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ECOALBA/GREENIA: I Mastelli Vanno Chiusi!

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Giuseppina Moffa, Salvatore Di Maria E Prese Da Internet Dallo Stesso E Marco Frosali, Con Modifiche Degli Ultimi Due

Abbiamo Fatti Regressi!

Chupa Senza Divisa Che Prende Il Mastello E Saluta Anche Totore In Via Insorti D’Ungheria

Mafia e criminalità, nascono da piccoli episodi d’irregolarità, tollerati se si tratta di amici, colpiti se si parla di nemici. Ieri mattina ho raccontato ciò che è capitato intorno al problema ‘mastello lasciato aperto’, che sto trattando ormai da più di un mese. Oggi aggiungo che a Gambatesa è addirittura permesso lavorare senza divisa ed altro materiale di protezione a chi, evidentemente quel lavoro lo considera una sua proprietà da gestire in barba ad ogni Legge che regola l’infortunistica ed affini.

Cantiere Sotto Sequestro

Biglietto – Area Sottoposta A Sequestro Penale

Ordinanza n 15

Poi magari capitano casi come questo accaduto quasi sei mesi fa e nessuno ne è colpevole.

Logo Ecoalba

Dato che la cosa non è nuova, ne ho messa a conoscenza mediante PEC ECOALBA, che come abbiamo visto risulta nei fatti titolare della società cooperativa Greenia, facciata di chi gestisce la raccolta dei rifiuti del nostro vivibile borgo.

Logo Greenia

Ho poi girato tutto all’ufficio tecnico del municipio di Gambatesa per opportuna conoscenza, atteso che sia quantomeno discutibile il permettere in paese che si presti servizio, sia pur scadente ed intriso di mafiosità come quello del quale sto trattando, senza ottemperare alla sia pur minima regola di sicurezza sul lavoro.

Logo Leccheria

Per questo, ribadendo che anche Matteo Messina Denaro parla del suo operare come “altamente corretto”, non oso credere che il municipio di Gambatesa, una volta molto fiscale con gli spazzini che non vestivano divisa e scarpe antinfortunistiche, oggi abbia deciso di cambiare il suo pensiero in tema, permettendo simili libertà che verranno comunque divulgate non solo oggi. Ricordo a me stesso che nel periodo preso ad esempio non è morto nessuno su un posto di lavoro legato a ciò che alcuni chiamano “la residenza municipale”. Dal canto mio, nel ripetere ancora una volta che la Mafia è il frutto della cultura di ognuno di noi, aggiungo che la protervia dimostrata dallo Iacovelli con l’arrivare al salutare chi scattava la foto che lo mostra senza divisa, aggiungendo il sarcasmo che vuole che il vostro abbia invitato a farsi riprendere anche il suo attuale collaboratore che risponde al nome di Giuseppe Panetta, persona che evidentemente non ha accettato cotanto invito, quella protervia che ci dice senza mezzi termini: “fate quello che vi pare, tanto noi siamo intoccabili”, potrebbe venir spenta dall’ispettorato del lavoro, ente che riceverà quanto stiamo raccogliendo e che dovrà dirci chi è dalla parte della ragione perché sia giusto avere una risposta sui limiti da non valicare, confine che separa il lecito e lo Stato, dall’illegale, altrimenti definito Mafia, marcando il punto oltre il quale chi sbaglia è giusto che paghi.

Ma a proposito del mastello aperto: Ed oggi, com’è andata?

Mastello Aperto Davanti Casa Mia, del 7 mar 2019

E’ cambiato solo che el chupa, pensando di non farsi notare quando viene a lasciar aperto il mastello, spegne il camioncino, cosa che non ci tocca, atteso che noi sappiamo chi è il reo.

Si torna al municipio, ma…