Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Giusto Per La Cronaca
Se questo è un giornale, deve trattare anche di cronaca spicciola ed oggi, in conformità alla nostra catechesi domenicale, questo farò.
Scattare un’altra foto non serviva, non tanto perché oggi Totore è in tutt’altre faccende affaccendato, quanto per via del fatto che la statua è sempre la stessa, come pure il programma religioso che si estrinseca nella solita passeggiata per il borgo, oggi sotto un sole infernale, utile per permettere di digerire a chi ieri sera ha ‘partecipato’.
A proposito di ieri sera, va detto che poco dopo le otto, è iniziato quanto abbondantemente preannunciato: Su parte di viale Veneto, una tavolata ha accolti i ‘partecipanti’, mentre io e Donato facevamo rientro a casa per la cena, dopo una buona oretta e mezza passata al bar Pallons a bere birra, visto che per il resto, il mosciore l’ha fatta anche in questo caso da padrone.
Verso le dieci, dopo una cena quasi forzata, siamo di nuovo usciti e per cominciare abbiamo sentito il rumore che veniva da viale veneto. Prima provocato da un complesso musicale che suonava anche abbastanza bene, poi, visto che evidentemente la ‘partecipazione’ di costoro stancava innanzitutto loro stessi, da dischi messi dagli organizzatori per riempire uno spazio che evidentemente, tolto il ‘partecipare’ con lo stomaco degli astanti, non dava altre soddisfazioni a chi oggi si affannerà a tessere le lodi di una manifestazione che ha visto innanzitutto una folta presenza nei bar, di tutti coloro che normalmente il sabato sera non fanno altro.
Durante la serata, ho trovato anche il tempo di ‘discutere’ e quasi di litigare con chi non aveva ‘partecipato’ lo scorso ventisei maggio, per un tema che se tutto va bene tratterò dopodomani.
Mentre scrivo è mezzogiorno e sta passando il gruppo dei passeggiatori con statua e banda, preceduto da qualche asino, inteso come quadrupede, atteso che di asini di razza umana ne stia passando una discreta mandria, pregante e festante.
E non sono nemmeno tanti!