Di Vittorio Venditti
Quanta Difficoltà Nello Scegliere!
Dopo aver ricordato a modo nostro il sacrificio di Giovanni Falcone e le relative ed ipocrite manifestazioni di politici e politicanti, devo dire, per una volta senza battibecchi;
Dopo aver visto come si portano i giovani, (lavoratori del futuro), nei santuari dell’antica mafia, ove poter comprendere qual’era il clima da non riproporre, (perché superato dagli eventi), nel caso in cui, dopo essere usciti indenni dalle scuole, (vedi Brindisi ma vedi anche il grado d’istruzione offerto ai tanti Universitari, più asini dei loro nonni, che magari lavoravano zappando e sudando nelle mani dei “caporali”), costoro volessero partecipare a qualche “concorso”, dopo tutto questo, andiamo ad analizzare la vera crisi, che si evince dal burocretino decadentismo, visibile ad esempio nelle amministrazioni della Cosa Pubblica, in questo caso, ma solo per coincidenza, visto dagli atti amministrativi del municipio presso cui risiedo.
Una prima cosa che salta all’occhio, è il continuo riproporre inutili orpelli, anche nell’assegnazione del lavoro agl’impiegati, in questo caso, del municipio di Gambatesa.
Questo è solo un esempio dell’ovvietà alla quale si arriva.
Mi domando e ti domando:
Ma se un impiegato con categoria e stipendio consoni al lavoro prestato, svolge tale mansione e non crea problema alcuno nella resa del lavoro stesso, perché arrivare ad assegnare lo stesso lavoro alla medesima persona, facendolo con una delibera?
Non sarebbe più semplice, visto anche il contratto di lavoro che il Nostro senz’altro avrà stipulato con l’ente presso cui presta servizio, assegnare la gestione del lavoro medesimo, così, come avviene per tutti gli altri comuni mortali, a mezzo ordine di servizio?
Ma andiamo avanti.
Questi altri due Documenti Fondamentali per la gestione e la salvezza del mondo intero, si presentano con una prolissità che farebbe schifo pure al più barocco degli scrittori del diciassettesimo secolo.
Nel provare a leggerne uno, fatta salva la papagna che mi stava venendo per la noia, sono riuscito a finire il “manoscritto” in tutte le cinque lussuosissime pagine di cui lo stesso si compone, per dirla alla Totò, “proprio per vedere fino a che punto questo stupido voleva arrivare”.
Letta tutta la delibera 27, mi sono rifiutato di leggere la successiva, preferendo prendere il telefono e chiamare il Sindaco al quale ho chiesto:
“Ma che c’è scritto sulle delibere 27 e 28?”
E lui:
“C’è scritto che, sia pur di pochi centesimi, per attenerci alle disposizioni nazionali in merito, quest’anno avremo un incremento del costo della tariffa per la raccolta dei rifiuti solidi urbani e del prezzo al metro cubo per l’acqua”.
E per dire queste due stupidaggini: ci volevano dieci pagine di stupidaggini ancora più incomprensibili?
Non sarebbe stato meglio risparmiare soldi e tempo, magari da spendere più proficuamente, rendendo nel contempo più accessibile a tutti il risultato che con le delibere in questione vi prefiggete di comunicare?
Inoltre:
Perché documenti ufficiali emessi da un ente facente parte della Repubblica Italiana, che dovrebbero dunque essere scritti in Italiano, mostrano la quasi completa latitanza del congiuntivo, oltre ai soliti errori di battitura, non corretti per incapacità a rileggere quanto scritto o per mancanza di tempo da dedicare a questo lavoro di ripulitura e decoro?
Già una volta, feci notare che fra i termini “servizi” e “Sevizi” esiste una certa differenza, a meno di non voler proprio pensare a priori di “seviziare” noi cittadini.
Roba da matti!
Ma pensate che veramente non saremmo arrivati al risultato, magari confrontando le bollette che ci avreste inviato con le precedenti già in nostro possesso?
A quando il riavvicinamento del Palazzo alla Massa?
O aspettate che il terremoto, dall’Emilia faccia qualche passo, raggiungendo il vostro potere ed abbattendolo?
Sì, il problema però, è che dopo verranno altri, (gl’invasori Barbari), probabilmente peggio di voi!
Grillo Docet.