Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Giuseppina Moffa, Salvatore Di Maria E Prese Da Internet Dallo Stesso E Marco Frosali, Con Modifiche Degli Ultimi Due
Pian Piano Si Colpisce Nel Segno
Mafia e criminalità, nascono da piccoli episodi d’irregolarità, tollerati se si tratta di amici, colpiti se si parla di nemici. Se però lo Stato c’è…
Ieri a Gambatesa nulla è cambiato per la questione ‘mastelli aperti’, perché la famiglia di chi scrive, come accennato nel collegamento ipertestuale appena proposto, non ha avuti rifiuti indifferenziati da conferire e certo non poteva crearne appositamente.
In attesa di verificare se el chupa ha davvero indossati gli abiti che il lavoro che fa impone, noi oggi, prima del resoconto della giornata, andiamo a toccare il vero motivo per il quale la raccolta differenziata nel centro-sud Italia si svolge come siamo condannati a sopportare: Il costo ed il guadagno sui mastelli.
Sembrava, all’attuale amministrazione gambatesana, di aver raggiunto quel giorno l’apice del successo: venivano consegnati i primi mastelli, quelli dell’umido! Finalmente il progresso si era impossessato del paesello con quell’abbraccio mortale che tutt’ora soffoca chi credeva di progredire ed oggi si ritrova indietro di una buona sessantina d’anni sulla tabella di marcia. Per capirci: manca solo che adottiamo un asino per tenerlo in casa e tutto si cristallizzerebbe a quanto si poteva vivere durante il secondo dopoguerra in Molise. Intendiamoci, non che non ci siano asini da adottare, (tant’è vero che ciò è accaduto il venticinque maggio del duemilaquattordici), ma ormai anche chi è più tradizionalista, ha compreso che questo non è il vero progresso al quale ambire.
A distanza di quasi nove mesi, ecco che finalmente veniva partorita la disgrazia al completo: a gambatesa venivano consegnati anche il resto dei mastelli, quindi il bidone poteva dirsi riuscito alla grande! Ma quant’è costato alla collettività questo scherzo?
Di ciò, non si è mai parlato e dubito che qualche politico mai parlerà; significherebbe che ci troveremmo di fronte ad una persona onesta e questo, in politica giust’appunto, non è bello! Di sicuro, attorno a questo modo di raccogliere la monnezza giornaliera che il popolaccio produce imperterrito, al guadagno che di tanto in tanto viene messo in luce alla stessa stregua di uno scandalo del quale dopo qualche giorno dal necessario tutti sono dimentichi, si aggiunge la rendita data dalla costruzione e vendita di questi bidoni, di nome e di fatto.
Io sono stato e sarò sempre positivo ed anche in questo caso riesco a vedere il ‘bidone’ mezzo pieno, atteso che questi recipienti, per forza di cose, debbano dar pane a chi li produce, magari una catena di cinesi che vengono sostituiti in serie quando muoiono di stenti, da loro simili che acquisiscono anche il nome dei precedenti perché diventerebbe antieconomico inventare e registrare, per carità, nei loro ‘ermetici’ archivi, un nuovo nominativo da ricordare. Almeno, se così si può dire, nel nostro piccolo, abbiamo contribuito a fornire un tozzo di pane da dar da mangiare ad un uomo, così come visto a suo tempo dallo statunitense Lothrop Stoddard che prevedeva la presenza sulla faccia della terra di creature definite ’subumani’.
Il problema comincia a porsi quando si va a guardare chi mangia la fetta di torta più grossa, vale a dire la torta vera e propria, visto che a coloro dei quali abbiamo detto sopra, di quella, vanno solo le briciole…
Tornando a bomba. Dopo tanto disquisire, che è successo oggi? Nulla di particolare al mastello perché non lo abbiamo messo fuori la porta in quanto la carta ha talmente ‘cantato’ bene che era troppa e l’abbiamo esposta al pubblico conferimento mediante un normale sacco, (di carta per l’appunto), libero e bello da lasciare alle amorevoli cure del chupa che ritroveremo domani, quando, nel trattare di faccende relative alla sempre produttiva monneza locale, riprenderemo altri magheggi imposti in tema.
Dunque: A Domani.
C’è l’umido!
Tutta un’altra storia!