Di Vittorio Venditti
(Audio), Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria
L’Altra Faccia Della Notizia
Tutti vorrebbero avere bambini come quello proposto in foto, salvo poi ripensarci, quando per caso se ne conosce la fine terrena. Il problema sta nel fatto che a Gambatesa, in Molise ed in Italia o in Europa, di bambini, si evita proprio di concepirne, per poi lamentarsi del risultato. Oggi proviamo ad analizzare certi effetti collaterali presenti in loco, evitando per una volta di accodarci alla massa, ma traendo linfa proprio da quella parte di ‘massa’ pagata anche e forzosamente da noi.
Dire che a Gambatesa non si fanno più figli è cosa dimenticata anche da Mamma RAI e ribadire che in paese non c’è nulla di cui andar fieri è visibile anche dal sito istituzionale del municipio e dai suoi ‘Eventi E News’, consultabili in home page; aggiungere che uno degli effetti collaterali dello spopolamento sempre più inarrestabile, sta proprio nel fatto che non vi siano più notizie da divulgare, è un dato rilevabile dalla redazione dei Tele o radiogiornali che giornalmente la sede regionale RAI per il Molise manda in onda. Se ne deduce del bene e del male. Noi, ancora speranzosi, lasciamo il bene per la fine di questo scritto, togliendoci di torno il male a mo’ di esorcismo per il futuro.
Va detto dunque che analizzando quanto ci viene proposto dalla radio-televisione pubblica, si capisce che la morte la fa da padrona e di certo costei non propone novità, rispetto al suo monotono agire. Ascoltando ad esempio il giornale radio delle sette e venti di ieri mattina, mi sono accorto che conduttore, redattori ed il resto di chi ha lavorata quell’edizione, pur di riempire il tempo a loro disposizione, (dieci minuti), hanno fatti salti mortali: a fine giornale, nel firmarlo, c’è mancato poco che per arrivare alle sette e mezza e cedere la linea alla Rete nazionale, chi parlava, dovesse fare anche il nome della guardia giurata alla porta della locale sede RAI, tanto è stato lo spazio bianco che stava per rimanere inutilizzato. Un po’ meglio è andata nell’edizione radio delle dodici e dieci, ma le ripetizioni stavano per far somigliare quel notiziario professionalmente ben preparato, quasi a queste pagine che volenti o nolenti sono dilettantistiche. L’edizione televisiva delle quattordici poi, ci ha proposta un’altra modalità di riempimento dell’inutile spazio: dopo i titoli d’inizio giornale, viene data la notizia con tanto di annuncio, la seconda allo stesso modo, poi, dalla terza e per le altre due o tre a seguire, prima del fatto, il riassunto dei precedenti titoli e per chiudere, la riproposizione della sintesi delle notizie trasmesse.
A loro modo: Dei Geni!
Ma passiamo al ‘Bene’ fra tutto questo nulla. Finalmente anche mamma RAI, se pur costretta dagli eventi, si cala nella realtà regionale o in ciò che ne resta per darne adeguata valorizzazione. Ieri è toccato ad Isernia, dove si è spostata la redazione RAI per produrre un notiziario basato esclusivamente su quella città, cosa che ne ha permesso il divulgare di fatti, usi e costumi che vanno al di là del solito sapere se il politico di turno è andato in bagno e quali sono state le performance di questo in tema. Si è spaziato veramente nel ‘vivere la città’, un vero bene che ha reso giustizia dei soldi spesi per quella tassa che viene definita ‘Canone di Abbonamento’, bene che ogni giovedì sera ci permetterà di vedere il Molise come va visto e come spesso viene proposto da pagine meno importanti o addirittura insignificanti, se ci riferiamo a quelle che state leggendo al momento.
Hanno chiusa bene la stalla: Recupereranno in qualche modo anche i buoi per riportarli nel recinto?
L’edizione Itinerante, toccherà prima o poi anche Gambatesa?
Il dilettantismo che contraddistingue l’amministrazione che ‘governa’ questo comune, per una volta si sveglierà?
State a vedere che vale l’arboriano proverbio ripreso anche da noi: “Meno Siamo, Meglio Stiamo”?