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Otto Marzo: Solo Slogan E Nessuna Tutela Per La Donna

Di Claudia Mistichelli

Nonostante i tanti proclami di istituzioni ed associazioni, la donna continua ad essere il bersaglio principale di soprusi e violenze in tutto il Mondo.

Diciamo BASTA a campagne di sensibilizzazione che hanno come scopo solo slogan politici.

Tutte le istituzioni devono farsi carico realmente di questo problema: prevenzione nelle scuole, corsi e gruppi di sostegno per le famiglie e soprattutto, condanne reali. La maggior parte delle volte, le violenze subite da donne e bambini, avvengono all’interno della famiglia, proprio in quel nucleo che dovrebbe dare protezione, tutela e serenità. Mentre la donna mette in atto la propria vita, i propri sogni e le proprie scelte, senza ostacolare l’uomo, spesso non avviene il contrario. La donna negli anni si è evoluta, è costantemente al passo con i tempi, molti uomini, invece, sono rimasti ancorati al ruolo di padre-padrone. Ancora tante nazioni hanno tradizioni che impongono la sottomissione della donna, sia fisica che psicologica. Oggi più che mai, con l’apertura dei confini a nuovi popoli e culture, abbiamo il dovere di insegnare il rispetto e l’amore verso il prossimo.

Baci

L’inizio di tutto deve essere proprio la donna e il nucleo familiare. Il sostegno principale deve essere direzionato nei suoi confronti già dai primi mesi di gravidanza: aiuto psicologico, morale, fisico e deve continuare almeno fino al primo anno di vita del bambino, soprattutto se la donna è anche lavoratrice.

Anche il ruolo maschile va sostenuto, perché in una famiglia ci sono due figure e sono importanti entrambe, quando uno dei due viene meno, spesso, la famiglia è distrutta. L’uomo, però, deve essere consapevole che formare una famiglia non vuol dire solo lavorare, ci sono tanti altri obblighi organizzativi ed anche null’educazione dei figli, ruoli che devono essere condivisi con la compagna.

Infine ai bambini non smettiamo di raccontare le favole, non è vero che sono una illusione, non dimentichiamo, però, che i personaggi sono due, non focalizziamoci sempre e solo sulla principessa, esiste anche un principe. Educhiamo i figli maschi alla gentilezza, alla sensibilità, all’umanità, al rispetto verso la donna, non insegniamo loro i falsi miti da guerriero. Sosteniamo il sogno della famiglia, invece di distruggerla con ideologie moderne e assurde, ma allo stesso tempo, apriamoci al rispetto di ogni altra scelta personale.