Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Giacinta Venditti
Altro Che ‘Case A Un Euro’!
Ricominciamo la settimana continuando il lavoro di demolizione di ciò che hanno fatto i politici che sono da cinque anni al governo di Gambatesa ed ora tentano di ripresentarsi come ‘verginelle’ al sacrificio degli dèi, sperando di far fessi gli elettori. Demolizione, ovviamente di ciò che non hanno abbattuto loro stessi con gaffe e quanto di simile, magari tentando poi di auto-assolversi con determine di revoca che non stanno ne in cielo, ne in terra, cosa della quale tratterò giovedì prossimo, salvo notizie più importanti nel frattempo sopraggiunte.
Il tema odierno è stato trattato da chi scrive già a partire dal duemilaundici, quindi non si può certo asserire che quanto stiamo riprendendo sia contro gli attuali amministratori.
Una strana coincidenza, fa sì che fra i governanti locali di questa, come della passata legislatura, sempre ricoprendo il medesimo ruolo, figuri chi ha interessi nella proprietà dell’edificio fatiscente che sto mostrando grazie agli scatti di mia sorella Giacinta, ‘Saggio’ che evidentemente sa far bene politica, in quanto a personale convenienza nel accumulare gloria e onore, (ma tratteremo anche di questo), ed allontanarsi dalle responsabilità che però restano a suo carico.
Nel tempo e per varie ragioni, sul tema odierno ho più volte calcata la mano, senza avere riscontri reali.
La cosa è stata presa di petto anche da altri concittadini che si sono visti di rimando letteralmente prendere in giro da chi, negli ultimi due lustri, si è proposto come ‘volontario/a per il bene di Gambatesa, ovviamente solo durante la campagna elettorale.
Una quarantina di giorni fa, l’ultimo allarme: Case A Un Euro, A Gambatesa Si Attende Almeno Un Crollo. Le avverse condizioni meteo che nei giorni scorsi hanno flagellata buona parte d’Italia, hanno data una valida mano a questa mia profezia e gli scatti che state vedendo nel sono la più valida prova, considerando che nel frattempo, visto che la leccheria della quale tornerò a trattare a seguire, per ordini superiori, non passando a nettare il vicolo, lascia a noi la facoltà di ripulire anche dai calcinacci la strada a disposizione di tutti e molto materiale di risulta è stato per questo motivo spostato in via San Nicola, in attesa che almeno da lì venga tolto da chi è pagata per questo servizio migliore, non concesso però a tutta la cittadinanza di Gambatesa.
‘Case a un euro’… Questa scritta campeggia anche sullhome page del sito istituzionale che identifica il paesello e che si riferisce a dove si amministra il borgo, ma probabilmente chi ha ideato il banner, credeva, (da addestramento comunista ricevuto), di potersi impossessare delle abitazioni del centro storico, (fatiscenti o meno), generando poi un business a proprio vantaggio, cosa che non è accaduta, non so se per fortuna o per disgrazia, cosa che ancora una volta deride certo modo di governare un paese morto, modus operandi basato sulla ‘partecipazione’ dei suoi abitanti, intesa come il sottomettersi ad una chioccia che come stiamo vedendo, anziché ripopolare il paesello, lo sta finendo di uccidere senza nemmeno distinguere le vittime e di conseguenza decimando anche i suoi ancora simpatizzanti.
Questo giornale è stato definito da un mio coetaneo locale che in tutta la sua vita si può vantare di non aver fatto mai niente, ne di costruttivo, ne di rilevante, come ‘il blog di via San Nicola’ e per tal ragione ho portato come esempio Vicolo primo San Nicola, ma credetemi, la situazione non è migliore nel resto del nostro centro storico, fatta ovviamente eccezione per ciò che gli ‘aqqulturati’ che ancora dobbiamo sopportare nell’edificio posto in piazza Municipio ritengono tale, vale a dire la zona del castello e le strade che portano al maniero, magari posti dove esistono loro interessi da preservare.
Noi? Nel frattempo aspettiamo il crollo liberatore!