Di Mario Ricca
Si Retribuisce L’Ovvio!
Il lamento italiettano di quel popolino che specialmente nell’ultimo periodo, aizzato da pupari e puparini frantuma le gonadi di chi è costretto a subirli e che ha nella cruda realtà la sua arma di vendetta non potendo purtroppo ricorrere alle armi vere per abbattere il popolino di cui sopra, trova secondo me buona parte delle risposte nel seguente articolo:
Il buon senso leggendo quanto sopra riportato mi induce a pormi e porti una domanda:
ma ci voleva la Cassazione?
Ovviamente non ti tedio perché sono scandalizzato (il mio cinismo non me lo permetterebbe).
Da quando sono uscito dalle “grinfie” educative dei miei genitori che avrebbero voluto che io continuassi a credere di vivere in una società civile secondo l’ipocrisia dei protocolli “catto-buonisti”, ho intuito che sarebbe stato più facile e utile diventare il prodotto della società reale, che la giungla senza maschera dava la possibilità di raggiungere risultati più efficaci con sforzi minori e ne ho tratto le conseguenze adeguandomi.
Se la memoria non mi inganna, non escludo che anche io in qualche occasione, abbia potuto fruire di comportamenti flessibili, se non altro per guadagnare tempo.
Però in ogni occasione nelle quali vengo meno alle regole imposte dalla società detta civile, lo faccio in maniera tanto strafottente quanto consapevole, soprattutto dei rischi, di qualunque tipo.
Insomma:
Se guerra deve essere, che guerra sia, senza esclusione di colpi e soprattutto senza ipocriti scrupoli di natura etica.
Nella piena consapevolezza di determinate anomalie che nel nostro Paese diventano prassi, pur avendo una opportunista rassegnazione verso tali italici fenomeni, non posso fare ammeno di pensare che in virtù di quanto sopra esposto, l’Italiano non si possa ritenere in diritto di lamentarsi assolutamente di niente.
Come può pretendere di essere credibile un Paese che da potere a certi organi foraggiando costoro perché sentenzino sull’ovvio?
In quanti hanno tratto beneficio dall’Italica flessibilità nell’applicazione delle regole e ora si stracciano le vesti per il finanziamento pubblico dei partiti e i privilegi della casta?
In definitiva:
Se prendessimo tutti coscienza che ogni raccolto è frutto della semina e che l’Italiano non merita altro che quello che ha sotto l’aspetto politico, si potrebbe trasformare un improduttivo vittimismo collettivo in efficace iniziativa individuale finalizzata al rimboccarsi le maniche, magari facendo tesoro di quell’Italica arte di arrangiarsi della quale siamo eccellenti maestri.