Di Vittorio Venditti
Cessiamo Di Alimentare Le False Paure
Quanto, al giorno d’oggi, si parla, nel bene e nel male dell’emigrazione?
Quanti di noi si ricordano, per esperienza (diretta o indiretta) i patimenti ricevuti per la sola colpa di essere dovuti andare in “terra straniera”?
Quanti, di noi, guardano coloro che stanno vivendo la stessa nostra passata esperienza, nel solo modo in cui poterne trarre profitto?
Ebbene:
Pur non volendo ergermi a paladino di chissà quali diritti, acquisiti o da acquisire, ti voglio raccontare qualcosa che, se sei di Gambatesa, troverai più che scontata, tanto da pensare che questo mio “dire”, sia solo di riempimento, insomma: per scrivere qualche riga sul sito.
In realtà, non è così.
Ti voglio parlare di una bella storia d’integrazione, che ha fatto scuola a Gambatesa, pur nel suo giusto e naturale Silenzio.
Sto parlando del nostro Amico Rachid, che, unitamente alla sua famiglia, vive fra noi da anni, e, ormai, è da considerare più Gambatesano di tanti che, magari per becera convenienza, sono gambatesani solo sulla carta.
Che dire di questo mio, anzi, nostro Amico?
Nulla di più, di quanto si può dire di bene a qualsiasi Gambatesano onesto.
Perciò, da presidente della C G Pelle, non posso fare altro che brindare a Lui, ovviamente in Arabo:
Besaha, Rachid!