Di Mario Ricca
(Foto), Presa Da Internet Da Stefano Venditti
Chi Avrebbe Mai Detto Che Un Giorno Il Sottoscritto Avrebbe Spezzata Una Lancia A Favore Del Sessantotto
Riprendendo il contributo inviato a questa redazione per la catechesi domenicale, (Ratzinger e la pedofilia, sorpresa e imbarazzo in Vaticano per il testo del papa emerito), mi lasciano interdetto i deliri del pastore tedesco che oggi compie novantadue anni.
Dunque: per Ratzinger, la pedofilia nella Chiesa è colpa del ‘collasso morale’ risalente alla rivoluzione sessuale del ’68. Gli abusi precedenti a quella data, invece, sono sicuramente da imputare agli incantesimi di quelle ‘donnacce’ cui S. r. C. dava fuoco. “Collasso morale” sarebbe la libertà sessuale, l’emancipazione della donna e degli omosessuali, il diritto di scegliere sul proprio corpo? Evviva i “collassi morali”.
Ma il collasso morale cosa sarebbe, di grazia?
E’ preoccupante e fa capire come sia altrettanto inquietante la messa in scena veronese di qualche settimana fa. Ne vogliamo parlare? SRC si è appropriata del marchio “famiglia”: con quale diritto? “I valori cristiani della famiglia”? La famiglia non l’hanno inventata i cristiani (non mi dilungo per rispetto su cosa invece sia inventato di sana pianta), è sempre esistita e sempre esisterà a prescindere dai “valori” cristiani. Alcuni valori sono universali e non cristiani. Ma non devono ne possono essere imposti.
Questo ripetuto “la famiglia tradizionale è in via di estinzione” è un mantra falso come la favola cristiana o i suoi opposti ideologici non religiosi. Se intendiamo che ora si divorzia più di un tempo o ci si sposa di meno, beh, un tempo, il settanta per cento delle coppie stava insieme per convenienza o impossibilità di altra soluzione, sempre per motivi dettati dalla morale ipocrita imposta dalla religione di turno (nonostante tradimenti, violenze, totale assenza di amore e financo empatia). Esattamente quello che imputiamo agli islamici. Quindi, volendo, la famiglia tradizionale oggi è più vera di allora, se fondata sui valori di amore, rispetto e condivisione. E perché per essere famiglia, non necessita la firma di un “ministro” di qualsiasi chiesa, la famiglia è, dove ci sono le caratteristiche sopra indicate.
Il fatto è che non dovrebbe neanche essere una questione da discutere, come non dovrebbe neanche essere da discutere il rispetto e l’accettazione di tipologie di famiglia differenti. Invece queste ultime fanno notizia, proprio perché esiste ancora una pletora di bigotti che vuole imporre la sua visione… il famoso pensiero unico che la destra conservatrice racconta sia solo a sinistra, e invece è il più potente ostacolo alla crescita sociale delle libertà civili (ed economiche).
La pedofilia è una piaga annosa, gli unici che per anni non hanno mai riconosciuto la cosa e che ancora oggi faticano a riconoscere, ammettere e poi condannare, sono i credenti e i loro ministri, specialmente quando sono colpiti membri del clero, – salvo eccezioni, che per quanto numerose sono sempre in minoranza mediatica e rumorosa rispetto a quelli che vogliono insabbiare o far finta di nulla, come si faceva una volta. Un po’ come quando si chiede ai musulmani di riempire le piazze contro gli integralisti, o quando si è così bipolari e distaccati dalla Storia da dare del pedofilo a Maometto, che è vissuto in un’epoca nella quale anche in occidente ci si sposava a dodici anni. Devo ancora vedere orde di manifestanti uscire da Messa e protestare su via della Conciliazione contro gli abusi dei preti; e non aggiungo le storie degli orfanotrofi gestiti da suore in giro per il mondo. Con quale diritto SRC si permette di salire in cattedra a dare lezioni, essendo lei stessa in primis, priva di fondamentali dalla profonda ipocrisia rispetto alla propria morale imposta alla società) che la priva di qualsiasi titolo per delineare strade maestre.
