SANTA ROMANA CHIESA: Ricomincia La ‘Lagna’
28 Aprile 2019
GIORNALISMO E RETE: 3 MAGGIO TERMOLI
28 Aprile 2019
Mostra tutto

Il Medico Risponde

Di Raffaele Salvione

EMORROIDI: Cosa Sono?

Il Medico risponde

Il termine emorroidi deriva dal greco e vuol dire “sangue che scorre”. Sono strutture artero-venose normali del canale anale che intervengono nel meccanismo di contenimento fecale ma che se infiammate o lese possono dar luogo a una sindrome clinica che si chiama malattia emorroidaria.

Storia. – Il primo cenno di emorroidi o qualcosa di simile si ha in un papiro egiziano del millesettecento avanti Cristo. Da allora i più grandi medici della storia si sono imbattuti in questa patologia clinica fino ai giorni nostri.

Anatomia. – Molto semplicemente: la regione anale è divisa dalla linea pettinata in due aree anatomiche; i vasi al di sopra di detta linea possono dare emorroidi interne; quelli al di sotto le emorroidi esterne.
Grazie al plesso venoso emorroidale si genera una comunicazione tra il circolo portale e quello sistemico.

Localizzazione

Cause. – Sembra si tratti di una malattia legata all’evoluzione: infatti le emorroidi sono rare nei quadrupedi; mentre sono frequenti nelle donne in gravidanza, dove la stazione eretta e l’ aumento del peso addominale ancora di più favoriscono questa sindrome.
La mancanza d’esercizio fisico, l’obesità, la gravidanza, una dieta povera di fibre, il diabete, sport particolari (ciclismo, motociclismo, equitazione) e una predisposizione genetica sono tutte cause ben definite di questa patologia.

Come si presentano. All’inizio sono assolutamente asintomatiche; poi si sente una piccola noce che tiene aperto il canale anale (e quindi fastidio e imbarazzo nella vita di tutti i giorni); fino a giungere al prolasso e al sanguinamento.

Anatomia

La diagnosi è clinica: si fa una visita medica per definire il grado di gravità della sindrome.

Terapia. – La terapia medica prevede l’uso di antiinfiammatori in genere e l’applicazione di pomate locali con lo scopo di lenire l’edema e il dolore. Si ha una buona percentuale di successi soprattutto nelle forme lievi.
La terapia chirurgica si riserva alle forme gravi: si va dalla legatura ambulatoriale; alla sclerosi; alla crioterapia; all’emorroidectomia escissionale; alla prolassectomia con emorroidopessi, nota anche come emorroidopessi con suturatrice meccanica.

Chirurgia delle emorroidi

Gli interventi chirurgici per patologie ano-rettali sono spesso gravati da un’alta incidenza di effetti collaterali e pertanto risulta di fondamentale importanza assicurare ai pazienti operati un adeguato follow-up al fine di prevenire probabili complicanze, quali la mancata riparazione dei tessuti e le sovrainfezioni. La prevenzione è sempre molto importante: evitare stitichezza e diarrea attraverso una dieta ricca di fibre, assumere molti liquidi e fare esercizio fisico. Evitare sforzi nel tentativo di defecare,diminuire il peso in coloro che sono in sovrappeso e evitare il sollevamento di carichi pesanti.

Rivolgetevi sempre al Medico Specialista.

Seguici su Facebook