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I Pericoli Della “Rete”

Di Mario Ricca

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Ieri mattina, ho casualmente scoperto che il personaggio di spettacolo Rosario Fiorello, sul suo sito web, tiene una sorta di rassegna stampa quotidiana alla sua maniera con la geniale ironia che lo contraddistingue e quanto dal nostro espettorato, si può vedere anche su youtube.

Sono venuto a conoscenza di questo, in seguito all’ascolto di una trasmissione radiofonica che ha mandato in onda il frammento nel quale l’intrattenitore Siciliano invocava la pena di morte per gli attentatori di Brindisi.

Fiorello commenta l’attentato di brindisi (rassegna stampa 21/05/12) – YouTube.

Sono rimasto disgustato dal politicamente corretto di uno dei conduttori che si è permesso di affermare che un personaggio pubblico dalla forte presa sulla gente non dovrebbe fare certe esternazioni.
Questa idiozia, mi ha fatto tornare in mente la sollevazione moralista e ipocrita del cavalierato della demagogia e del falso buonismo quando Buffon dopo le polemiche che seguirono Milan Juve dello scorso febbraio relativamente a una rete regolare, da lui subita, non convalidata, disse che se si fosse accorto della validità della stessa, non avrebbe detto niente per non rischiare che l’arbitro modificasse una decisione a lui ed alla sua squadra favorevole.
Un’affermazione realista e onesta che fece sobbalzare il gentame “portatore di nobili valori” che argomentava il dissenso sostenendo che i personaggi pubblici dovessero essere da esempio educativo per i giovani.

Non mi è ben chiaro cosa ci possa essere di educativo per i giovani in una performance industriale come quella offerta dal Lavoratore Juventino, a parte l’assoluta fedeltà del Nostro alla propria squadra, questa cosa sì, da ammirare, in vista di un sempre maggior Profitto, unica vera essenza dello stare in campo, pur potendo disporre di un capitale, da far invidia ai “tifosi”, che non guadagnerebbero una cifra simile, neanche raccomandandosi giorno per giorno al miglior politico, durante tutta la loro piccola ed insignificante vita.

Tornando a Fiorello, secondo me lui ha liberamente espresso un’opinione che si può condividere o criticare legittimamente nel merito, ma rimane semplicemente un parere che lui ha diritto di esprimere come ognuno di noi.

Privare della libertà di opinione i personaggi pubblici perché si pensa che costoro debbano sostituirsi a chi è preposto all’educazione dei giovani, mi riferisco alla famiglia e alla scuola è cosa che trovo oltre che patetica anche pericolosa.

Altro pericolo che personalmente ravviso, è che la rete già è corresponsabile della creazione di quel mostro definito “fenomeno Grillo” che già qualche danno fino ad ora ha fatto ma che verrà sicuramente ridimensionato tanto dal mercato quanto dalla storia come giusto che sia.

Nel caso di Fiorello, mi auguro che il nostro non percorra la strada fatta da ciarlatani che stanno utilizzando la rete al fine di impossessarsi del potere abusando a mio avviso della credulità e l’emotività popolare, come fecero i giustizialisti nel post tangentopoli.