Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Presa Da Internet Da Salvatore Di Maria
Ma De Che!
Tante volte da queste pagine abbiamo detto di tutto di più sul M5S che io considero una riproposizione alla stregua di una minestra riscaldata della Democrazia Cristiana, cosa che come vedremo è lontana secoli e secoli dalla verità anche solo presunta.
La notizia è di stamattina e la pezza col relativo commento mi è stata gentilmente fornita da chi, fra noi, è stato il più strenuo fustigatore di ciò che a breve, se Dio vuole, dovrebbe implodere senza sé e senza ma: Il grillino De Vito arrestato per corruzione: presunte tangenti sullo stadio della Roma, fatto così commentato dalla nostra “Mina Vagante”, “Almeno ai tempi di DC PSI e Pd le manette scattavano dopo i tagli dei nastri. Questi imbecilli eletti da imbecilli non riescono nemmeno a portare a compimento le opere”. Verrebbe da dire, abbiamo fatti progressi!
Da garantista quale mi reputo, spero che l’arrestato di oggi sia in grado di difendersi e venirne fuori pulito anche se determinati presupposti mi lasciano perplesso: come fa ad essere deltutto ‘candido’ un politico che ha la moglie assessora al terzo municipio della città che lui fino a stamattina ha gestito dal Campidoglio e la sorella eletta al consiglio regionale che ingloba l’Urbe in questione?
Coincidenze e basta?
A noi non spetta saperlo anche perché grazie a Dio non siamo amministrati da questi politici. Di questi, ne abbiamo altri omologhi però che fino a ieri, consiglieri municipali ed addetti culturali, ma appartenenti ad altri partiti, da qualche mese entrati nel calderone di cui al simbolo proposto sopra, oggi si vantano di esser puri e addirittura si permettono di muovere critiche a gente che fa politica senza voler venir eletta e soprattutto lo fa senza chiedere nulla in cambio. Questi ‘verginelli’ più troie di gente che opera in tal senso, non per schiavismo, ma per volontà dichiarata, dicono degli altri che questi ultimi hanno sbagliato e che sono dei delinquenti, dimentichi di aver commessi gli stessi reati, (posto che così si possa definire un’azione politica), ma non sono stati perseguiti perché chi è accusato oggi, è stato loro difensore ieri, con buona pace dei verginelli di cui stiamo dicendo, “uomini” che non si vogliono fermare a riflettere per almeno chiedere scusa a chi è stato da loro maltrattato, evitando così di pensare che se il loro precedente comportamento fosse stato sanzionato e non difeso, a quest’ora, le stelle, (non cinque, ma un intero firmamento), le vedrebbero sì, ma per la fame alla quale, col loro ‘saper far politica’ hanno indotto altri.
“L’Onestà Andrà Di Moda”, non certo fra coloro che si vantano di aver proferita tal affermazione e sicuramente, visto che siamo esseri umani, non andrà di moda a pieno, atteso che gli sbagli capitino a tutti e chiunque avrebbe il dovere di rendersi conto della personale perfettibilità. Oggi però, tolto il doveroso garantismo che si deve a tutti, sommessamente mi permetto di suggerire che prima di guardare la pagliuzza nell’occhio del Prossimo, sarebbe il caso di fare un approfondito esame di coscienza per verificare se non sia prima necessario rimuovere la trave che ostruisce la propria vista e costringe questi ‘paladini’ di non si sa bene cosa, ad essere poco lungimiranti e per questo a non vedere che pian piano il marrone entra a far parte integrante, se non soverchiante, del vessillo sopra proposto.