Di Claudia Mistichelli
Ci avevamo creduto: il Governo giallo/verde avrebbe salvato il Molise dalla sua agonia lenta.
Invece per questa regione sembra tutto uguale: infrastrutture, sanità e lavoro, peggio di prima, addirittura anche la “vecchia” Transiberiana, che una volta passava per il Molise, adesso partirà da Roma senza toccare la nostra regione.
Grande delusione per i molisani soprattutto per la sanità, anche per chi aveva goduto della mancata nomina del Presidente Toma a Commissario ad acta. Da Roma ben due Commissari (uno sub-commissario) con segretaria, addetto stampa e auto con autista a seguito, hanno confermato quanto la sanità molisana sia un disastro, informandoci che per questo motivo, per i prossimi tre anni, 2019/2021, i molisani dovranno fare altri sacrifici, quindi più tasse e nessun aumento del personale sanitario.
Novità, invece, per l’approvazione del piano nazionale sulle liste d’attesa: ben trecentocinquanta milioni di euro da spalmare in tre anni, per semplificare le file per ricoveri, visite e accertamenti. Le Asl avranno dei tempi limitati per prenotare le prestazioni prescritte, oltre i quali, i pazienti verranno indirizzati in una struttura privata convenzionata, senza costi aggiuntivi, pagando solo il ticket. In effetti esiste già questa soluzione, la differenza è che molte strutture private convenzionate, in caso di pagamento con il ticket, hanno le liste lunghe quanto le strutture pubbliche, il compito di controllare che tutto avvenga secondo legge sarà affidato all’Osservatorio delle liste di attesa. Con il nuovo piano sulle liste di attesa, anche la vita dei Direttori generali delle Asl non sarà facile, dovranno garantire (nonostante le strutture pubbliche rimangano senza mezzi e personale) tempi più veloci di erogazione dei servizi prescritti, pena la rimozione dall’incarico.
La domanda di molti è: questi soldi non potevano essere impiegati per ristrutturare i reparti decadenti degli ospedali pubblici e assumere nuovo personale medico ed infermieristico? Il dubbio che assale è che ancora una volta si favoriscano le strutture e i medici privati a discapito della sanità pubblica.
I pazienti molisani saranno caduti dalla padella alla brace?