Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Salvatore Di Maria, Marco Frosali E Mario Ricca
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria
Sono Ben Altre… Le Ragioni Per Le Quali Arrabbiarsi
Nel cosiddetto ‘mondo opulento’, se una volta nascevano bambini che per vivere facevano tutti insieme il giro delle case dell’isolato per mangiucchiare qualcosa e nello stesso tempo socializzare, (non solo nei piccoli centri), oggi, venire alla luce è visto alla stessa stregua di una gestione aziendale: se ne valuta la differenza fra costo e beneficio, non più per una questione di mano d’opera da gestire in famiglia. E’ di qualche giorno fa, una pezza d’appoggio fornita con corredo di commento dalla nostra ormai leggendaria “mina Vagante”: Il post di Valentina Nappi fa arrabbiare tutti: «Aborto obbligatorio per chi non può offrire una vita agiata al figlio». “Secondo me ha ragione. Avere figli non è un diritto, spesso è una forma di egoismo frutto di scelte unilaterali. Un finale drammatico è sempre meglio di un dramma senza fine”.
Quanto afferma Mario con il suo commento, è stato messo in pratica secondo quanto rimesso in senso non so fino a che punto ‘buono’, da un altro scritto presentato all’unisono da Totore e Marco, ovviamente con i loro distinti commenti: Vuole far causa ai genitori: «Non avevano il mio consenso per farmi nascere». Se Totore commenta come segue, “Ma se è stato proprio lui quand’era uno spermatozoo a superare gli altri, la Colpa è sua e stia Zitto!”, Marco si spinge più in là con ironia e dice, “Giusto! Facciamo tutti causa ai suoi genitori…per aver messo al mondo un altro imbecille che sicuramente farà proseliti”!
Sarei tentato di chiudere la questione buttandola sul ridere con l’ulteriore contributo offerto da Mario con il suo regolare commento: Pescasseroli: «Cento rintocchi di campana per ogni nuovo nato», “Più che un incentivo a me sembra un deterrente”, ma voglio dire qualcosa anch’io per dare un tocco di ribasso e vedere se riusciamo anche oggi a generare un bel dibattito, come quello di venerdì primo febbraio a proposito di quanto accaduto presso il carcere di Campobasso, ciò, in onore del Bambino che ho proposto in foto, quale rappresentante di tutti i nati del genere umano.
C’E’ Chi Ce Vò Campà e sicuramente Valentina Nappi ringrazia per la pubblicità generata dal suo scritto. Per il resto: Ma chi lo decide se poi questo figlio avrà la possibilità di venir cresciuto? Secondo quali regole dovrebbero avere la vita solo figli di ricchi? E se chi partorisce non chiede altro? Se chi vuol far nascere un bambino lo vuole e magari vorrebbe anche lavorare onestamente per camparlo con dignità, senza redditi di cittadinanza o l’andare a piangere dietro qualche televisione che imbastisce “casi umani”?
Ricordiamoci che c’è anche gente che ha una dignità!
Ciò che viene teorizzato nel primo degli articoli proposti, è stato messo in pratica mediante altre scelte da chi è presente in quest’ultimo scatto e tutti sappiamo com’è andata e come va ancora oggi a finire. Per quanto mi riguarda, ringrazio i miei genitori per avermi fatto nascere, crescere, studiare e diventare quello che sono, In tutti i sensi) perché la vita è di chi ce l’ha donata, nel bene o nel male. Io sono nato da famiglia povera ed in quel momento quasi senza una lira, ma con una dignità che se fosse stato possibile venderla, avrebbe arricchiti i miei genitori più di Trump. Io ho avuta la fortuna di nascere in una famiglia che ha sempre visto il progresso come crescita per chi cerca di fruirne senza chiedere nulla a compromessi et similia, tant’è vero che se so muovermi, sbagliando qualche volta come accade per chi si mette in discussione giorno per giorno, è proprio per quell’insegnamento che mi è stato impartito e che si sintetizza con il “Muoviti e prendi autonomamente l’iniziativa, così da godere in solitaria per le tue vittorie”. Spesso, lo scoramento che prende tutti, anche il guerriero più impavido, mi ha fatto dire: Ma chi me lo fa fare! Potrei avere tanti amici e godermi la vita…. Del carcerato, inteso nel senso religioso del termine, cosa che mi permette di riprendermi e di ripartire più forte di prima, magari proprio per crearmi qualche altro nemico, atteso che a differenza di quanto pensa certa gente di Gambatesa, io, di amici ed amiche, (piaccia o no anche di bell’aspetto, queste ultime), ne ho a spreco e quindi qualche detrattore in più può venir considerato il sale della vita.
Dunque: Sono Ben Altre, Le Ragioni Per Cui Arrabbiarsi ed a differenza di chi si lamenta d esser venuto al mondo perché non gli manca niente, io ringrazio Dio ed i miei per aver avuta la bell’idea di generare uno scassa zebedèi come chi scrive, almeno Gambatesa ha una minima ragione di vita che non esisterebbe senza qualcuno che giornalmente ne titilla i sensi di chi preferirebbe dormire sugli allori e campare sulle ataviche paure da infliggere al Prossimo, affinché foraggi tali vermi.
Ora: Soffrirà abbastanza chi vorrebbe che morissi, non solo dal punto di vista giornalistico?