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Scandalo Vaticano

Di Vittorio Venditti

Loro Sbagliano, Noi Paghiamo

Sempre la stessa tiritera.

E’ proprio vero il proverbio che dice:
“I ciucc z vattn, i varil z sfascn”
“gli asini si azzuffano, il carico ne ha la peggio”.

A me che credo, sinceramente fa un brutto effetto considerare reale ciò che da sempre si dice sul conto delle gerarchie ecclesiastiche, vale a dire che siano possedute dal diavolo.

Sono stato e sarò sempre del parere che là dove c’è danaro, non ci possa essere servizio, se per ciò s’intende il dedicarsi al Prossimo, assunto ciò, secondo la legge proposta da Gesù Cristo.

E’ in quest’ottica che intendo leggere i “dissidi” e le “diffidenze” che oggi come da duemila anni, serpeggiano intorno al Vicario di Cristo in terra.
Più o meno sommerse, queste forme di anticristianità sono alla base di scismi e diatribe che periodicamente coinvolgono la cristianità tutta, con notevole stress, anche per i più ferventi ed osservanti custodi del Vangelo.

Senza andare ad impegolarci nel passato, (sarei costretto a cominciare dalla “Lupa Capitolina”), proviamo a toccare ed a dire la nostra su ciò che accade in questi giorni fra le mura leonine, tentando di dare un senso utile a questa storia.

Come detto, ho sempre creduto che Santa romana Chiesa, non fosse quel fior fiore di santità, come dovrebbe essere, ed i fatti di questi giorni, senz’altro lo dimostrano, visto che, a diffidenze e sospetti, si tenta di riparare, nascondendo o facendo uscire a mestiere carte ed ogni tipo di veleno.

Se no, come vedere la defenestrazione del presidente dell’Istituto per le Opere di Religione (IOR), non certo un ente missionario?
Come altresì catalogare la notizia non confermata, secondo la quale il papa intenderebbe graziare il suo ex maggiordomo?

Per il primo punto, io credo che nella chiesa cattolica, a tutti i livelli, dal papa al curato di campagna, siano nascosti interessi inconfessabili, utili a chi li nasconde, ma anche a chi, potendo, ne fa uso per ricattare i primi.

Insomma: una guerra intestina che farebbe schifo pure a satana, al meglio delle sue performance.

E non mi si venga a dire che è satana l’”Ispiratore”!
Satana è il male, e se il bene trionfa, ciò lo si può dovere, senza pericolo d’errore, ai Maestri che del bene fanno la loro Bandiera!

Analizzando il secondo dei due punti invece, senza utilizzare un linguaggio aulico o diplomatico, da “voce fuori dal coro”, (chissà quanto, fuori dal coro), la butto lì, esprimendomi in maniera esplicita:

Secondo me, posto che sia vero che papa Benedetto XVI abbia voglia di graziare il novello Giuda, (sarebbe più naturale che si risvegliasse il nazista che dorme in lui, ed è arcinoto, quanto i preti siano vendicativi), ciò sarebbe da imputare al giusto tentativo di evitare di cadere dalla padella nella brace, quella brace satanica che farebbe crollare il castello di falsità che si erge maestoso intorno a certi interessi, che per equilibrio non devono essere scalfiti.

Mi spiego meglio:

Se Paolo Gabriele venisse condannato dalla giustizia terrena, posto che non si usino metodi del tipo di quelli a noi noti, messi in campo per celebrare processi come quello (ad esempio) inerente la strage di piazza Fontana, stando a quanto detto in questi giorni, il Nostro, subita la condanna dal tribunale Apostolico, (il tribunale vaticano), poi, dovrebbe scontare la pena stessa nelle carceri italiane, chiaramente a nostre spese.
Fatto salvo quest’ultimo punto, non proprio insignificante, (si parla di una condanna a trent’anni di carcere), c’è da dire che ogni carcerato d’alto lignaggio, Angelo Izzo, Adriano Sofri ecc, a menoché non venga trattato secondo il “metodo Sindona”, gode di una particolare forma di detenzione che prevede la possibilità di essere intervistato da ogni forma di giornalismo, quindi, anche da quel saper intrigarsi, utile ad alcuni, per mettere in luce i difetti altrui.

Come la prenderebbero perciò i papalini, se il Gabriele, come un concorrente al festival di sanremo, incominciasse a cantare, in maniera da far invidia a gente del calibro di Claudio Villa, lui sì, “Reuccio della canzone”?
Quanto potrebbe resistere, e chi crederebbe più alla cosiddetta “Infallivilità del papa”?

Questo, per parlare del “pesce piccolo”.
E se parlassimo dei mandanti?

Ma voliamo bassi e torniamo al maggiordomo:

Metodo Sindona?

Forse inevitabilmente sì:
Ma… Previsto dal Vangelo?…

In definitiva:

Già quando parlai dei patimenti inferti dalla chiesa romana a padre Pio, (chiesa che in seguito non ha disdegnato di derubare il santo frate), dissi che Gesù, con essa, da tempo ormai non aveva più nulla a che vedere.
Cosa diversa, (spero), per quanto concerne la restante umanità, specialmente quella che, ai sensi delle religioni tutte, si dice “Eletta” rispetto al resto.

Ma allora:

Perché il terremoto in Emilia?
Perché la guerra in Siria?
Perché la Terra Santa, è perenne fonte di odio e morte, base e sorgente per simili iatture?

Perché, pagare tutti, per i capricci di pochi, chissà quanto veramente Eletti da Dio?