Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Salvatore Di Maria
E Se Oggi Piovesse?
Oggi si tiene lo sciopero contro il cambiamento del clima sulla terra. Le migliori testate giornalistiche parlano di manifestazione a livello globale, affermando con ciò che la protesta sia mondiale. Tutto, avviato dall’encomiabile esempio di Greta Thunberg, una ragazza nata e vivente in un paese definito all’avanguardia in tutti i sensi, giovane che punta il dito probabilmente proprio contro il pane che mangia. Ma davvero la protesta è mondiale? Andiamo per ordine e proviamo ad analizzare quest’incendio che verrà spento a suo tempo proprio da chi ne è artefice.
Innanzitutto, visto che chi scrive è stato anch’egli giovane e non senza problemi come chi è attivista oggi, lo Stesso può affermare senza dubbio alcuno che da incendiario, col passare del tempo e per tante ragioni, si diventa pompiere e qualche volta si arriva ad inventare anche il modo per evitare che il fuoco, appiccato per le ragioni di cui sopra, possa accendersi per la sola presenza del comburente, inficiando le proprietà di qualsiasi combustibile. Diverso è il particolare che per fortuna è tale. Secondo questa teoria, esiste una serie, (bacata), di individui che deragliando dal regolare binario della vita, si ritrova a pensarsi incendiaria, vestendo però la divisa dei vigili del fuoco per combinare ancora più danni del ‘normale’ e mettersi in ‘mostro’ pensando di poter sbarcare il lunario a spese altrui, per poi giungere al capolinea senza una briciola in mano, nemmeno per mangiare. Perversioni della natura da salvaguardare?
Detto ciò e passando alla realtà di oggi, sarà il caso di porsi la seguente serie di domande:
– Perché credere che quest’alzata di testa non sia pilotata da lobby che contrappongono interessi emergenti a quelli che vengono imposti dagli attuali gruppi di potere che stanno avendo la meglio e sguazzano nei loro proventi, incuranti del resto dell’umanità che ora cerca di affermare le proprie politiche?
– Parlando in maniera più pedestre: Siamo sicuri che per salvare il mondo bisogna diventare vegani?
– Chi ci dice che questi nuovi garanti della continuazione dell’esistenza in vita della bistrattata Terra, poi non si comportino in privato peggio di coloro che dicono di combattere?
Lo stare attenti alla vita minacciata di morte di un pianeta che sa dare di suo la possibilità di auto-rigenerarsi, prevede l’obbligo di comunicare la propria idea a tutti e quindi di farlo con le attuali tecnologie.
– Quali modalità di comunicazione presenti oggi sulla terra prevedono il mancato utilizzo di fonti elettromagnetiche, a parte il piccione viaggiatore?
– come divulgare il proprio pensiero senza avvalersi di oggetti costruiti con materiali spesso riciclabili, ma quasi mai recuperati e per giunta rubati dalle terre di chi, defraudato di ciò che può dargli da vivere, decide di venire a campare fra noi, con tutti gli annessi e connessi che ne derivano e dei quali si parla quando non si è distratti da problemi creati ad arte per far cambiare discorso?
– Quanti, degli scioperanti che oggi ‘coloreranno le piazze di nazioni dove ci si può permettere una giornata di vacanza come quella che stiamo per vivere, rifletteranno solo per un momento del loro raduno, sul fatto che stanno agendo anche alla faccia di coetanei costretti ad imbracciare un’arma prodotta nelle terre dalle quali partono le manifestazioni perbeniste che oggi dovremo sorbirci, armi usate per spararsi a vicenda in nome di ideali che loro nemmeno conoscono, ma che danno lustro spesso a personaggi che comandano questi ragazzi, ma hanno studiato o tutt’ora vivono in rapporto, non certo conflittuale, con gli Stati ove oggi si sciopera?
– Quanti giovani nati, viventi e se tutto va bene, entro stasera morenti in nazioni dove se non lavori non mangi e se non mangi non arrivi a fine giornata, oggi per l’appunto, penseranno a scioperare per la salvaguardia del pianeta, atteso che non fruiranno dei frutti della loro protesta?
– Tornando da questa parte: Quanti giovani che oggi assisteranno a ciò che è già stata definita una ‘lezione di vita’, investimento per il loro futuro, riusciranno, (magari solo per il tempo nel quale manifesteranno), a staccarsi dai loro dispositivi elettronici che ormai stanno diventando protesi di un corpo che opportunisticamente dimentica che gli oggetti che i titolari dell’involucro appena citato hanno quasi incoscientemente fra le mani, derivano proprio dalla modifica di parti importanti della terra, responsabili poi del cambiamento, non solo climatico di questa?
A questo punto mi viene un’idea da proporre al Creatore, forzando la sua infinita pazienza che a proposito dell’uomo tout court, prevederebbe il discorso alla Totò, quando raccontando di esser stato scambiato per un fantomatico Pasquale, le prende senza reagire per “vedere questo stupido dove vuole arrivare”:
E Se Oggi Piovesse?
Oggi si vedranno bandiere coloratissime e sventolanti in nome del politicamente corretto. Nel frattempo, c’è chi sta già pensando di ‘invitare’ la principale rivoluzionaria dei tempi moderni ad entrare nel consesso di chi mangia la solita torta, visto che il politicamente corretto di cui sopra prevede di accontentare chi alza il capino e viene visto da troppa gente abituata a far rumore. Per la serie: “Ragazzina, lasciaci lavorare!”, tutto ciò, per ‘addomesticare’ la solita giornata pensata per il cambiamento che senz’altro a breve termine vedrà la luce, ovviamente facendo in modo che tutto resti così com’è, almeno finché i soliti noti non troveranno maggior convenienza nello sposare certe tesi che dovranno, per forza di cose, innanzitutto essere utili al recupero di quanto proposto oggi a chi si ribella, con i dovuti interessi e l’ovvia rivalutazione monetaria.
Buona vacanza!