Di Vittorio Venditti
(Audio), Di Vittorio Venditti E Preso Da Internet Dallo Stesso
(Foto), Di ‘Gambatesa Partecipa’ E Salvatore Di Maria,
Danno Ad Altri Le Loro Colpe Per Trarne Effimero Merito
“📌 PASQUALE ABIUSO: Assessore con delega ai lavori pubblici🏗, politiche del lavoro e agricoltura 🌾 🚜”
Si dice da tempo, ma l’ufficializzazione della notizia è di venerdì scorso, quando l’assessore alla vigna Pasquale Abiuso, mentre rincasava per la notte, ha voluto dirmi che se avevano licenziati Donato e Salvatore dal posto di spazzini, ciò è dovuto al mio continuo scrivere del loro lavoro. Nella foto appena esposta, il vostro è raffigurato fra i vincitori della scorsa tornata elettorale gambatesana, ma prima di rispondergli pubblicamente, desidero dare qualche nozione a chi legge per presentarne la credibilità, utile a trarre le conclusioni del discorso che sto proponendo.
Questa foto non è proprio fuori tema, atteso che Pasquale Abiuso nel duemilaundici si sia candidato alle allora elezioni provinciali, (qui per ricordare). Allora è stata una delle varie volte che costui ha corso per quel tipo di competizione. Circa vent’anni fa, quando ha iniziato a parlare della ‘circumlaquale’, (poi ripresa nell’ultimo programma elettorale che la compagine della quale Pasquale è entrato a far parte dopo un lustro d’opposizione ha presentato agli elettori gambatesani), lo stesso politico è riuscito a conquistare il seggio di ‘Palazzo Magno’, (mai nome fu più azzeccato), con i voti recuperati a Gambatesa, ma anche a Riccia e Tufara, la cui somma superava i milleduecento. Il tempo ha modificate le cose, ragion per cui lo stesso ‘operaio’, (così si autodefinisce Pasquale Abiuso quando parla di sé stesso in politica), sia pur solo a Gambatesa, è riuscito a raggranellare la ragguardevole somma di ottantadue consensi personali: colpa dell’inesorabile spopolamento del borgo o c’è dell’altro?
Il clou però lo troviamo nel suo ‘mettersi a servizio della politica’: Se infatti posso riportare che nel duemilaquattordici, stante il vostro all’opposizione, lo stesso abbia dichiarato ciò che si può leggere cliccando la DELIBERA DI CONSIGLIO n 10, nella quale è chiara la rinuncia ai gettoni di presenza che visti gli innumerevoli consigli municipali, hanno fruttato ad ogni consigliere un centinaio di euro l’anno, ciò non si è ripetuto in quest’inizio di legislatura, forse per via del fatto che la delibera di giunta n 54, proposta ed approvata anche dall’Abiuso, preveda per quest’ultimo una corresponsione di danaro di gran lunga maggiore?
Cliccare e leggere per credere!
Da ‘Operaio’ A Padrone?
Legittimo, ma senza prendere per i fondelli la cittadinanza!
Tornando a bomba, a dire di Pasquale Abiuso, la colpa del licenziamento degli spazzini e del loro venir rimpiazzati con ‘gente’ per così dire, ‘più accomodante’, deve venir attribuita al mio pubblicizzarne i maltrattamenti subiti negli anni, durante due cicli amministrativi. Potrei ripresentare gli innumerevoli collegamenti ipertestuali a tutta la storia oltreché la corposa documentazione composta da foto e scartoffie varie, (già caricata e da ricaricare nell’archivio a suo tempo piratato), ma significherebbe dar soddisfazione a chi non ne merita anche perché di alcune cose e foto, al momento giusto, parlerò nella sede appropriata e lì mi divertirò a dovere. Per ora, mi limito a ricordare che se un amico chiede il mio aiuto, io non mi volto dall’altra parte, ma partecipo, nel senso più genuino del termine. Se ciò è una colpa, io sono colpevole, anzi, sono reo confesso e mi offenderei pure qualora qualcuno volesse assolvermi. Se questa è una colpa, io vado fiero ed a testa alta, di fronte ad ogni giudice che volesse occuparsi di me. Se poi, tutto ciò è un merito…
Io ho gratuitamente dato e così deve restare. Chi ha ricevuto ha il diritto di vivere la propria esistenza senza per questo dover ringraziare chi che sia e ciò non può venir negato, nemmeno se questo modus operandi contrasta vistosamente con la filosofia di vita di chi obbliga a certe ‘partecipazioni’ in cambio di una finta libertà, cosa che offusca questi falsi profeti di serenità e progresso per tutti… ‘i loro’. Se poi in un caso chi ha beneficiato di tali attenzioni ha deciso di non voler più trovarsi un lavoro alternativo per vivere dignitosamente, costui ha la libertà sacrosanta di operare in questo senso, salvo assumersi ogni responsabilità per il frutto derivante dal comportamento appena descritto. Aggiungo con mal celata soddisfazione che nell’altro caso però, devo registrare che ad una proposta sussurrata dall’ultima ruota del carrozzone municipale che invita chi è stato interpellato a proporre domanda allo stesso municipio per chissà che tipo di lavoro a venire, l’interpellato giustappunto, senza farsi pregare, pare che abbia risposto che “è finito il tempo nel quale facevo lo schiavetto!”, cosa che la dovrebbe dire lunga sul fatto che ogni soverchio, rompe il coperchio e che di conseguenza è davvero difficile costringere a ‘partecipare’ con il preciso intento di asservire, chi ha imparata la lezione ed opera di conseguenza.
