Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Ancora In Mano A Delinquenti E Lavativi?
Era ieri, quando ho denunciato alla tua intelligenza il disprezzo e la superficialità con cui, i “soliti noti” e alcuni galoppini affiliati e legati a doppio filo alla “casta”, trattano il nostro paese, proprio in prossimità della Festa laica maggiormente sentita dai suoi abitanti: il Capodanno.
Non certo per le mie farneticazioni, ma, forse, per un sussulto di orgoglio, simile ai sobbalzi che si possono avere quando si viene disturbati nel sonno, fatto sta che, dopo l’Ordinanza relativa alla prossima entrata in vigore del nuovo codice stradale urbano di Gambatesa, (che analizzeremo in breve di seguito, ma più dettagliatamente nei prossimi articoli), il nostro Sindaco ha avuta l’idea di partorire un’altra delle sue “ordinanze”, per (a suo dire) arginare il momentaneo uso e abuso di “artifici pirotecnici”.
Visto che questa cosidetta ordinanza è ancor più inutile di quella precedente, togliamocela di torno parlandone subito, nella speranza che, “farneticando”, io sia equilibrato nello scrivere, evitando di scendere al linguaggio più adatto, parafrasando il Sommo Poeta, quando scriveva dell’Inferno.
A partire da oggi, (se non ritenuto necessario per l’esposizione di prove), non vedrai più documenti emessi dal municipio di Gambatesa; non tanto perché nonostante le reiterate promesse del nostro Sindaco, (ti faccio presente che, secondo i progetti iniziali, questo sito sarebbe dovuto nascere proprio per dare voce al Sindaco stesso, poi, visto che in me non era possibile trovare il fesso o lo schiavo di turno da prendere in giro, lo stesso Sindaco si è guardato bene dal fornirmi qualsiasi dato), ne per la loro utilità e o serietà di esistere, quanto per il fatto che la “casta”, volendo buttare fumo negli occhi del popolo che sta perdendo la pazienza, ha pensato bene, dal prossimo primo gennaio, di dotare i municipi di siti istituzionali, dai quali i cittadini dovrebbero acquisire le informazioni loro dedicate.
Solo Dio, però, sà come il comune cittadino dovrebbe attingere le informazioni in questione, viste le “potenti infrastrutture” che la “casta” ha voluto mettere a disposizione del cittadino stesso, utilizzando i soldi da questo sborsati, in qualità di tasse, accise, e… mort’accise loro e dei loro familiari.
Scusa lo sbotto, ma se non ne sei al corrente è giusto per te sapere che, alla faccia dell’inizio del secondo decennio del duemila, a livello internet, a Gambatesa si transita ancora utilizzando l’asinello, (non parlo del Sindaco e dei consiglieri di maggioranza e opposizione), al posto della macchina, o del più comodo, promesso ma mai arrivato aeroplano.
Detto ciò, passiamo all'”ordinanza” relativa ai botti.
Leggendola, già ti viene da ridere, visto che, più che un’ordinanza, sembra un “consiglio per gli acquisti”
Fra le altre scemenze, si legge che “ci si affida alla maturità dei cittadini di Gambatesa”.
Se da una parte la cosa potrebbe risultare offensiva per quei pochi nostri concittadini rispettosi del Prossimo, dall’altra, (così a suo tempo io dissi, a proposito dell’ordinanza del lontano duemilasèi, con la quale, sempre il nostro Sindaco, trattava e risolveva il problema dell’invasione di Gambatesa, di piccioni e cornacchie, ed altri animali…), dall’altra, dicevo, il nostro principale amministratore, ha dimostrata tutta la sua reale voglia di risolvere il problema, così, come imposto dalle leggi nazionali, cui non interessa assolutamente che qualche cittadino venga colpito da proiettili e “artifici pirotecnici” di altro genere.
L’unica cosa che interessa costoro, consiste nel poter trarre vantaggio anche da atti normalmente offensivi della libertà altrui, salvo, poi, piangere lacrime di coccodrillo quando accade l’inevitabile tragedia.
Così, è accaduto nel duemila con lo scoppio delle case popolari;
Così, accade ogni qual volta succede un incidente stradale, (magari provocato non dal troppo bere, ma da auto potenti su strade al limite dell’impraticabilità);
Così, succede quando si fanno chiudere i locali dove i giovani trovano l’unico punto di aggregazione, senza pensare al fatto che gli stessi, cacciati dai locali da gestori impauriti, già ubriachi, non sapendo come continuare la serata, si rimettono in auto e, magari, finiscono la loro vita ai bordi o in mezzo ad una strada, impattando fra loro quasi in modo incosciente;
Così, sempre dopo aver ben bevuto, qualcuno di costoro, con in tasca “artifici pirotecnici” regolarmente venduti anche a minorenni ma, per carità! perfettamente in regola con la legge, decidono di fare il “nbotto”, non fosse altro che “per vedere di nascosto l’effetto che fa”.
