Di Michele Iorio
La questione ITR deve essere affrontata in maniera decisa e determinata dalla Regione Molise guardando sia l’aspetto dei lavoratori, prima di tutto, ma anche l’ aspetto patrimoniale. Non bisogna dimenticare che il riconoscimento dell’area di crisi complessa al Molise è stato dovuto proprio alle grandi crisi di ITR e GAM.
Nel caso dell’azienda tessile, vorrei ricordare che questa produceva 800 milioni di fatturato ed aveva 750 dipendenti diretti oltre all’indotto che coinvolgeva anche diverse Regioni attirando investimenti esteri.
Come presidente della Seconda commissione consiliare competente sul tema lavoro, ho proceduto con i miei colleghi a trovare possibili soluzioni sull’aspetto occupazionale dei lavoratori ex ITR individuando risorse non solo per le politiche passive del lavoro, e quindi risolvendo il problema della mobilità in deroga interrotta, ma anche per il reinserimento nel mondo del lavoro delle professionalità che erano presenti nell’azienda di Pettoranello chiedendo di prevedere, nel Piano regionale delle Politiche attive del lavoro, misure riguardanti l’autoimpresa e bonus occupazionale per i suddetti lavoratori e, al contempo, istituire un Fondo dedicato presso la FINMOLISE in favore di imprese del settore che intendono intraprendere nuove attività anche nelle forme del cooperativismo. Ma anche l’aspetto patrimoniale non va sottovalutato ed invito il presidente Toma ad attivarsi per affrontare anche la procedura concorsuale considerando che lo stabilimento di Pettoranello ha un capannone di 60mila metri quadri. La mia idea infatti parte dalla richiesta dei commissari liquidatori a riscuotere i 12milioni della fideiussione concessa nel 2011 dalla Regione Molise con una apposita legge regionale. Fondi che dovevano garantire i commissari dell’amministrazione straordinaria in caso di mancato pagamento da parte della nuova Ittierre del corrispettivo per l’acquisto dell’azienda da parte della Regione. Fideiussione che il governo regionale precedente non ha riconosciuto. In attesa, ora, che venga fissata l’udienza presso il Tribunale di Campobasso, dovremmo ragionare in termini di soccombenza della Regione Molise. Da qui l’idea di attivare una transazione per definire il costo dell’immobile, altrimenti rischiamo di ritrovarci a pagare 12milioni di euro senza diventare proprietari di nulla.
Per questi motivi, nel mio intervento di oggi, in Consiglio ho lanciato l’invito al presidente Toma ad affrontare con serietà e maggiore precisione la questione guardando nel complesso.