Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Pensavamo Di Aver Già Dato, Ma…
Qualche ora fa, mi accingevo ad entrare nel giusto spirito che si dovrebbe avere in prossimità della Festa.
Festa, intesa come la più bella ed importante del posto in cui vivi, pensando già ai bagordi da superare indenne dai postumi.
Perché sperare nell’insperabile?
Spento l’apparato di trasmissione con il quale ho postato l’articolo precedente a questo, unitamente al mio amico, complice di tante facezie, oltreché squadrista nel mio stesso raggruppamento, (parlo del fotografo di cui puoi apprezzare il lavoro su questo sito), abbiamo pensato innanzitutto di andare a prendere un innocente aperitivo, poi, di interpellare il nostro Sindaco, per chiedergli un’intervista di cui, se si farà, ti renderò immediatamente conto.
Preso l’aperitivo, provo a telefonare ad Emilio, e, per tutta risposta vengo investito da una scusa che, se non fosse stata vera, (ma l’ho saputo solo successivamente), l’avrei utilizzata sicuramente come tema per qualche maidunata che, senza dubbio, gli andrò a fare a casa durante la Santa Notte.
Si trattava, purtroppo dell’ennesimo colpo dei “soliti noti”, (che adesso dovrebbero essere ancor più Noti), che, in un impeto di professionalità, con un petardo, nei giorni scorsi hanno danneggiata la pedana in erba sintetica del nostro campo sportivo, il famigerato Stadio Giulio Venditti.
Già innervosito per questo stupido episodio di ordinaria idiozia, per la serie “le disgrazie non vengono mai sole”, uscendo dal bar Trash e Hish, mi trovo di fronte a qualcosa che sarebbe stata normale in una grande città, e che ti mostro in foto, visto che, sinceramente, non riesco a descriverti con parole umane.
Considerazione?
Ce ne sono diverse, per cui andando per ordine, spero di arrivare ad un giusto punto di mediazione, proprio per evitare di perdere quel pò di pazienza che mi è rimasta, e passare all’azione, come più volte paventato, ma mai attuato.
Innanzitutto, rifacendomi anche agli articoli farneticati nei giorni scorsi, sarebbe il caso che prima gli adulti, (i primi imbecilli), poi i bambini, (non sempre figli degl’idioti appena mensionati), venissero frenati nell’acquisto e nell’uso di materiale atto ad offendere la libertà altrui.
Questa mattina, in proposito, il portoncino di casa mia è stato oggetto di attacco da parte di un paio di bambini la cui età è ancora ad una cifra, bambini da me riconosciuti a causa della loro “innocente spavalderia” e denunciati ad un loro familiare, proprio per evitare di trasformare la loro bravata in qualcosa di memorizzabile per il futuro.
In proposito, se mi fossi rivolto ai carabinieri, me la sarei cavata con un comunissimo “abbi pazienza, sono bambini”, senza pensare che è proprio da certo modo di comportarsi che sono nati i soliti noti che, poi, hanno trasformato il Giulio Venditti in un campo di battaglia.
Certo, non ne faccio colpa ai bambini, ne a chi, adulto, ha comprato il petardo utilizzato per danneggiare il campo sportivo.
Il mio strale, deve colpire la “casta” che, prima autorizza la vendita di petardi e quanto di similare, poi, ipocritamente denuncia i danni provocati dallo scoppio dei petardi stessi.
Domanda al Sindaco:
Ma pensavi che i petardi, per carità! legalmente acquistati, la gente se li sparasse in ….?
Possibile che voi politici siate stati generati con, al posto del cervello, lo sparti-orecchie?
A quando, una bella stretta sulla vendita di questi petardi?
Per inciso:
Così, come ho fatto la scorsa primavera nei confronti dei locali piccioni, non pensi che sia capace di fare la stessa cosa, in ogni stagione, anche nei confronti degl’idioti, di ogni razza, religione e ideologia?
Avendo la possibilità di manovrare armi, ma anche la pazienza di non farlo, quanto pensate, o politicanti di ogni risma, di tenermi fermo nell’attuare qualche “azione di Convincimento coatto” nei vostri confronti?
Miccette petardi e bombe carta, anche se legali, possono essere smontati e riassemblati, costruendo armi legali, quindi fuori da ogni forma di controllo, anche se imposta dal “solerte magistrato”, che, spero, nel frattempo, sia stato adeguatamente stremato dal fuoco di Sant’Antonio.
Cosa simile va detta nei confronti di chi, pur presente, ha evitato accuratamente di dirigere il traffico, (composto da due auto e un camioncino), che oggi alle tredici ostruiva in modo ridicolo la strada antistante il municipio.
Sì, in modo ridicolo! mentre l’agente di polizia municipale, in divisa, era al cospetto di coloro che, trenta metri più sopra, stavano montando il palco da utilizzare per il prossimo Capodanno.
Per inciso:
Stando in prossimità delle feste, e volendo essere buono, per questa volta evito di fotografare l’agente in questione, evitando di parlare anche del suo sesso.
Non sarà così in futuro, soprattutto dopo l’entrata in vigore della prossima ordinanza inerente il traffico e la segnaletica stradale di Gambatesa.
Si Sappia:
E non è una minaccia ma una promessa, ed io non sono un politico, che la prossima volta agirò in modo nudo e crudo contro certi lavativi, non necessariamente secondo regole convenzionali.
Il “solerte magistrato” è avvertito, così, come il resto della stupida cricca.