Qual’è l’effetto?
Credi a me, non tanto quello di vedere il campo sportivo, sulla cui erba sintetica si può notare un foro di una decina di centimetri.
Il vero effetto è dato, ancora una volta dalla sconfitta subita da chi, “casta” politica e o religiosa, cerca di “educare” con la frusta, più che con la cultura.
In definitiva, e volendo esser terra-terra:
Mentre, leggendo l’ordinanza in bar, si discuteva proprio di queste “stupide cose”, verso le venti di ieri sera, si è udito un Botto, veramente con la B maiuscola, che ci ha fatto esclamare in coro:
“alla faccia dell’ordinanza!”.
Passiamo ora all’ordinanza precedente.
Come detto, avremo tempi e modi nel prossimo futuro per discettare sull’argomento.
Al momento, mi preme rimarcare quanto, in un anticipo di capodanno, ha voluto fare qualche buontempone.
Premesso che mi viene il dubbio sulla reale capacità di vedere gli spazi e la loro compenetrabilità, da parte di chi ha stilato e poi approvato questo nuovo codice stradale gambatesano, visto che, lo stesso, pretende di vietare la sosta “ambo i lati” in via Eustacchio.
Fatta eccezione quella parte della strada in questione che passa davanti la casa appartenuta a Giulio Venditti, il resto della strada stessa non è più largo di tre metri.
Considerata la misura sopra esposta, e quella di un’auto di media grandezza, (non tanto lontana dal metro e settanta), qualche scienziato di costoro, mi può spiegare come suddividere la stessa strada per permetterne la sosta “ambo i lati”?
A scanso di equivoci, ti mostro la foto presa questa mattina alle dodici meno un quarto, dove si può vedere il segnale posto in prossimità della parrucchieria di Pina, su cui si è espresso il “Pasquino nostrano”; ovviamente dopo averti esposta la foto del paletto su cui è stato, ormai ufficialmente, posto il segnale di cui parlo.
Il Nostro, con una comune penna ha aggiunto:
Divieto di sosta “rambo ai lati”.
Cercando di analizzare quanto, con l’aggiunta di quelle due lettere, il nostro Pasquino abbia voluto dire, mi viene in mente una sola teoria, che ti espongo di seguito.
Con Rambo s’intende il Sindaco;
“ai lati”, sta a significare che, visto che finora il nostro Sindaco è stato al centro dell’attenzione, sarebbe ora che si mettesse ad uno dei lati, insomma: che vada a… esercitare un mestiere più giusto rispetto alle sue capacità.
Questa è un’opinione sicuramente discutibile, e non da prendere come Vangelo; resta il fatto che, se si arriva a simili malumori, la “casta” più che reprimere, dovrebbe ascoltare.
Ascoltare cosa?
Ad esempio, quello che dice chi, nello spirito del giusto risparmio, ricorda a chi ha voluta questa nuova segnaletica, che sarebbe stato possibile ottenere un risparmio pari al costo dei segnali stessi, semplicemente costringendo a fare il proprio dovere, personaggi che usano la divisa che portano come fosse un mascherarsi per carnevale.
Peccato che carnevale arriva solo una volta l’anno e che questi “signori” lo stipendio lo prendono ogni mese, così come Dio ha creati i mesi stessi.
Per chiudere il cerchio, e tornare dai “lavativi” ai “soliti noti”, vorrei riprendere qualcosa che, dopo le mie denunce, invece di portare ad un ridimensionamento delle spese municipali, ha portato all’esatto contrario.
In varie occasioni ho detto che, “le telecamere del sistema di sorveglianza non avrebbero fatto altro che spostare il problema”, attirandomi l’interesse del “solerte magistrato” intento a sguazzare nelle disgrazie altrui per trarne profitto.
Non sono ovviamente stato cattivo profeta, anzi, nel denunciare il modo in cui veniva e viene trattato il parco giochi presso il campo sportivo, ho ottenuta l’installazione, presso questa cattedrale nel deserto, di una videocamera, acquistata, (secondo i dispacci de “il segreto di pulcinella”), spendendo la modica cifra di SOLI DUEMILA EURO.
Perché ieri ho detto: “i soliti noti, che ormai dovrebbero essere più che noti”?
Proprio perché spero che questi duemila euro, siano serviti ad individuare chi ha lanciato il petardo sul manto erboso del Giulio Venditti.
Chissà se nei prossimi giorni avremo giustizia almeno di quel danno!
O dobbiamo pensare che tutta la messa in scena della denuncia e delle indagini in seguito, siano solo la copertura utilizzata per giustificare soldi mal spesi e rubati a noi cittadini, chissà per quanto tempo ancora pazienti?