Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Giuseppina Moffa
Se Invece Che Ai Cani Pensassimo Ai Cristiani?
Oggi, visto che ormai rimestare il “magma” per trarne vantaggio resta incombenza esclusiva dei blogger, torno a fare ciò che dovrebbe essere mestiere dell’amministrazione municipale, inteso come legiferare per il bene della cittadinanza tutta, e dell’opposizione, se s’intende la politica anche come “Proposta”, desiderando toccare un tema che riguarda coloro che per dirla con gli alpini, “sono andati avanti”.
Ed E’ Solo Un Esempio
La foto parla chiaro:
C’è chi ha le dovute cure, chi no; ma si tratta sempre di chi ci ha preceduto.
Senza nulla togliere al lavoro di chi cura il nostro cimitero, e senza voler aggiungere polemiche sterili, utili solo ai parassiti che sguazzano in tali liquami, ma desiderando che il decoro sia tale anche per chi, meno fortunato di altri, non ha nessuno che gli doni un fiore, sommessamente, ma sicuro del tuo appoggio, mi permetto di chiedere alla nostra amministrazione municipale di porre in essere una delibera del tipo di quelle predisposte per il salvataggio di un cane randagio, poi morto:
questa volta in favore dei morti, (già morti), cui donare un fiore e rendere decorosa la “casa”.
Giusto è stato aiutare persone in vita, come proposto da queste altre delibere:
Opinabile è stato lo stanziamento di pubblico danaro per tentare il salvataggio di un cane.
Bello sarebbe, poter apprezzare un atto di sensibilità, in favore dei nostri padri.