Se vi è qualcosa che è stata devastante invece per la vita sociale ed economica di questo paese disgraziato, è proprio il dominio che SRC ha avuto e continua ad avere, per colpa di una classe politica accondiscendente e complice, in un processo irreversibile che l’ha resa scadente, non credibile oltre confine e marcia. La politica però, (qualcuno lo dica al pastore tedesco), non è certo scaduta a causa del ’68 che di danni ne ha fatti almeno quanti SRC, ma a causa della totale fallacità di certe teorie e ideologie, dal pauperismo cristiano passando per il collettivismo socialista e lo statalismo della destra postfascista (molto cristiana).
Tornando all’accostamento fatto dall’ultra novantenne, nessun tipo di argomento religioso dovrebbe essere MAI la base per il fondamento di una società civile. Quindi la MORALE deve essere una cosa individuale a cui ciascuno adegua il proprio comportamento, in particolare quella religiosa, ma non deve regolare la vita dei cittadini. Sostenere che il ’68 abbia sancito la fine della moralità è come dire che il ’45 ha decretata la fine del fascismo. Ci sono delle conclusioni che si auspicano a prescindere. Poi non lamentatevi se qualcuno ulula forte. Non avete il diritto di dire che “siete attaccati”, perché siete sempre lì a voler costruire la morale per gli altri. Non si capisce come la liberalizzazione sessuale del ‘68 abbia potuto creare una giustificazione, seppur sbagliata alla sessualità perversa clericale, nella fattispecie la pedofilia, perché i clericali, PER LORO SCELTA, dovrebbero essere asessuati. La liberalizzazione sessuale del 68 ha riguardato il mondo laico, in particolare l’universo femminile, fino ad allora relegato a una sessualità bigotta e repressa. Che c’entrano i preti? Sono casti e devono praticare la castità. Nel ‘68, come prima e come dopo. Il prete, il pisello lo deve tenere sotto la tonaca o scambiarselo con i suoi colleghi, lasciando in pace i bambini.
Io non tifo per nessuna fazione politica e pertanto non ho bisogno di un Papa di riferimento che incarni l’una o l’altra ideologia. Mi limito a osservare cosa essi facciano e dicano e di conseguenza esprimo il mio pensiero, senza voler convincere nessuno. Sono felice di non dover scegliere fra un Papa che sproloquia sulla liberalizzazione sessuale (che non dovrebbe riguardarlo perché asessuato), e un altro che va a baciare i piedi ai dittatori africani. Ma non è che al pastore tedesco e in genere a SRC stia sui ‘santissimi’ che gli esseri umani, soggiogati per 2000 anni dal potere intellettuale criminale esercitato dalla Chiesa, tradotto in violenza fisica verso chi osava dissentire, si siano emancipati e stiano gettando nel cesso tutto il putridume rappresentato dal Clero? La mia profonda ignoranza mi porta a pensare che Ratzinger si appigli in modo assolutamente strumentale a una data simbolo della Sinistra perché vuol dare in pasto ai suoi fan-fanatici reazionari di destra e ai suoi fascisti un appiglio culturale con cui controbattere alla legittima libertà di farsi gli affari sessuali propri senza dover rispondere a nessuna autorità divina di ‘sto c…o.
Ora, per me si può credere in Dio o in qualsiasi altro alias con cui questo è chiamato; ma che si voglia imporre tal ‘credere’ con leggi e dogmi derivati dal nulla e spacciati per verità eterne, (quando poi chi lo fa è il primo a trasgredirle), la trovo l’invenzione intellettuale più ridicola e la truffa più geniale della storia. Come detto tante volte da queste pagine, se ci sono i truffatori è perché esistono i truffati che per scelta si fanno raggirare. I credenti sono i peggiori di tutti; non solo chi crede nelle religioni, ma chi accetta tutte le forme di unione collettivismo. Quelli che hanno bisogno di qualcuno che li rappresenti, (Papa compreso) fanno ridere. Anzi, quelli che dicono “a me questo Papa, questo partito, questo leader politico non mi rappresenta” a me oltre che ridere, fanno paura.