Svegliamoci Tutti O Parleremo Del Molise Come Del “Caro Estinto”
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Del Molise? Senti Chi Parla!

Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Stefano Venditti

A Tutto C’E’ Un Limite: Ora Mi Faccio Un Altro Nemico

Molise

Chi mi legge da una decina d’anni a questa parte, sa che io mi farei ammazzare, ma non negherei a chi che sia il diritto di dire la sua su queste pagine. L’ho fatto per gambatesani che poi mi hanno ripagato come da cronaca ed ho agito allo stesso modo in favore di gente che tutto avrebbe da fare, tranne che perdere tempo ad inviarmi il suo pensiero. La misura però è colma quando si arriva al punto d’offendere l’intelligenza di chi legge ed in questo caso anche di chi pubblica il Dire di taluni politici che hanno dimenticato il loro passato più o meno recente e tentano di riciclarsi come fossero verginelle ‘navigate’, chiedendo ed ottenendo la divulgazione di quanto ad esempio trasmesso ieri pomeriggio, cosa che riprendo ed alla quale controbatto come segue.

“E’ ora di pensare al Molise in maniera diversa e più adeguata ai suoi problemi. Ed è ora anche che tutte le forze contribuiscano all’uscita della nostra regione da  questo tunnel. Sono anni ormai che il Molise non riceve più alcuna considerazione come terra, come popolo, come istituzione. – Questa è storia secolare, ma andiamo avanti. – A confermare ciò che scrivo è la sanità molisana da troppo tempo penalizzata sulla base del “siamo troppo piccoli”. Questo è sicuramente vero, ma l’essere piccoli non può e non deve significare essere “discriminati”. – Infatti, non ci calcolano nemmeno come decimali. –

Eppure, leggendo ciò che avviene a Roma con il decreto “Salva Italia”, debbo constatare con rammarico che la discriminazione nei confronti del Molise è  in atto ancora. Ci ritroviamo infatti che, con un accordo tra i partiti di governo, quello che è stato definito il decreto salva Roma ora dovrà salvare anche Catania e Alessandria e chissà quanti altri comuni. Per il Molise invece mai nulla. Dico questo perché il decreto in questione comporterà una rinegoziazione dei mutui e ad una ricognizione del piano di rientro del debito che solo a Roma ammonta a 12 miliardi di euro.
 Il risparmio si tradurrebbe in una riduzione delle aliquote Irpef. – Non bastava questa di Gambatesa, ora la copia pure chi questa riduzione a suo tempo non l’ha mai presa in considerazione, tant’è vero che la realtà, non i sogni, ci dice che in Molise è fallito tutto il fallibile. –

E’chiaro che la nostra regione, per struttura e territorio, non può essere paragonata ad una normale regione. – Infatti, se volessimo attenerci ai dettami costituzionali, il Molise non sarebbe da considerarsi nemmeno regione. – Non chiediamo neppure un occhio di riguardo particolare, ma almeno un trattamento equivalente a quello riservato ad altre realtà. Invece nulla. – Hai detto bene, Michè,!Nulla, dato che ‘il Molise non esiste’ perché non è mai esistito! – Sulla sanità siamo l’unica regione a pagare il disavanzo sanitario con risorse proprie e con la promessa che saremmo usciti dal piano di rientro, invece ci siamo rientrati per alcuni capricci burocratici; – aggiungerei io: per colpa di chi fa politica dormendo; – abbiamo il turn over a zero con il conseguente rischio di chiusura dei reparti ed aumento delle tasse che deprimeranno ancora di più l’economia già fragile di questa regione. – Mannaggia a me che non ricordo chi ha dato il via a questo declino… – eppure le nostre richieste, quelle che riguardano il Molise, sono puntualmente respinte dal governo nazionale. C’ è emergenza negli ospedali, il neo commissario Giustini ipotizza l’idea di richiamare i medici in pensione e il ministero cosa fa? Approva l’iniziativa per il Veneto ma la boccia per il Molise. Ed ora anche in Sicilia  propende per la stessa soluzione. – Giusto! Se il Molise non esiste, a che titolo dovrebbe venir trattato come realtà dove se ci vai, è facile anche che riesci a sbarcare il lunario? –

Non è più il momento di strumentalizzare di chi sia la colpa, ciò che conta ora è salvare i nostri giovani, i disoccupati, le famiglie, i malati.”

E sì! Ti piacerebbe!

‘Svegliamoci Tutti O Parleremo Del Molise Come Del “Caro Estinto”’
Ma nelle altre ‘realtà’, del Molise già si parla in questi termini!

Caro Michele, Prova a svegliarti tu e facendo un approfondito esame di coscienza, unisci le tue forze a quelle dei politici locali appartenenti ad altri, anzi, a tutti i partiti o liste civiche che dir si voglia e se hai un momento, prova a svegliare anche i tanti che attendono finanziamenti da sogno perché quasi sempre teorici, ma si ostinano a non voler accettare la cruda, ma pratica realtà, fatta ad esempio, (ma solo per esempio perché ci sarebbe un’infinità di alternative), di lavoro che in Molise manca perché c’è chi non ne vuol sapere di lavorare per crearne! Lo scrivo perché chi si ostina a non volersene andare da questa carogna di regione, è arrivato al limite della sopportazione, volendo utilizzare un dire da giornalista e non da blogger, lasciando all’immaginazione di chi legge, i termini che avrei voluti in questo scritto, per fortuna letto solo da quattro pazienti, (in tutti i sensi), ma intelligenti lettori.

Michè, datti una sveglia, magari dopo i ballottaggi: Per renderti di nuovo credibile!