Vettore, dove stavolta, approfittando di essere il capogruppo, decido di fermarci posteggiando le moto a pochi centimetri da un dirupo scosceso tra la preoccupazione dei miei compagni di viaggio, ma d’altra parte quel luogo, così bello da vedere e così pericoloso per tutta la distruzione che si è verificata in quel maledetto duemilasedici è letteralmente preso d’assalto dai turisti. C’erano auto posteggiate lungo la strada in un tratto di circa mezzo chilometro e frotte di turisti a godersi il bel paesaggio, i vari sentieri e l’aria fresca e pulita.
E’ impressionante notare la crepa che si è aperta su un costone del Monte Vettore a seguito del terremoto che ogni tanto torna a farsi sentire.
Dato che Stefano aveva con se un selfie-stick (l’asta per fare i selfie), anche se personalmente li odio, decidiamo di farcene qualcuno sul Monte Vettore.
Dopo la sbornia selfica riprendiamo il viaggio e, oltrepassato il valico di Forca di Presta discendiamo nella piana di Castelluccio di Norcia, ma con un po’ di rammarico prendiamo atto del fatto che la famosa fioritura è già finita, per cui niente foto colorate! Sapendo che comunque era in programma un motoraduno raggiungiamo il piccolo centro di Castelluccio di Norcia, anch’esso danneggiato dal terremoto.
Attraversando la nonostante tutto affollatissima piana, raggiungiamo a fatica il piccolo borgo a causa dell’incredibile traffico regolato da militari e carabinieri e, dopo aver posteggiato le moto, andiamo a fare un giro.
Trovando i bagni, ci imbattiamo in uno sgangherato gatto delle nevi, sulle cui lame ne approfitto per fare una foto:
Dato che era ora di pranzo, proviamo a prendere qualcosa da mangiare in uno dei numerosi negozietti di prodotti tipici della zona (salumi, formaggi e legumi) e bar, ma erano pieni sia di turisti, sia di bikers affamati, per cui desistiamo dal pranzare li e decidiamo di proseguire il nostro giro in un negozio di souvenir dove vendevano caratteristici oggetti come le immancabili calamite, piatti e vassoi in ceramica raffiguranti le immagini del luogo.
oppure peluche di ogni dimensione raffiguranti un cinghiale!
Anche qui Stefano tira fuori la famigerata asta da selfie e non sfuggiamo al rituale:
Dopo vari giri e selfie, ci dirigiamo di nuovo verso le nostre moto e fatte alcune foto alla sottostante piana affollata,
ci facciamo scattare una foto da una coppia di turisti di passaggio: se nella piana mancano i fiori, ecco tre bei Crisantemi a fare la loro porca figura!
Ripartiti, ci incamminiamo verso Norcia dove giungiamo verso le quattordici e trenta e dove ci fermiamo ad un ristorantino lungo la strada per rifocillarci
con una grigliata mista risicata, patate al forno, insalata, acqua e un ottimo vino bianco frizzante, al costo di circa diciannove euro a capoccia: non poco!
Ripartiti da Norcia ci dirigiamo verso Cascia, da qui alla volta di Leonessa e poi verso Rieti.
Passando da Apoleggia, frazione di Rivodutri, come posso non fermarmi a casa di Ottorino? Lui ovviamente rimane sorpreso da questa improvvisata e ci accoglie calorosamente insieme ad Anna Maria, tirando fuori di tutto e di più…soprattutto fichi e susine appena raccolte dagli alberi del suo orticello!
Frutta a metri zero graditissima anche dai miei compagni di viaggio!
Dopo circa mezzora di chiacchiere, decidiamo di congedarci ringraziando Ottorino e Anna Maria per la loro ospitalità e imboccando di nuovo la Salaria, dopo esserci salutati dopo Monterotondo, facciamo ritorno a casa.
Anche oggi abbiamo potuto osservare bei posti che seppur distrutti dal terremoto, stanno cercando pian piano di ripartire grazie alla caparbietà dei loro abitanti che fanno leva sempre sul turismo e sui loro prodotti tipici locali. L’unica cosa su cui non possono contare è sempre la presenza di uno stato sempre più allo sbando.
I fiori stavolta non li abbiamo visti…una scusa in più per tornare l’anno prossimo!