Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Giuseppina Moffa, Salvatore Di Maria E Prese Da Internet Dallo Stesso E Marco Frosali, Con Modifiche Degli Ultimi Due
Con Questa Battaglia: Chi Ci Rimette? Chi Ci Guadagna?
Come previsto, ne ieri, ne l’altro ieri abbiamo avuta immondizia da conferire e di conseguenza niente chiamate all’ufficio tecnico anche se ci siamo potuti sollazzare con altri diversivi, sempre di matrice municipale.
Dell’altra mattina, però, riprendiamo l’argomento in discussione fra le righe, sintetizzato nel sottotitolo e dopo aver proposta una valida prefazione, passo a vedere, per l’odierna puntata, chi ci rimette dal pubblicizzare certo modo di presentare un gesto che sarebbe di Civiltà con la C Maiuscola, se non fosse intriso di quella mafiosità che poi costringe la gente comune a ribellarsi e ad agire con le stesse armi imposte da certa microcriminalità, vale a dire col disfarsi dei propri rifiuti, abbandonandoli e sporcando l’ambiente, non per volontà, ma per reazione.
Un esempio che definirei ‘fulgido’, lo troviamo andando a guardare non troppo lontano dalle nostre terre e comunque in Molise.
Per quanto ci riguarda, la sconfitta è per gambatesa tutta, atteso che se i cittadini potranno ‘vantare’ un agro sporco alla stregua della terra dei fuochi, chi ha costretti i popolani a tal reazione, andrà a dover scontare la propria azione alle prossime elezioni, portando con sé anche gli istigatori di quanto accade, imprese, politici e manovaletti di quarta serie che non potrebbero, ne potranno trovare lavoro presso ditte più serie, nemmeno se trovassero ancora politicanti che basandosi sul voto di scambio, sarebbero in grado di foraggiare simili bastardi per tirare anche loro a campare al limite della legalità.
Mafia e criminalità, nascono da piccoli episodi d’irregolarità, tollerati se si tratta di amici, colpiti se si parla di nemici.
La Mafia è il frutto della cultura di ognuno di noi.
Dicono che oggi, ventuno marzo, sia la “Giornata della memoria delle vittime di mafia…
Io, lo ricordo, gradirei non venir commemorato.
E… Oggi?
Ore sei e dieci antimeridiane: Tutto come al solito.
Dunque: A Domani!