Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria
La “Politica” dei Vigliacchi
Effetto ‘Massama’? Quando trattai per l’ultima volta di questo personaggio, fra l’altro, paventai la possibilità tutta italica del ‘pentimento programmato’. Oggi si scopre che la fine settimana appena trascorsa ha visto un valido approccio alla questione con il colloquio fra il vostro ed i magistrati, nelle persone del procuratore della repubblica di Milano Francesco Greco e del pubblico ministero Alberto Nobili. Già costoro, nella conferenza stampa che si è tenuta da poche ore, hanno detto che “il Battisti si è lasciato andare ad un colloquio liberatorio”, come se in questi quarant’anni di latitanza qualcuno gli avesse impedito di confessare ciò che sanno anche le pietre.
Ascoltando poi le parole dell’avvocato che l’illustre prigioniero ha assoldato in Italia, Davide Steccanella, sembra che l’“assistito” non pensi di certo ad arrivare alla riabilitazione o almeno a sconti di pena, cosa nei fatti smentita dall’ex procuratore di Torino Armando Spataro e con dolore palpabile da Maurizio Campagna, fratello del poliziotto Andrea, uno degli uccisi per mano di cotanto sant’uomo ingiustamente detenuto nel carcere di Oristano. Magistrato e parente della vittima sopra citata, hanno chiaro che lo Stato di diritto che vige in Italia, prevede, in caso di pentimento, qualche beneficio da devolvere in favore di chi nel comportarsi in modo così trasparente, ha fatto un piacere a tutti, sentimento da non trascurare e da ripagare con atti di bontà che non si negano a nessuno.
Quanto sto scrivendo, l’ho ascoltato fresco fresco da RAI Radio Uno e sinceramente il discorso corrobora il mio pensiero già trattato nel collegamento ipertestuale sopra esposto. Mi fa specie però la rassegnazione di chi ha perduto un parente, visto che personalmente non accetterei il versamento di sangue fatto passare per lotta politica. Ho scritto in tante occasioni che Mafia e criminalità, nascono da piccoli episodi d’irregolarità, tollerati se si tratta di amici, colpiti se si parla di nemici. Cesare Battisti, questo Cesare Battisti, è nato come delinquentello di quarta classe, una specie di chupa del pontino e in carcere ha studiato da terrorista, aiutato non poco da frange dell’estrema sinistra, non necessariamente clandestine. Lo stesso apparato d’intellighenzia, oggi lo supporta più o meno palesemente e nonostante il fatto che il vostro sia stato ristretto, ancora se ne permette il passaggio di ciò che dice, offese ai familiari delle sue vittime comprese perché l’ammettere i propri errori, aggiungendo però di non fare i nomi di chi lo ha aiutato in questo quasi mezzo secolo, risulta oltremodo offensivo per l’intelligenza di chi ha patito male da questo “signore”, oltreché cosa vigliacca che disturba ogni concittadino che ricorda quel periodo e non si capacita sul come un furfantello da tre soldi, sia stato in grado di tenere in scacco le polizie di mezzo mondo, potendo vivere indisturbato il miglior periodo della sua vita.
Senza tirarla per le lunghe: Scommettiamo che a breve ne risentiremo parlare da uomo libero?