Se poi tutta questa manfrina, come sussurra ‘Radio fante’, serve a riproporre il far terra bruciata attorno a chi scrive perché dopo tutti gli sforzi faticosamente progettati e posti in essere, ancora non si riesce nell’intento ‘educativo’ che i pivellini ed i loro accoliti si sono imposti di portare a termine per poter vivere finalmente in “un paese più unito, ma soprattutto più sereno”, da giornalista a ‘Giornalista’, voglio dire a Pasquale Abiuso che ancora una volta, il suo ed il dilettantismo di chi sta dietro la lista ancora al governo di Gambatesa, La fa da padrone, non permettendo a questi dilettanti che non passerebbero nemmeno la Corrida del compianto Corrado, l’ampiezza di veduta che in sostanza dimostra che nella vita, così come dopo questa, si è comunque soli. La morte infatti, nel vedere amici e parenti che hanno constatata l’improvvisa ed inaspettata perdita di un proprio caro, voler mitigare il dolore mettendo in atto ogni forma di lutto cittadino solenne, con la sua ‘azione inesorabile e soprattutto insindacabile’, costringe non solo costoro alla consapevolezza del fatto che comunque non riporteranno in vita chi è ‘andato avanti’, ma anche che non potranno far altro che constatare che chi è fra le braccia di sorella morte, sia pur nel più bello e costoso contenitore nel quale si decomporrà inesorabilmente, di lì a qualche ora, lo sarà nella più completa ed oscura solitudine.
Se questo è ciò che Pasquale Abiuso e compari vogliono per me, sappiano che io sono allenato e vaccinato alla bisogna.
Ancora una volta: missione fallita.
Gli amici sono tali finché innanzitutto fa comodo a loro…
Per concludere: oltre al ‘progresso’ che vede il cambio di officina meccanica che si occupa della riparazione degli automezzi adibiti alla raccolta della monnezza gambatesana, (ora ‘partecipa’ il cognato di chi sto bersagliando con questo scritto), va chiarito che nel borgo, non da oggi, si registra il regredire, secondo il quale se si vuol lavorare, lo si può fare, a condizione che non si pretenda di chiedere anche stipendio, contributi e rispetto delle più elementari norme di sicurezza sul lavoro.
Poi Magari Muori, ma questo è un piccolo dettaglio che viene dimenticato qualche volta anche dalle autorità inquirenti, quindi non fa testo. Se poi si sa leccare per bene, si può arrivare al punto di permettersi di sbrigare quelle faccende per le quali si riceve quanto dovuto secondo i termini appena descritti, con la facoltà di lasciare il ‘lavoro’ magari prima dell’orario di fine turno, per andare ad aggregarsi a ditte locali che operano nel campo delle piccole ristrutturazioni edilizie, per prestare la propria opera, (regolarmente in nero), ricevendone in cambio danaro che nessuno saprà mai da dove deriva, ovvero lavori gratuiti presso la propria abitazione, come emolumento, per sempre sconosciuto al fisco, con buona pace di chi, le Leggi, ogni Legge, dovrebbe esser tenuto a farle rispettare perché per Legge giust’appunto ricopre un ruolo ufficiale, utile a Gambatesa però solo per tentare di zittire chi scopre certe nefandezze e le denuncia alla pubblica opinione per il bene di quest’ultima nel suo insieme.
Ecco chi avete votato!