Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Salvatore Di Maria
In Italia?
In un paese nel quale c’è lavoro a iosa, ma in nero o sottopagato; dove si crea occupazione regalando danaro per ricevere voti o, peggio, rubando il lavoro agli altri per diminuire il numero degli ‘amici disoccupati’ o occupati là dove si lavora seriamente, questi ‘amici’ ne vengono estromessi per le più svariate ragioni; in un paese dove, per tenersi quel lavoro rubato, spesso si è costretti a candidarsi o si sceglie questa strada per farsi un mese di ferie in più; in un paese dove spesso non si può lavorare per colpa della burocrazia, utilizzata dai più svariati poteri per permettere di campare chi ossequia gli stessi e costringere alla fuga all’estero chi saprebbe davvero rimettere in carreggiata la nazione medesima: come si può definire questa giornata?
Ma un’amara barzelletta!
Ben venga dunque la foto proposta da Totore:
1° Maggio la festa dei lavoratori:
Nel senso che se troviamo un lavoro organizziamo una festa!
Chi Non Ride, Fascista E’!